Uno dei motivi che mi ha portata per anni a guardare la famosissima serie Tv Grey’s Anatomy ha un nome e un cognome e si chiama Derek Shepherd: il medico più figo che io abbia mai visto. Bello, simpatico e di cuore.
Va da sé che quando ho scoperto che la sciura Shonda l’avrebbe fatto schiattare nel peggiore dei modi, ho smesso di guardare la fortunata serie americana. In polemica.
D’altronde forse cercavo anche un pretesto per farlo: perché una persona sana dovrebbe guardare ogni settimana tre ore di episodi con operazioni, incidenti mortali e malattie delle più peggiori? Cioè ok, dai, sappiamo tutti che googlare, quando abbiamo strani sintomi è deleterio, ma non è che guardare Grey’s sia molto più intelligente no?
Ora ditemi che a voi non è mai capitato di guardare Grey’s o un qualsivoglia programma di medicina e di non pensare: cazzo però è successo anche a me. Di rivedervi in una scena. Di avere lo stesso sintomo.
Perché a me sì e ho fatto di più. Sono andata dal senologo per i miei controlli annuali e durante la visita gli ho detto: scusi, ho visto una puntata di Grey’s Anatomy e…. mettendo in conto la figura barbina e un probabile vaffa dietro l’angolo.
Fortunatamente in quel caso anche la dottoressa era una fan della serie e non mi ci ha mandato.
Ma ecco io se mi fossi fatta un culo quadro per studiare medicina e specializzarmi, e poi fosse arrivato un bel dottorino finto (ma figo) a fare una diagnosi, e doverne inoltre discutere con una paziente, non so se sarei stata così comprensiva.
Detto ciò, guardare Grey’s oltre che essere deleterio, secondo me crea anche false aspettative.
Perché poi un giorno per caso finisci al pronto soccorso. Non al ps di Borgomanero, che va beh sono in tre e non puoi certo sperare ti vada di culo e ci sia un Derek. No, in quello di Firenze, il Careggi, che è una struttura molto ben organizzata, con tanto, tantissimi dottori che sanno il fatto loro e prendono subito in mano la situazione. Ma che non sono Derek.
Devo dire che avere un attacco di coliche biliari a Firenze è stata una fortuna, nella sventura, perché non avendo il medico in terra toscana, sono stata obbligata ad andare al pronto soccorso, dove hanno ecografie e macchinari, e hanno subito visto i miei calcoli.
Poi il dottore del ps che mi ha visitata, era molto competente ed è stato molto scrupoloso.
Non era nemmeno male eh… Ma ancora una volta non era Derek.
Anche tutti gli altri medici che ho incontrato quella mattina, tutti molto bravi e professionali. Dal primo, all’ultimo degli strutturati. Tutti bravissimi e li ringrazio tra l’altro per aver capito subito che io non ero matta ed ero da visitare velocemente (il rischio c’era dato che blateravo e farfugliavo e singhiozzavo come una treenne. Donna coraggiosa, io!).
Però ecco Derek non c’era, non c’era lui con il suo sorriso disarmante. Lui con il suo grande cuore. Lui che anche se ti dice che stai per schiattare te lo fa sembrare dolce.
Invece a me è stato detto: “signora ha i calcoli e si deve operare”.
Senza troppe mezze misure.
Alla faccia del Dottor Stranamore. Che fosse a riposo, quel giorno?
Sere-mammadalprimosguardo