Oggi è venerdì e come consuetudine non si parla di me, e della mia famiglia, ma delle vostre storie.
Quello che però vorrei fare con voi oggi è una riflessione su una vicenda che ho appreso tramite telegiornale e che mi ha colpito da vicino, come se fosse successo qui, accanto a me.
Sto parlando di quella bambina rifiutata da sette famiglie perché affetta dalla sindrome di Down, e adottata, o meglio data in preaffidamento, ad un uomo single.
Non vorrei aprire la polemica se sia stato giusto o meno da parte di quelle sette famiglie rifiutarla, perché come dico sempre nelle situazioni bisogna trovarcisi.
Umanamente è ovvio che si provi dispiacere a sapere che una bambina non sia stata accettata perché non “perfetta secondo certi canoni”, però è anche vero che in Italia durante la gravidanza si fanno sempre più controlli per scoprire se il bambino che portiamo in grembo sia o meno sano, quindi razionalmente credo che anche ad una coppia di genitori adottivi è corretto che sia data questa possibilità.
Ripeto non vuol dire che abbiano avuto ragione, né che tutti davanti ad un esito di sindrome di Down dopo un’amniocentesi avrebbero abortito: dico che ognuno conosce la propria situazione e il proprio pensiero, e credo vada rispettato.
Quello che mi lascia però basita è il fatto che la bambina sia stata affidata ad un single.
Non perché io sia contro le adozioni da parte di persone single, gay, o quant’altro. Anzi. Ma perché è chiaro che la legge, che non affida bambini sani a persone non facenti parte di una coppia, in casi di bambini disabili, prevede un’eccezione.
In Italia infatti “l’adozione non è consentita ai single, salvo il bambino abbia gravi disabilità” ‘articolo 44 della legge 184 del 1983 che si occupa proprio di adozioni particolari.
Questa bimba quindi, rifiutata dalla madre naturale e dalle coppie in lista di attesa, è stata data in preaffidamento ad un single che ne ha fatto richiesta. Un giudice monitorerà la situazione e l’inserimento della bambina e valuterà poi se lasciarla al padre affidatario o se spostarla.
Ecco, questa cosa, non è assolutamente e negativamente incredibile?
Perché un single non viene ritenuto capace o idoneo a crescere una bambina sana, ma può invece occuparsi di una bambina disabile? Solo perché nessuno la vuole?
E perché una bambina disabile allora non ha diritto, secondo la legge, di avere una famiglia da “Mulino bianco” (e le virgolette non sono messe a caso) come una bambina sana?
Io questo lo trovo davvero allucinante.
Tutti dovrebbero poter adottare, perché l’amore, non può essere di serie a e di serie b.