Una famosa canzone di parecchi anni fa diceva “La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio….” In realtà in questo specifico caso, il viaggio automobilistico non dovrebbe essere molto lungo, l’ospedale dista da casa 5 km e a meno di essere fuori casa nel momento clou, il tragitto dovrebbe essere rapido (forse non indolore…:-D). Ma in senso figurato, il viaggio porterà alla nascita della mia N2, una nuova vita, un lungo viaggio…
Quando inizia ad avvicinarsi la data del parto, anche se mancano ancora un paio di mesi, le future mamme cominciano a pensare alla valigia per l’ospedale, a cosa servirà loro e ai pargoli, durante il soggiorno in Ospedale. Premetto che ogni ospedale ha le sue regole e le sue richieste, la lista a cui mi riferisco io è quella che mi avevano dato 4 anni fa quando aspettavo Lavinia, in altri posti potrebbe essere diversa e a Borgo stesso potrebbe essere cambiato qualcosa. Vi consiglio di chiedere alla vostra struttura di riferimento, per tempo, qual è il necessaire per il vostro soggiorno. ( E forse è il caso che anche io mi informi su eventuali aggiornamenti).
Per la mamma normalmente si richiedono:
-Un paio di camicie da notte: io le preferisco con i bottoni fino in fondo, sia perché sono più comode per allattare, sia per le visite che vengono fatte quotidianamente post parto. Scordatevi pigiamini e baby doll per favore. Il pijama potrebbe non essere molto comodo, soprattutto se alla fine vi fanno un cesareo e la ferita batte proprio contro l’elastico, il baby doll…va beh a meno di essere soubrette, veline o quant’altro e di aver venduto l’esclusiva a qualche giornale…resta un capo assolutamente ridicolo in ospedale. Non sarete meno belle con una semplice camicia da notte…
-Ciabattine e vestaglia, per muovervi durante il giorno, quando magari farete una passeggiata per il reparto o andrete al nido con i bambini o se nel vostro ospedale non è previsto il rooming in (il bambino sta da subito 24 ore su 24 in camera con la mamma) quando andrete a prendervelo da sole…Anche in questo caso…tacco 12 e vestaglia con il bordo di coniglio…anche no dai…
-Mutandoni di rete, stile Bridget Jones per misura ma di rete usa e getta anziché di cotone, o cotone se preferite tenerli per ricordo…, per i giorni successivi al parto, in cui andrete a posizionare gli assorbentoni post partum. Questo è davvero il lato triste della vicenda, ma ahimè dopo 9 mesi di assenza del ciclo, dovremo pur pagarla in qualche modo. E 40 giorni circa di ciclo ininterrotto saranno la nostra punizione divina. I primi giorni saranno i peggiori, ve lo dico. Poi si passerà a perdite e potrete abbandonare gli assorbentoni per qualcosa di più umano. Non purtroppo per la mia amata coppetta che potrò usare solo dopo il capoparto…ma almeno le cascate del Niagara finiranno…Ma per quanto siano brutti, tristi e scomodi, sono gli unici in grado di contenere il flusso post parto. Quindi fate ‘sto sforzo e comprateli.
-Asciugamano viso e bidet per il bagno con tutto il necessarie per la vostra toiletta. Un detergente intimo delicato con cui farete degli impacchi, spazzolino, dentifricio, DEODORANTE, spazzola o pettine e i trucchi per chi ha l’esclusiva o vuole anche solo dartsi un tono e coprirsi le occhiaie. Non esagerate con il trucco però perché anche in questo caso si rischia di cadere nel ridicolo del mascherone… A meno che non partoriate a carnevale.
Non portate troppe cose, perché l’ospedale è pur sempre un ospedale e a meno di partorire in cliniche private, stile hotel 5 stelle, lo spazio è quello che è. Spazio che tra le altre cose dividerete con un’altra se va bene o altre due mamme per cui, non avrete oggettivamente molti ripiani in cui riporre i vostri oggetti. Per esempio quando io ho partorito Lavinia eravamo in tre con tre armadietti stile palestra, dove stava a mala pena un trolley.
Tutto quello che riceverete fatevelo portare via da mariti/mamme mano a mano e se mancasse qualcosa piuttosto fatevelo portare al momento. Ma non esagerate. Anche perché, come dissero a me: l’ospedale di notte è aperto quindi non lasciate mai i bambini da soli nemmeno per andare a fare pipì, piuttosto portateli al nido. E con questa “rassicurazione” vi lascio alle vostre conclusioni…:-D
Circa i bambini normalmente si richiedono tre cambi, tre tutine e tre body per i tre giorni di soggiorno. Nel mio ospedale regalano i pannolini, in altri serve portarli. Il primo cambio sarà quello con cui uscirà dalla sala parto, il secondo per il secondo giorno, il terzo per le dimissioni. Normalmente i cambi vengono messi in sacchettini etichettati con nome e cognome del bambino e della mamma, in modo da essere subito recuperati e non mischiati in caso di confusione. Io per non saper né leggere né scrivere ho preso delle etichette personalizzate su cui ho fatto scrivere il nome di N2, in questo caso sia etichette per vestiti (tutine e body) sia etichette adesive per oggetti (il sacchettino in cui le ho sistemate e divise).
Io le ho fatte sul sito di Petit Fernand dove potrete trovare etichette per ogni necessità e anche etichette per la scuola (sono poi le stesse che avevo fatto per Lavinia per l’inizio della scuola materna, in modo che i vari oggetti portati all’asilo, non si confondessero né si perdessero). Davvero comode. Quelle per vestiti si stirano semplicemente sul capo e non si muovono più, le altre sono adesive e vanno su qualsiasi superficie. E sono completamente personalizzabili, con scritte, font e disegni a scelta.
Le etichette vengono prodotte in Francia, dal momento dell’ordine alla consegna (gratuita sempre) passano al massimo tre giorni, gli inchiostri usati sono senza solvente e il pagamento online è sicuro. Insomma, un sito attento alle mamme e ai bambini.
Una cosa che farò stavolta in più è numerare i sacchettini, in base ai giorni. Perché quattro anni fa, in preda alle contrazioni e alla paura pre parto mi chiesero di prendere il cambio scelto per il primo giorno e di scendere in sala parto. Ci fu un attimo di terrore perché io, sempre organizzatissima, non avevo scelto quale sarebbe stato tra i tre. E lo so che è una stupidata, però sarà il cambio con cui tutti, voi compresi, vedrete per la prima volta i vostri bambini. Il giorno più importante della vostra vita. E un’occasione speciale merita un outfit adeguato, no?
Mi immagino Lavinia a 18 anni che mi dice: certo mamma che potevi scegliere anche una tutina un po’ più bellina per me per quel giorno eh? Quindi onde evitare grane familiari, pensiamoci per tempo.
E rendiamo quei giorni ancora più speciali.
Sere-mamma-dal-primo-sguardo, ottavo mese, valigia quasi pronta.
Ps: già che ordinavo ho fatto fare le etichette per il compleanno di Lavinia, no?
Come al solito concordo su tutto. In base alla mia esperienza però secondo me tre cambi per il bimbo sono pochi : il mio piccolo il primo giorno di vita continuava a rigurgitare meconio insozzandosi in continuazione, poi la prima volta che ha fatto la cacca io, imbranata com’ero, l’ ho sporcato. Io ne porterei sei o sette, mandando a casa a lavare subito quelli sporchi in modo da essere pronti per eventuali imprevisti! Bacioni!
Ciao bella grazie per la testimonianza! A me per Lavinia ne bastarono tre, ma stavolta ne metto in più più che altro perché non so se sarà caldo o meno. Quindi onde evitare di farla bollire, ho messo anche due cambi più leggeri. Per il resto, in caso, porta papà all’occorrenza! Un bacione
Ciao serena!
Io ho portato la tintura madre di calendula x disinfettare ‘ i paesi bassi ‘ dopo eventuale episiotomia! Essendo naturale x me era meglio dell’amuchina. E mi son portata un piccolo catino x fare il bidè : igienico e pratico!
E tante monetine x prendere acqua fresca al distributore!!!
quella delle monetine è la migliore! 😀 Io spero che qualcuno mi porti un mojito, chiedo troppo? .-D
Un mojito ghiacciato servirebbe durante il travaglio, altro che bere acqua x restare idratate!!!!
No ma scherzi a parte, ragazze portatrici di panza: soldini tanti tanti soldini anche x qualche porcheriola cioccolatosa x tirarci su che il soggiorno in ospedale è di un noioso….
Sarà che nel mio ospedale macchinette distributrici varie non ce n’erano quindi non ci avevo mai pensato!