Il potere di un sì e di un viaggio a Roma

Molte di voi si ricorderanno che qualche mese fa ho partecipato ad una diretta Facebook sponsorizzata da Fruittella, dedicata al Potere del sì, nell’educazione dei nostri figli, di quei sì consapevoli e ragionati, non regalati, che aiutano a rafforzare il legame con i nostri bambini.

Dopo aver ascoltato le parole di una coach di disciplina positiva, Clio Franconi, ho messo in discussione diversi miei atteggiamenti che mi accorgo di avere con le mie bambine e in questi mesi, trascorsi soprattutto in vacanza e a stretto contatto con loro, non dico di essermi trasformata nella mamma perfetta, ma ho provato a cambiare atteggiamento, laddove possibile.

In primis mi sono ripromessa di passare più momenti felici con Lavinia, che è in già in preadolescenza e ha spesso sbalzi ormonali che la trasformano da bambina infantile a ragazzina pretenziosa e viceversa.

Io che credevo che i problemi sarebbero iniziati a 14 anni, ho compreso presto che in realtà già nove dieci anni ormai le bambine sono in preda agli ormoni con tutto quello che ne consegue.

Così una sera, mentre discutevamo a telefono perché in due città diverse (io a casa con sua sorella e lei a Firenze con il papà) ,di stupidaggini per quanto mi riguarda, ma di cose molto serie per lei, mi sono tornate in mente le parole di Clio e le di getto le ho chiesto: Lavi ti va se quando arrivo anche io a Firenze, lasciamo Ludo con papà e noi ce ne andiamo sole solette due giorni a Roma?

Mentre pronunciavo quelle parole un brivido freddo mi bagnava la schiena, davvero io stavo chiedendo alla contestatrice di mia figlia di passare due giorni a scarpinare a Roma, con il caldo di Luglio e tutte le limitazioni del momento?

Ma devo dire che questo dubbio mi ha sfiorato la mente solo per un attimo perchè poi, già sul treno che ci portava verso Sud, ma soprattutto su quello del rientro il giorno seguente, avevo capito di aver fatto la cosa giusta.

Mia figlia è stata bravissima, ve l’ho già raccontato questa estate, è stata una perfetta compagna di viaggio e devo dire che sono stata anche molto sorpresa dalla sua fibra e dalla sua tenacia.

Ma soprattutto le ho letto negli occhi la felicità di poter fare un week end sola con me, in una nuova città, dove ha potuto dimostrarmi quanto sta diventando grande e rendermi ancora di più orgogliosa di lei, esattamente come aveva predetto Clio quando diceva che incoraggiarli ad avere un approcci positivo e valorizzarli quando fanno qualcosa particolarmente bene, sarebbe stata la svolta.

Spesso infatti i loro malumori sono solo richieste di attenzione, soprattutto se hanno fratellini più piccoli in casa, e dare loro maggiori responsabilità, creando magari un piano di collaborazione tra genitore/figlio, con i ruoli che possono intercambiarsi, li farà sentire più accettati placando la loro ribellione.

E non è un caso che più io chiedevo a Lavinia se volesse prendere l’autobus per spostarci per Roma, più lei mi chiedeva invece di camminare: tutto per dimostrarmi che ce la poteva fare.

E ce l’ha fatta davvero, al punto che ho subito immaginato altri viaggi da fare da sola con lei, un po’ perchè mi sono divertita a fare la mamma esclusiva per 48 ore, un po’ perché con lei scoprire una città che già conoscevo è stato ancora più incredibile, un po’ perchè abbiamo entrambe bisogno di stare più tempo esclusivo da sole.

E so che molte mamme leggendo questo capiranno.

I nostri sensi di colpa litigano spesso con le esigenze della famiglia e il tempo sempre tiranno. Non è facile. E purtroppo i nostri bambini sanno dove affondare il coltello quando vogliono colpire nel segno.

E’ sicuramente una richiesta di attenzione, a volte giusta, altre meno, ma è la loro voce, che noi possiamo scegliere di ignorare, obbligandoli a capirci, oppure possiamo provare a dire qualche sì consapevole in più, regalando loro quel momento speciale e felice che si aspettano.

Ecco Roma è stato questo, per noi.

Chiaramente in questi giorni, tornando alla vita di sempre, con l’aggiunta del back to school e di tutto quello che ne consegue (meno tempo a disposizione, più impegni familiari, sorella più piccola che richiede maggiori attenzioni, più stress emotivo, perché Lavinia va in quinta e sarà l’ultimo anno di elementari), Lavinia è un po’ nervosetta.

Mi sfida, mi risponde, non collabora. Anzi è proprio un continuo bastian contrario, esattamente come ero io alla sua età.

Mi piacerebbe poter continuare a farmi aiutare dal potere del sì anche nei prossimi mesi che saranno sicuramente più complicati, e infatti sto già pensando di coinvolgerla di più in certe mie attività “lavorative” che so che le piacciono molto, anche per responsabilizzarla e farle vedere che mi fido di lei (visto che una frase che mi dice spesso quando le dico di no è proprio che non mi fido!).

il potere di un si fruittella

Intanto cerco di contenerla e di addolcirla anche con l’aiuto di qualche sorpresina che le faccio trovare in cartella ogni tanto la mattina e mi diverto a immaginare la sua faccia quando la trova, come le monodosi della caramelle la Fattoria di Fruittella, che lei adora e che non mancano mai nel suo astuccio.

E poi appena potremo ci sarà un altro sì consapevole, un altro viaggio solo nostro e la mia bambina sarà felice di nuovo, come quel week end spensierato di luglio nella città eterna.

Voi quali sì avete detto ai vostri figli questa estate e quali avete in previsione di dire?

Sere-mammadalprimosguardo

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