La prima volta in cui Lavinia si è interessata ad un tablet aveva tre mesi. Stava già bella seduta sul divano e si guardava divertita i Tele Tubbies. Da lì è stato un crescendo. Abituata a vedere me con il cellulare sempre in mano e figlia di questa generazione multimediale che nasce già “imparata” (che nel pancione facciano già corsi di informatica???) a 18 mesi sapeva usare il mio iPhone meglio di quanto faccia mia mamma. Che va beh essendo della federazione opposta, fa un po’ più fatica.
Un po’ 🙂
Con il fatto poi che i nostri viaggi in treno sono ricorrenti e mediamente lunghi mi serviva anche qualcosa che la tenesse buona e permettesse anche a me di rilassarmi in quelle quattro ore, per cui da subito sono stata attenta alle app studiate appositamente per bambini. Di alcune vi ho già parlato in passato, oggi invece vi vorrei mostrare una nuova app che più che un singolo gioco è un contenitore di giochi, una sorta di biblioteca, il classico cestone che tutte abbiamo in casa e che contiene tutti i giochi dei bambini, in questo caso però è virtuale: KidzInMind.
KidzInMind è il primo parco giochi digitale di app educative – per bambini da 1 a 6 anni – selezionate da genitori, pedagoghi ed esperti della crescita.
L’app è scaricabile dal sito http://bzle.eu/kidzinmind-330-au/ ed è disponibile sia per per Apple che per Android.
All’interno del “cestone” ci sono due giochi free: l’abc per imparare l’alfabeto in italiano e in inglese, e una tavola colori per dipingere. Oltre a questi due giochi poi ce ne sono altri 5 che invece sono a pagamento. Per poter giocarci occorre sottoscrivere un abbonamento. La prima settimana è di prova, se poi i giochi piacciono si pagano mensilmente 2,99 euro.
La novità di questa app è sicuramente la sicurezza. KidzInMind è stato pensato per offrire a genitori e bimbi un ambiente sicuro e protetto per giocare e divertirsi e imparare. Ogni app è stata scelta, provata e verificata affinché non contenga linguaggio e immagini non consoni, pagamenti occulti, link esterni o pubblicità. Inoltre grazie ad un particolare sistema “baby Mode”, il genitore può vigilare sull’uso del dispositivo: solo la risposta esatta alla moltiplicazione proposta come chiave può sbloccare la modalità di uso sicura del dispositivo.
Proprio grazie a questa attenzione alla sicurezza KidzInMind ha ricevuto lo scorso dicembre il premio come “Best Mobile App” for Children and Toddlers, la certificazione kidSAFE che attesta la sicurezza dei contenuti e il controllo dei collegamenti internet e, ultimo ma non per importanza, il premio Mom’s Choice Awards come app per i bambini e le famiglie.
Voi la conoscete?
Sere-mamma-dal-primo-sguardo
Lo proverò sicuramente per Caterina, 4 anni.
ciao ciao
Grazie Monica un bacino a Caterina!
vediamo se ora mi lascia postare, è una settimana che non riesco a pubblicare in nessun modo, non vedo nemmeno in anterprima i miei commenti in atetsa di moderazione!
dunque, io vado controcorrente: senza voler giudicare nessuno riporto solo il mio pensiero.
Io sono contraria ad abituare i bambini a passare il tempo e i tempi morti con cartoni o app. mio figlio ha visto per la prima volta la tele accesa quando aveva quesi 2 anni, di preciso 22 mesi, e anche lì la guardava solo mezzora al giorno e nemmeno tutti i giorni, era il rito serale: bear nella casa blu, uki e poi a nanna.
anche ora che ha quasi 6 anni, la televisione è riservata a meno di un’ora al giorno, non tutti i giorni, con le dovute eccezioni tipo i weekend di pioggia dove guardiamo insieme film sul divano.
anche nei viaggi in auto, in treno, in aereo, ho sempre preferito abituarlo a gestirsi la noia guardandosi attorno, oppure chiacchierando insieme, o giocando con un pupazzo, o leggendo, invece che dargli in mano il telefono o il tablet. stessa cosa quando siamo in coda da qualche parte.
sarò vecchio stampo, però questa è la MIA visione educativa e in base alla mia limitatissima esperienza sono contenta di aver intrapreso questa strada perchè vedo tutti gli amichetti di mio figlio che sono invece statio abituati ad avere sempre in mano un gadget tecnologico che li tenesse buoni, totalmente incapaci di stare senza appendici in mano, perfino quando si è al parco insieme o a mangiare una pizza: loro si isolano con tablet o smartphone dei genitori o, se gli viene tolto, si scatenano in crisi isteriche.
unica eccezione è stata l’estate scorsa dove era previsto un viaggio in auto di una dceine di ore: ho scaricato sul tablet alcuni documentari e il emraviglioso film vintage “la regina delle nevi” e ha spezzato il viaggio per circa un terzo, mentre le erstanti ore sono state passate parlando insieme o semplicemente con mio figlio che guardava fuori dasl fienstrino pensando alle sue cose e parlottando da solo immerso in suoi giochi fantastici.
non dico che questo sia il caso di lavinia, sia chiaro, eprchè non vi conosco: sottolineo che portoi solo la mia esperienza e le mie convinzioni pedagogiche che, per la nostra famiglia, sono quelle giuste e di cui NOI siamo felici e sereni 🙂
Innanzitutto come vedi non ti ho bannata! Non è nel mio stile, non l’ho mai fatto nonostante con te abbiamo sempre idee opposte!;-)
Anche in questo caso ovviamente…! Voi avete trovato il vostro metodo, io ho il mio. Non dico certo che lascio Lavinia in balia dei tablet vita natural durante ma dato che mi leggi sai che sono spesso sola e ho bisogno di una mano. Che mi arriva dalla tecnologia. Io poi che sono social e pro rete non ci vedo proprio niente di male. Quando c’è la compagnia Lavinia preferisce giocare, se dobbiamo viaggiare e io ho anche bisogno di 5 minuti di pace santo iPad mi aiuta. Con i cartoni Disney che sono un classico e male non fanno. Se poi ci sono app come questa che insegnano anche l’inglese secondo me è un unite utile al dilettevole! 😉