Qualche giorno fa una ragazza che fa parte del gruppo Facebook di Mammadalprimosguardo (siete iscritte???), ha posto un quesito circa la scelta delle scarpine primi passi per il suo bimbo di otto mesi.
Certo, per camminare è presto, però alzandosi già in piedi si chiedeva se fosse o meno il caso di comprare delle scarpine e soprattutto quali, cioè se già scegliere scarpe perfette per i primi passi, che sostengano e accompagnino, o semplicemente, data l’età, una scarpina protettiva.
Di scarpe qui sul blog ne abbiamo già parlato diverse volte, sia per quanto riguarda i primi passi, sia per la fase successiva quando i bambini sono già in grado di camminare spediti.
Vi ho anche già raccontato che a casa nostra tendiamo a lasciare il piede libero per tutto il tempo che possiamo, nel senso che, avendo il pavimento di legno, non indossiamo ciabatte e o calze (tranne quando fa davvero freddo) e restiamo scalzi.
Io ho ricordi di me piccola e di mia mamma che mi incorreva per casa dicendomi: metti le calze.
Forse temeva che sarei caduta, probabilmente. Ma il mio senso di benessere dal toccare il pavimento con il piede, ha origini ben piantate e antiche.
Tanto che adesso che sono mamma, tranne appunto quando le bambine sono a rischio raffreddori vari e allora un pochino insisto per fargliele indossare, normalmente permetto loro di restare scalze.
Parola d’ordine: libertà.
E lo faccio con cognizione di causa sapendo che è un bene per loro.
Infatti alla mamma che chiedeva che scarpe scegliere per il suo bimbo, io ho risposto: nessuna.
Se il bambino non cammina e in casa si alza in piedi si può assolutamente lasciare scalzo in modo che il piedino abbia contatto con il pavimento. Questo porterà benefici nello sviluppo del piedino del bimbo e nella sua motricità.
Tutte le informazioni che mi portano ad asserire l’importanza dello stare scalzi le ho apprese negli anni, durante la mia gavetta di mamma, e le ho ritrovate ancora una volta, due giorni fa, in un articolo sul portale dell’ospedale Meyer di Firenze, che condivido con voi.
Un esperto del reparto di fisioterapia del Meyer appunto asserisce che:
Il piede è la parte del corpo che, come la mano, consente al bambino di conoscere l’ambiente fornendogli molte informazioni che lo aiuteranno a maturare l’esperienza senso-percettiva, la capacità di stare in equilibrio e la stabilità nella postura. Nei primi mesi di vita i piedi svolgono essenzialmente una funzione sensoriale: fin da molto piccoli, infatti, i bambini esplorano il mondo attraverso i loro piedi raccogliendo molte informazioni tattili traducibili in ricchi messaggi per la crescita…
E ancora (ed ecco che questo passaggio è fondamentale per le mamme che hanno bimbi che iniziano a camminare):
Quando iniziano i primi passi, il piede scalzo consente al bambino di sperimentare quella sensazione di libertà che lo fa gioire della propria capacità motoria e gli consente di scoprire il mondo che lo circonda.
E’ importante quindi lasciare scalzi i bambini che iniziano a camminare, perché è il piede scalzo che permette di rielaborare le informazioni provenienti dall’ambiente e di poter rispondere con piccoli aggiustamenti posturali alle diverse esperienze e su tutte le superfici:
Il piede così è libero di sentire e di muoversi senza essere costretto in qualcosa di rigido che limita le sue possibilità esplorative e che spesso viene utilizzato solo come abbellimento o come protezione dal “freddo”. Inoltre camminare su terreni di vario tipo come sabbia, erba, superfici morbide, significa dare al piede la possibilità di fare esperienza allenando tutti quei muscoli che ne favoriscono il corretto sviluppo e gli consentono la formazione della volta plantare, fisiologicamente piatta all’inizio del cammino.
Non so se ci avete fatto caso, ma i bambini tendono spesso a levarsi le scarpe e i calzini quando glieli facciamo indossare. Vero?
Non lo fanno per dispetto e per farci arrabbiare, cosa che ci sembrerebbe facile pensare: lo fanno perché vogliono sperimentare, conoscere, esplorare. Camminare scalzi aumenta nei bambini anche la conoscenza di se stessi e la percezione della loro posizione all’interno dello spazio.
Quando quindi iniziare a usare le scarpine? Quando il bambino avrà imparato a camminare per un tempo maggiore rispetto ai primi passetti e ovviamente in ambienti esterni a protezione e a sicurezza del piede e del bambino.
Quindi: evviva i piedi nudi!
Sere-mammadalprimosguardo
Quando ero piccola avevo i piedi storti e l’ortopedico disse a mia mamma, tra le altre cose, di farmi camminare coi piedi scalzi sempre e comunque.
Oggi che ho 31 anni cammino sempre e comunque coi piedi scalzi, è una cosa che amo!
Anche io! Tranne quando picchio il mignolino