Seggiolini auto: nel 2017 cambiano le regole

Sapete che Mammadalprimosguardo è un diario, in cui vi racconto principalmente quello che accade a me e alla mia famiglia.

Succede poi che faccio riflessioni su quello che mi circonda e che spesso siete voi a voler intervenire.

Raramente faccio informazione, quella istituzionale: non per scarso interesse o leggerezza, ma perché credo che il web possa essere molto pericoloso quando veicola informazioni sbagliate. E a meno di essere esperti in una determinata materia, sarebbe meglio non cadere in questo tranello.

Ci sono però delle informazioni che credo vadano diffuse perché spesso il passaparola tra mamme ha sicuramente più effetto di una pubblicità sul giornale o di una notizia del Tg, ascoltata tra un urlo, una pappa da preparare ed un capriccio. Per raccontarvi queste notizie, come accaduto la scorsa settimana per i vaccini, mi documento e cerco di essere il più chiara possibile, così da evitare fraintendimenti.

Una delle notizie credo più importanti di questo inizio 2017 è la novità nella sicurezza stradale per quanto riguarda il trasporto dei bambini in auto.

Sapete che il seggiolino auto è obbligatorio fino ai 150 cm di altezza (12 anni circa). Ma nonostante le campagne di prevenzione, i fiumi di parole, le notizie di cronaca nera, i post delle blogger, la pubblicità, i servizi in TV e tanto altro ancora viviamo nel far west: in Italia solo il 48% dei bambini è trasportato in auto in sicurezza.

Insomma, le regole ci sono, ma non tutti le rispettano.

E basta un secondo. Una distrazione. E tuo figlio potrebbe non esserci più.

Io assicuro sempre, e dico sempre, le mie bambine ai seggiolini auto idonei alla loro età e al loro peso, perché penso che un capriccio non valga la vita di mia figlia.

Certo, è capitato anche a me di dimenticare di legare Lavinia magari quando la Ludo era piccola ed io ero particolarmente stanca.

Certo, è capitato anche a me di sedermi dietro con la Ludo in preda ad un attacco isterico e di prenderla un attimo un braccio per rassicurarla nonostante sapessi benissimo che stavo sbagliando. Ma lei era piccola, urlava. E io ho ceduto.

Certo, è capitato anche a me di viaggiare su mezzi di trasporto come taxi, pullman, e di pensare che come la bambina non è al sicuro tra le mie braccia nella mia macchina, non lo è nemmeno su un taxi.

Quello che volete. Errare è umano e io non sono perfetta.

Quello però che non accetto è la reiterazione del gesto e l’incapacità di molti di percepirne la gravità.

Ripeto, nonostante io sia molto rigida su questo argomento, ho sbagliato. Ma come detto è successo in situazioni limite in cui non potevo fare altro. Non è routine.

La mia normalità però è ancorare le bambine su seggiolini. Sempre.

I dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, emersi e giunti ai miei occhi grazie ad alcune ricerche condotte da Cybex (azienda leader nel settore dei seggiolini auto) e Altroconsumo, dicono che soltanto nel 2015 quarantadue bambini in Italia hanno perso la vita sulla strada. Il maggior numero degli incidenti è avvenuto in strade urbane e ben 58 in prossimità  delle scuole. Il 50% dei decessi ha toccato bambini dai 0 ai 5 anni.

Questo è la conferma che la frase “tanto sono solo 50 metri”, è veramente stupida.

Nel caso di impatto a 56 Km/h un bambino del peso di 15 kg produce una forza d’urto pari a 225 kg: è quindi impossibile trattenerlo con le braccia. Invece con le cinture e i seggiolini si riduce del 90% il rischio di lesioni gravi o mortali.

Nel 2017 la normativa per quanto riguarda la sicurezza in auto nel trasporto dei bambini sta cambiando ed entro la fine dell’anno i cambiamenti saranno tanti.

Innanzitutto va detto che, la normativa seggiolini auto europea, chiamata i-Size (ECE R129 prima fase), non sostituisce quella precedente, ovvero la ECE R44. Quindi se si possiede già un seggiolino non è necessario cambiarlo.

Ricordiamo che entrambe le normative sono in vigore e continueranno ad esistere fianco a fianco. Il genitore potrà liberamente scegliere se orientarsi su un seggiolino auto omologato ECE R44/04 o secondo la nuova normativa R129.

Però occorre prestare attenzione alle novità, soprattutto se ci si appresta a comprare i seggiolini per i nostri figli.

La prima novità di questa nuova normativa riguarda la classificazione dei seggiolini: se fino all’anno scorso venivano classificati in base al peso del bambino (se vi ricordate c’era il gruppo 0(+) fino ai 9/13kg, poi il gruppo 1 fino dai 9 ai 18 ecc ecc… ) adesso verranno classificati in base all’altezza del bambino. I nuovi seggiolini dovranno poi anche avere una protezione obbligatoria contro gli impatti laterali, cosa che nei modelli precedenti non era richiesta.

Un altro cambiamento riguarda l’obbligo di far viaggiare i bambini in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi e non più fino ai 9 kg come nella precedente normativa.

Quindi capricci, non capricci, perché so benissimo che ad un certo punto i bambini vogliono vedere il mondo e soprattutto la mamma, i bambini dovranno continuare a guardare indietro almeno fino a che non avranno 15 mesi. La mamma potrà o viaggiare sui sedili posteriori come facevo io quando avevo solo Lavinia, o munirsi di specchio come ho fatto io con Ludovica.

Attenzione poi a quando vi dicono che le navicelle sono omologate e che l’ovetto non va bene per i neonati perché li fa viaggiare insaccati. L’ovetto è in assoluto il sistema di viaggio più sicuro per un neonato. Non la navicella. 

Con questa  nuova normativa poi non è più possibile trasportare bambini con altezza inferiore ai 125 cm sui comunemente detti rialzino, i booster, quei seggiolini senza schienali che molte di noi hanno magari in macchina dei nonni.

Se fino allo scorso anno ci si potevano far viaggiare i bambini dal complimento dei 3 anni, adesso l’utilizzo è consentito solo dai 125 cm.

Inoltre le aziende produttrici hanno già ricevuto l’imput a produrre seggiolini che abbiano anche uno schienale e non solo il cuscino. Perché il rialzino serve a far sì che la cintura di sicurezza dell’auto non tagli la gola ai bambini in caso di impatto (avete provato a mettere la cintura ad un bambino di tre anni senza rialzino? Avete visto a che altezza resta? Altezza garrota…); quello che però manca è la protezione laterale in caso di incidente.

Per quanto riguarda infine quale sia la posizione più sicura per far viaggiare un bambino in auto, se la macchina è dotata di ganci isofix (anche centrali) è sicuramente quella centrale. Perché lontana dalle portiere laterali che, in caso di incidente con impatti laterali, vengono coinvolte. Se però la vostra macchina non ha i ganci isofix o li ha solo laterali allora il lato più sicuro è quello dietro al sedile passeggero. E non quello dietro al guidatore perché più facilmente coinvolto negli impatti laterali.

È vero i seggiolini costano. È vero vanno cambiati seguendo la crescita del bambino. Ma possono fare la differenza. Possono salvare la vita di vostro figlio.

Sere-mammadalprimosguardo

Oltre ai rischi e i pericoli per la vita dei propri cari, la legge non sarà clemente. Per chi non rispetta le nuove regole sono infatti previste multe salate dagli 80 ai 323 euro fino ad un sequestro e/o ritiro della patente per i recidivi.

4 commenti su “Seggiolini auto: nel 2017 cambiano le regole

  1. solo un appunto: la maggior parte delle auto ha i ganci isofix solo sui posti laterali, non su quello centrale, per cui se il seggiolino ha gli isofix e la protezione laterale il posto più sicuro è dietro il passeggero, se no al centro.

    1. Ed è quello che ho scritto, no? Se la macchina è dotata di ganci isofix è quello centrale il posto più sicuro (aggiungo “ganci centali” nel post in modo da evitare fraintendimenti ), se no quello laterale. Abbiamo detto la stessa cosa da due punti di partenza diversi!;-)

  2. Grazie mille Sere! Proprio stasera ne parlavo a casa con un’amica e come si dice noi toscani “c’avevo fatto capo”! Adesso ho tutto più chiaro.

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