Come sapete da qualche anno ho paura di volare. Prima ero una donna libera di muovermi e di viaggiare senza paure, poi un giorno è successo che rientrando da una vacanza, ho avuto un attacco di panico e da allora niente è più stato lo stesso.
L’ansia ha fatto capolino nella mia vita e da allora quando posso evitare l’aereo, preferisco muovermi in treno o in macchina, soprattutto se posso guidare io.
Già perché come mi fa notare mio marito, in questi ultimi anni sono diventata un po’ apprensiva anche in auto, quando guida lui (o comunque qualcuno che non sia io): ho sempre la sensazione di vedere io per prima eventuali frenate e/o imprevisti e questo lo fa imbestialire.
Lo capisco certo, a chi piacerebbe guidare con una come me accanto, quello che lui non capisce però è che non è che non mi fido di lui, è che la mia ansia, dovuta al fatto che non ho io in mano il controllo della situazione (esattamente come in aereo), parla per me.

Quando sono in giro con le bambine da sola infatti, non ho paure, anzi, a me piace tantissimo guidare: non sono spaventata dagli altri, ma faccio attenzione; non mi preoccupa girare da sola con le bambine, ma sto attenta e cerco di prevenire situazioni spiacevoli.
Sempre.
Ecco perché sto prendendo informazioni su Unibox, un servizio di UnipolSai Assicurazioni S.p.A. che ha catturato la mia attenzione per una serie di motivi.
Unibox è la scatola nera di UnipolSai: si tratta di un piccolo dispositivo che viene installato dall’utente o da un professionista nel cofano della propria auto e che aiuta a vivere l’esperienza del viaggio, dal breve percorso a quello più lungo, in tutta tranquillità.
Unibox entra in azione quando c’è bisogno e trova la soluzione migliore per te: un po’ come sapere in anticipo che andrà tutto bene.
La black box si compone di un modulo GSM che trasmette informazioni, un modulo GPS, un accelerometro per il rilevamento delle sollecitazioni sul veicolo, un microprocessore per elaborare i dati.
Grazie a questo dispositivo è possibile quindi raccogliere informazioni sulla posizione del veicolo e sul suo utilizzo, e i dati possono essere interrogati dalla centrale operativa su richiesta del Cliente o dall’utente stesso tramite apposita app.
Diversi sono i servizi e le finalità di questa scatola nera, quello che mi sta facendo pensare di scegliere questo pacchetto è il pensare che essendo spesso sola con le bambine, potrebbe essere un grande aiuto in caso di imprevisto, a partire da un banale incidente.

Grazie infatti al servizio “Allarme urto”, attivo 24h su 24, 7 giorni su 7, in caso di impatto o guasto al veicolo, il guidatore può richiedere assistenza e invio del carro attrezzi attraverso l’ app, monitorando anche l’arrivo dei mezzi di soccorso tramite geolocalizzazione.
Qualora invece l’incidente fosse più grave, la centrale operativa chiamerebbe i numeri di emergenza associati al Cliente. In caso di perdita di conoscenza e quindi di mancata risposta, partirebbero automaticamente i mezzi di soccorso.
Questo trovandomi da sola con le bambine potrebbe sicuramente fare la differenza in un momento delicato e in attimi concitati e/o confusi.
Inoltre non posso non pensare che se servissero “testimoni” per far valere le mie ragioni, le bambine non potrebbero essere ascoltate, in quanto minorenni, quindi il servizio “Protezione sinistri” incluso nel pacchetto di Unibox, mi potrebbe aiutare a dimostrare le mie ragioni.

Già perché durante il suo normale funzionamento la scatola nera immagazzina tutti i dati possibili che potrebbero servire per stabilire la dinamica dell’incidente e la risoluzione del sinistro in caso di dubbi o di tentativi di frodi.
I dati registrati e scaricabili da una scatola nera possono essere impiegati per scopi che vanno oltre la semplice determinazione della responsabilità in caso di incidente, poiché il dispositivo può rappresentare una protezione dalle frodi e da sanzioni per presunte infrazioni al Codice della Strada. I dati registrati possono essere utilizzati come prova per dimostrare l’estraneità ai fatti, la presenza del veicolo in un determinato luogo in un preciso momento e anche la sua velocità. Questo strumento può essere impegnato anche nei casi in cui le tradizionali prove a supporto di un’indagine siano contraddittorie o insufficienti. In queste situazioni infatti è ammesso produrre i dati rilevati dalle scatole nere.
Quindi Unibox aiuta sia l’assicurazione ma anche l’assicurato, ed è per questo che una scatola nera correttamente installata permette di avere sempre al proprio fianco un testimone attendibile e oggettivo.

Da non sottovalutare, poi, anche gli aspetti economici: chi installa la scatola nera può ottenere vantaggi che vanno dagli sconti sulla garanzia RCA a quelli sulle garanzie accessorie.
Oltretutto con Unibox paghi in base a quanto guidi, quindi hai un risparmio immediato, sia in termini di sicurezza che di portafogli.
Insomma va bene essere autonome e serene alla guida, ma un aiuto non fa mai male.
E quando come me hai bisogno di avere sempre sotto controllo le situazioni, per gestire l’ansia e gli spauracchi, sapere di avere accanto un alleato come Unibox, non può che renderti più tranquilla.
Voi conoscete questo servizio di UnipolSai Assicurazioni?
Vi invito a visitare questa pagina dove potrete calcolare direttamente un preventivo personalizzato.
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