Se c’è una cosa che mi manca terribilmente della stagione estiva, è la sensazione di libertà che provo quando cammino sulla sabbia a piedi nudi.
Fosse per me io vivrei perennemente scalza. E farei vivere altrettanto libere le mie bambine.
Ovviamente però un conto è stare in casa e un conto è uscire, ecco perché le scarpe sono fondamentali per andare alla scoperta del mondo. A qualsiasi età.
Quando Ludovica ha cominciato a camminare e il pediatra mi ha detto: “in casa la faccia stare scalza il più possibile“, mi è venuto da ridere. E dentro di me ho pure gioito. Alla faccia di chi spesso trova da dire vedendo le mie bambine scalze in casa. Avevo e ho ragione io.
Ragione che mi è stata confermata anche qualche settimana fa da un esperto di biomeccanica, il Dr. Mauro Testa, incontrato a Milano in occasione di un evento Chicco.
Chi è un biomeccanico? È una figura semisconosciuta in Italia, ma ben diffusa all’estero, che si occupa del soggetto (uomo) dalla nascita all’età adulta: studia le modalità con con cui il corpo umano si muove nello spazio, sia quando compie gesti apparentemente semplici come quelli quotidiani, sia gesti molto più complessi come nello sport. Il movimento è una tra le più importanti funzioni dell’uomo: da esso dipendono anche il benessere e la qualità della vita.
Nello specifico con il dottor Testa, abbiamo parlato del piede, come elemento da educare, di estrema importanza, perché mettere bene il piede, poggiare bene il piede, è fondamentale per il corretto sviluppo motorio dei bambini.
Bambini che sono oramai sempre più pronti e svegli davanti a tablet e affini, ma che non devono rischiare di perdere la capacità di coordinarsi, , correre, muoversi correttamente.. un bambino con una cattiva educazione motoria, potrebbe essere un adulto con problemi strutturali e non solo. Ecco perché l’educazione motoria è fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un bambino.
L’istinto naturale del bambino a camminare implica tutta una serie di attività: dalla sperimentazione sensoriale del piedino, alla ricerca della stabilità e dell’equilibrio, fino all’attivazione della muscolatura. Quando il bimbo inizia a fare i primi passi ha un’andatura goffa e incerta: con l’esercizio e la giusta libertà di movimento acquisisce gradualmente la corretta dinamica del passo, ovvero la capacità di appoggiare il piede dal tallone, passando sul lato esterno fino all’alluce.
Come permettere al piede del bambino di compiere il giusto movimento? Attraverso semplici accorgimenti.
Il primo è come già accennato quello di lasciare i piedi dei bambini scalzi il più possibile quando si è in casa; il secondo è quello di scegliere le scarpe studiate ad hoc per la sua età, quando si esce.
Chicco ha studiato con il Dott. Testa una scarpa che potesse dare un aiuto in più: CHICCO IMPARO, una linea di scarpine della quale vi ho già parlato in passato, con una suola a spessori differenziati, progettati per guidare i movimenti del piedino durante il passo e aiutare, così, il bambino ad apprendere il corretto movimento della camminata.
Ma quando il bambino ha già imparato a camminare ed è nella fase di corse e salti scatenati?
Nessun problema. Quest’anno è nata finalmente anche la linea Chicco in Progress, sempre in collaborazione con il Dott. Testa e l’ Osservatorio Chicco pensata per i bambini che hanno già iniziato a camminare (dai due anni al prescolare).
Quali caratteristiche deve avere una scarpina in questo caso?
Non solo deve facilitare il corretto movimento della camminata offrendo stimoli adeguati all’età, ma deve assicurare la stabilità del tallone, evitando che il bambino possa assumere una postura scorretta.
La suola di queste scarpine ha, come per la linea Imparo, spessori differenziati, ma in questo caso sono stati realizzati per punti e arrivano a un massimo di 3 mm per continuare a guidare il corretto movimento del piedino anche durante le attività motorie di un bambino più grandicello.
Alla suola si aggiunge anche un rinforzo sulla parte posteriore della scarpina che consente il controllo della zona astragalica, cioè della zona corrispondente al tallone, per evitare scivolamenti laterali interni o esterni che possono portare a atteggiamenti posturali errati.
Tomaia, fodera e sottopiede sono in pelle.
Le linee Imparo e In Progress hanno anche, come tutte le scarpine Chicco, il sottopiede “impronta naturale” studiato per riprodurre la naturale stimolazione necessaria per la formazione dell’arco plantare.
Così se non possono andare scalzi, almeno hanno un sottopiede che garantisce la stimolazione durante il movimento.
Per tornare invece a quello che ho scoperto durante l’incontro con il dottor Testa, vi lascio qualche curiosità, ricordandovi sempre che ogni situazione va valutata per quello che è e che generalizzare non è mai opportuno.
- nello scegliere di acquistare una scarpina piuttosto che un’altra, è importante preferire scarpine con suole leggere e flessibili. Meglio scegliere scarpe leggermente alte posteriormente, per aiutare il bambino nella fase dei primi passi, la punta poi deve essere ampia, in modo da permettere la completa articolazione delle dita e devono essere rivestite internamente con materiali naturali per lasciare traspirare il piede (specialmente d’estate)
- “Nei primi quattro anni di vita – afferma Mauro Testa – il piedino è fisiologicamente piatto, durante l’esercizio del camminare su superfici irregolari riceve le corrette stimolazioni che favoriscono lo sviluppo della muscolatura e portano gradualmente alla formazione dell’arco plantare”. Per questo il sottopiede della scarpina dovrebbe essere piatto e non anatomico perché impigrisce la muscolatura;
- potendo scegliere e potendo fare una graduatoria, il piede scalzo è sempre preferibile, in seconda posizione l’antiscivolo (preferibile a qualsiasi tipo di ciabattina), infine la scarpa. Ovviamente ricordiamoci sempre che tutto dipende anche dal contesto.
Infine un appunto che mi fece anche il mio pediatra in tempi non sospetti: prima di allarmarci che il bambino abbia problemi motori, ricordiamoci che sono bambini e hanno bisogno di tempo per imparare. Fino ai quattro anni e in generale, almeno per il primo anno di camminata, parola d’odine: easytudine.
Sere-mammadalprimosguardo
A casa I miei bambini sono sempre scalzi, o al massimo con le antiscivolo. E, fuori, cerco sempre scarpe che siamo studiate per i piedini dei bambini.
Quest’estate ho amato i sandalini chicco del mio piccolo. Non solo erano adorabili, ma vedevo che lo sostenevano e camminava bene!
Anche le prime scarpe di Ludo sono stati sandalini di Chicco. Per il matrimonio di mamma e papà!❤️
sempre scalzi, a piedi nudi anche in pieno inverno. Li rincorro perchè mettano almeno le calze. Francesco poi in estate al mare torna allo stato primordiale…perfin in strada sta scalzo, sembra abbia una suola di cuoio sotto i piedi!
Beato lui che sa assaporare la libertà
Noi sempre scalzi…al massimo gli antiscivolo! E d’estate…scalzi anche fuori sul nostro praticello! Abbiamo questa fortuna e la sfruttiamo. Proprio perche` anche mio papa` che e` medico mi ha sempre consigliato di farla camminare scalza il piu` possibile!
Un papà medico è in certi casi una bella fortuna, vero?
Puoi dirlo. Dalle piccole cose, alle paure che ti vengono come mamma!
Mi adotterebbe?