Mangio pesce fin da piccola, mi piace e lo apprezzo. Non sempre però riesco a trovare il tempo per andare a comprare pesce fresco, né ho il tempo o la capacità di cucinarlo.
Eppure, so quanto sia importante inserirlo nel proprio regime alimentare almeno tre volte la settimana: mangiare pesce fa bene, a qualunque età.
Quando l’estate scorsa ho scoperto di avere i calcoli e ho eliminato dietro consiglio medico latticini e grassi vari, ho iniziato a mangiare sempre più pesce proprio perché non poteva farmi male, ma appunto non era sempre facile reperirlo.
Per fortuna c’è il tonno in scatola.
Io credo di essere una delle più grandi consumatrici di tonno. Lo amo, mi piace proprio e quando voglio saziarmi ma stare leggera scelgo di farmi un’insalata mista con il tonno, non c’è stagione che tenga.
Qualche settimana sono stata invitata ad un evento Rio Mare dove, con Luciano Pirovano Sustainable Development Director di Bolton Food e la nutrizionista Elisabetta Bernardi, abbiamo potuto parlare di corretta alimentazione per grandi e piccini.
Perché se si sa che mangiare bene fa bene alla salute, è anche vero che ci sono in giro una serie di luoghi comuni che fanno pensare che il pesce in scatola non sia sicuro.
Per esempio, che le scatolette di latta rilascino sostanze pericolose. O che siano piene di conservanti. O che ci siano quantità elevate di mercurio. O che il sale sia eccessivo.
Insomma, una serie di informazioni errate che abbiamo potuto verificare e smontare durante l’evento a Milano con Rio Mare, eccellenza Made in Italy, conosciuta in tutto il mondo.
Sono stata molto felice di partecipare in primis per il mio gusto personale che mi porta a mangiare spessissimo pesce e a chiedermi se possa farmi male un consumo eccessivo di tonno in scatola. E poi perché in quanto mamma sono assolutamente consapevole dell’importanza del pesce anche per i bambini, che andrebbero “avvicinati” a questo alimento fin dalla gravidanza quando la madre, consumando pesce, “inizia” il bambino alla scoperta del suo sapore fin dal suo ventre.
In questa occasione è stata anche presentata la linea “smart fish” che comprende salmone, sgombro e sardine in scatola, che io conoscevo già perché ne vado matta e perché ne faccio scorta ogni volta che vado a fare la spesa.
Prodotti sani, buoni e pratici, ricchi di Omega-3 (che è fondamentale per il cuore), fosforo, calcio, vitamina b12 (fondamentale nella crescita e nella fase avanzata), acidi grassi essenziali buoni, fonti di proteine e con un modesto apporto calorico, che mantengono le proprietà e le qualità del pesce fresco, anche una volta inscatolati.
Non solo tonno quindi, ma alternative sane e gustose, che possono essere consumate sia così, pronte all’uso, sia riscaldate, andando ad aiutare le famiglie nella vita di tutti i giorni, quando il tempo è poco e non si riesce ad arrivare ovunque.
lla nutrizionista presente all’evento abbiamo potuto rivolgere una serie di domande che ci hanno chiarito diversi dubbi.
Per esempio, non è vero che le quantità di mercurio presenti nel pesce in scatola siano più alte rispetto al pesce fresco, anzi, è esattamente il contrario. Va detto che comunque anche nel pesce fresco la quantità di mercurio presente è inferiore alla soglia massima consentita. Inoltre, nel pesce è presente il selenio che contrasta l’eventuale pericolosità del mercurio e la inibisce.
Ho scoperto poi che l’olio presente nelle lattine di tonno, può tranquillamente essere consumato, mentre io, per una vita, vedendolo fare prima di me a mia madre, ho sempre sgocciolato il tonno e poi recondito, convinta che quell’olio non fosse utilizzabile.
Inoltre, è anche assolutamente falso che il pesce in scatola contenga conservanti o quantità eccessive di sale.
Infine, ricordiamo che il tonno in scatola ha una scadenza di 5 anni quindi oltre a essere buono, a fare bene e ad essere sicuro, evita anche gli sprechi! E non è una cosa da poco!
A voi piace il pesce? E siete consumatrici abituali di pesce in scatola?
Post in collaborazione con Rio Mare
Sere-Mammadalprimosguardo