#iovaccino

Ci risiamo. Abbiamo appena finito di vaccinare Lavinia, cosa che credevamo sospesa fino ai sei anni con la dose di mprv fatta ai 13 mesi e che invece è stata seguita dalle due dosi di anti meningococco B effettuate questa estate, ed già è il momento di riprendere il giro, con le vaccinazioni di Ludovica.

Sono sincera. La grande polemica nata attorno ai vaccini ha cominciato a diffondersi quando io già avevo fatto l’esavalente a Lavinia. Quando si è trattato di fare i vaccini per morbillo parotite rosolia e varicella sono stata combattuta. Ingenuamente mi dicevo: in queste malattie da piccola le ho fatte, perché devo iniettare una malattia nel corpo della mia bambina quando potrebbe tranquillamente prendersele all’asilo come era successo a me? 

Poi per decidere mi sono informata, ho sentito pareri diversi e ne ho parlato a lungo con il pediatra (nota bene il mio pediatra non è assolutamente pro vaccini a tutti i costi, tanto che quando si è trattato di vaccinare Lavinia per il meningococco B mi aveva detto che avremmo potuto aspettare…) e ho capito che stavo sbagliando. Mi ha illustrato casi di patologie gravissime derivate dall’insorgere e dal peggiorare di una malattia che per me era una cosa da niente e ho scelto di vaccinare Lavinia. Anche per la varicella che da me in Piemonte non è inserita nel calendario vaccinale mentre in Toscana sì (anche in questo caso il mio pediatra mi aveva detto che potevamo traquillamente evitarlo).
Roberto Burioni, Professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano, riporta un esempio di forte impatto e di semplice lettura. Vi invito a leggerlo:

Secondo me uno dei motivi per cui le persone non vaccinano i figli e si fanno convincere dai cialtroni antivaccinisti deriva dalla mancata percezione della gravità delle malattie dalle quali i vaccini proteggono. Una di queste è senz’altro il morbillo. La frase che leggo più frequentemente è “io da piccolo l’ho preso e sono qui vivo e vegeto, e per questo non vaccino mio figlio”. Tralasciando considerazioni più complesse, il discorso non sta in piedi.
Io ho passato la mia infanzia viaggiando senza cinture nè seggiolino nell’auto di mio padre; questo non vuole dire che sia una pratica sicura. Ho girato prima in Ciao e poi in Vespa per anni senza casco (e a ripensarci mi vengono i brividi sulla schiena), ma chiunque oggi affermi che il casco è inutile viene preso giustamente per pazzo. 
Lo stesso vale per i vaccini. Una volta non c’erano, e non ci si vaccinava esponendosi a gravi rischi. Perché il morbillo, anche se voi non lo sapete, è un rischio davvero notevole. In un caso su mille la situazione diventa gravissima, mentre il bambino sta guarendo improvvisamente comincia a peggiorare, il virus colpisce il sistema nervoso centrale e le conseguenze sono tragiche. 

Esattamente l’errato pensiero che facevo io….

Per quanto ci riguarda ogni volta che abbiamo portato Lavinia a vaccinare l’abbiamo sempre fatto con un peso sul cuore. Assolutamente convinti della decisione, un po’ spaventati dagli effetti collaterali. Anzi più che dagli effetti collaterali, da tutto ciò che si sentiva dire, vociferare, blaterale anche. Soprattutto da quando la macchina anti vaccini ha cominciato a diffondere l’idea che i vaccini causino tra le altre l’autismo.
Io non credo che ci sia relazione tra vaccini e autismo. Credo che i sintomi dell’autismo comincino a farsi vedere nel lasso temporale che coincide con i vaccini. E lo dimostra il fatto che ci sono purtroppo bambini affetti dalla sindrome autistica non vaccinati. Credo poi che purtroppo anche solo un’aspirina possa causare effetti collaterali (e infatti nel bugiardino si possono leggere) quindi credo che in certi soggetti predisposti forse anche un vaccino possa avere conseguenze terribili. 

In soggetti predisposti però. 

Certo, a priori non si può spesso sapere se il proprio figlio sia o meno un soggetto predisposto. Però so anche che io vaccino sperando di fare la scelta giusta e non di certo per farle del male.

Sicuramente sono più le vite salve grazie ad una vaccinazione che quelle rovinate per colpa di. E questo deve bastarmi.
Per questo con tutta la paura e il senso di protezione che ho verso le mie figlie noi scegliamo di affidarci alla scienza e di vaccinare le nostre bambine con la speranza che sia la cosa giusta. Non solo per loro.

  

In questi giorni si sentono notizie sconvolgenti: neonati morti per colpa di malattie che erano debellate. Un mese fa a Bologna un bambino di 28 giorni è morto per colpa della pertosse.

Aveva gli stessi giorni della mia Ludo. 

4 settimane. Troppo poche per essere già vaccinato, troppo poche per morire. E invece quel povero bambino è morto.

Ora io non so se la sua famiglia avrebbe scelto di vaccinarlo al compimento dei due mesi, quello che so è che io lo voglio fare. Io voglio poter andare alla ASL e vaccinare mia figlia. Perché, per me, è mio dovere di mamma proteggere mia figlia. Ma è anche mio dovere di cittadina evitare per quanto possibile epidemie che potrebbero rovinare o peggio ancora togliere la vita di qualcuno.
Se quel bambino è morto è perché la pertosse ha ricominciato a circolare in un territorio che la credeva debellata. E questo sembra essere accaduto perché l’incidenza vaccinale è terribilmente crollata. Con tutte le notizie sentite in questi anni, diffuse da chi crede che i vaccini siano letali, molti genitori hanno smesso di vaccinare i propri figli. E forse hanno messo a rischio la vita di altri bambini.
Se fosse davvero così questa cosa è inaccettabile.



Credo sia giusto che ci sia la libertà di pensiero e di azione. Ma se la tua libertà limita la mia allora cì’è qualcosa che non va. Se neonati muoiono perché non hanno avuto il tempo di vaccinarsi e sono stati contagiati da una malattia che avrebbe potuto essere debellata se tutti si fossero vaccinati, c’è da riflettere.
E’ vero che ciascuno è libero di scegliere di non vaccinare i propri figli, ma solo se non esistono dei rischi per la collettività; invece a quanto pare ci sono categorie che sono più a rischio per colpa di chi non si vaccina, basti pensare a tutti quei soggetti, come i bambini non vaccinabili perché malati di tumore o immunodepressi, per i quali stare a contatto con soggetti non vaccinati e che dunque si possono ammalare rappresenta un fattore di rischio della vita molto alto. Dice il primario di neonatologia del Sant’Orsola di Bologna Giacomo Faldella:

La pertosse è una malattia fastidiosa per chiunque, ma non pericolosa. Nel bambino piccolo invece è potenzialmente letale. Nella fascia di età sotto i sei mesi comporta una ospedalizzazione nell’80% dei casi, in un caso su quattro si complica con una polmonite batterica, il 5% dei piccoli pazienti ha un risentimento neurologico, l’1% muore. E questo è intollerabile. Scegliere di non vaccinare i propri figli è un abuso di libertà. 

Da mamma di una quattrenne vaccinata sono tranquilla di aver “protetto” nel mio piccolo neonati con cui siamo entrati a contatto avendo vaccinato Lavinia. Ma da mamma di una neonata sono assolutamente terrorizzata.
Per questo non vedo l’ora di vaccinare Ludovica. Consapevole che non lo farò a cuor leggero. Sarà una decisione già maturata da tempo, ma che questa volta ha anche la consapevolezza di un valore civico.
Sere-mamma-dal-primo-sguardo

  

Ho scritto questo post subito dopo il caso del neonato di Bologna morto per colpa della pertosse. Ho scelto poi di non pubblicarlo perché in quel periodo in molte “colleghe blogger” avevano espresso il proprio parere sui vaccini. Ho scelto di non pubblicarlo anche perché avevo già espresso la mia opinione in passato e non volevo entrare nella polemica tra le due fazioni perché se c’è una cosa che ho capito è che tanto non c’è punto di incontro. Se non la speranza di fare il meglio per i nostri figli. Da ambedue le parti.

Oggi però lo pubblico perché Ludovica questa mattina ha effettuato la sua prima dose di vaccino e ho bisogno di ripetermi che ho preso la decisione giusta per lei; per tanto chi sceglie di non vaccinare non prenda questo post per un ennesimo attacco alla loro opinione. Se avete letto attentamente è ricco di “se”. Io non ho certo la verità assoluta. Ma ho bisogno di credere di fatto l’unica cosa che dovevo fare per il bene di mia figlia. Vi prego quindi di non accanirvi con esempi, casi, di figli di amici, lontani parenti, vicini di casa….

Nemmeno voi avete la verità assoluta che il vostro non vaccinare sia la scelta giusta. È solo la vostra verità esattamente come lo è per me.

11 commenti su “#iovaccino

  1. Ciao, ho fatto il tuo stesso identico ragionamento e sono assolutamente d’accordo con te. Ho più paura delle malattie da cui ci proteggono i vaccini che dagli effetti del vaccino, e ho sempre vaccinato anche io con un po’ di preoccupazione. So che i vaccini come tutti i farmaci hanno comunque dei rischi, ma se leggessimo bene tutti i bugiardini…non prenderemmo mai più nulla. Mi fido del mio pediatra, e della medicina. Ed è vero che ci siamo dimenticati (forse perchè troppo giovani, basterebbe parlare con i nostri nonni e già scopriremmo che di certe malattie nella loro infanzia si moriva) di quanto sono pericolose alcune malattie. Io ho passato la varicella ed è stata fastidiosa, ma avevo anche dieci anni, forse è anche diverso prenderla a quell’età rispetto a poche settimane di vita. Il mese prossimo il mio nano 2 si vaccinerà per la varicella e nano 1 farà il meningococco B, altra malattia che mi spaventa tantissimo è la meningite. Ho letto e ragionato anche sul fatto che oggi rispetto a decenni fa, è più facile viaggiare, frequentare aeroporti e luoghi dove viene gente da tutto il mondo (basti pensare all’expo, a disneyland…luoghi di incontro mondiali insomma) dove ci si trova veramente da tantissimi paesi con leggi sanitarie diverse, è molto più facile circolare ed entrare in contatto con ceppi diversi di virus. Sono convinta come te che ognuno scelga convinto di fare il bene dei propri figli… quel che mi preoccupa è come mai siamo arrivati a non fidarci dei medici?

    1. Me lo chiedo anche io sai? Oramai è più facile sospettare di tutto e tutti piuttosto che provare a fidarsi. Circa i tuoi esempi hai proprio ragione. Io avrei voluto andare all’Expo ma poi ho pensato: ma la Ludo non vaccinata è il caso di portarla? Mi sono risposta di no e non ci sono andata…o quando ho preso il treno per andare a Firenze e ho passato il tempo a chiedermi se non fosse rischioso…insomma io non voglio vivere di ansie e dubbi, e non voglio minare la libertà delle mie figlie! Un abbraccio

      1. Io stavo pensando di prendere l’aereo per andare al mare in italia, ma in aeroporto ci sono voli un po’ da tutto il mondo, è proprio un bel calderone…mi spaventa un po’ questa cosa. E ho letto da qualche parte che per chi viaggia il meningococco B è importante, perchè ci sono paesi europei dove è più frequente. Ho guardato i libretti e nano 1, nato nel 2013, aveva fatto solo il C, nano 2 nato nel 2014 ha fatto C e AWY. Allora mi è sorto il dubbio e ho chiesto…ma nessuno me lo aveva detto! Chiedendo al distretto e al pediatra (e anche a una seconda pediatra privata) mi hanno consigliato di farlo perchè comunque sono piccolini. Ma va richiesto. Nano 1 inoltre ha appena dovuto recuperare quello che ha già fatto suo fratello cioè il meningococco AWY. Dopo averlo fatto e aver chiesto per il B ho beccato una trasmissione notturna in cui parlava un noto pediatra della mia città e spiegava come essendo facile oggi spostarsi si viene a contatto con ceppi diversi di virus che appunto nei neonati possono essere fatali. Anche io non voglio vivere con quest’ansia. Il nano 1 ha avuto una mezza crisi epilettica per la febbre dovuta alla sesta malattia… mi spaventano di più le malattie ecco… questa si è manifestata in modo improvviso e repentino. E abbiamo preso paura. Certo così abbiamo scoperto che i picchi di febbre alta lui li sopporta poco.

        1. Anche io l’ho scoperto per caso. È questa estate ho vaccinato Lavinia per il B privatamente in due dosi perché da me in Piemonte ancora non si fa alla ASL. Forse nel 2016. Invece la Ludo lo farà in 4 dosi dal mese prossimo gratuitamente perché abbiamo preso domicilio dal papà a Firenze e quindi ne ha diritto. Sperando che non sia troppo pesante. Lavinia ha lamentato male all’arto per 24 ore…

          1. Anche qui in Veneto due dosi, a pagamento e a richiesta. Per i nati dal 2015 invece è gratuito e già compreso nel piano. E ci hanno detto che anche gli adolescenti sono una fascia molto colpita, dalla prima media alla prima superiore… mi diceva che ogni anno in veneto ci sono 6 o 8 casi in quella fascia di età…. altro non ricordo. Vedremo come va…non vedo l’ora di togliermi il pensiero! Visto l’episodio della pseudo crisi un vaccino ce l’hanno ‘spezzato’, anche a nano 2 che non ha mai avuto episodi ma solo per familiarità. Per la precisione Mpr staccato da quello per la varicella. Proprio per evitare che gli vengano i febbroni….

          2. Da me la varicella non la fanno nemmeno figurati! Io ho fatto mpr con varicella a Firenze….speriamo che anche il Piemonte si adegui presto alle regioni più avanti….o dobbiamo aspettare che ci siano casi prima di correre ai ripari????

  2. Io ti porto l’esempio della mia seconda bimba. È nata con la fibrosi cistica, malattia degenerativa che colpisce più organi, principalmente i polmoni. Siamo riuscite a farle il primo vaccino, solo l’esavalente perché pneumococco lo farà fra un mese, quando aveva 8 mesi, perché sempre ammAlata e sotto cura anticibiotica e cortisone. Praticamente in questi otto mesi ho vissuto con l’ansia perché per lei è già un problema il raffreddore figurati pertosse o altro. Chi non vaccina pensando di far evitare un rischio a suo figlio, mette in grave pericolo mia figlia che già deve combattere con una brutta bestia. E tutte le volte penso, vaccino io i miei figli anche per il tuo, tu però ti prendi la fibrosi cistica 😉

    1. Lucia che forza! Leggendo le prime righe ho pensato mi avresti detto che per “ovvie ragioni”‘non vaccinavi tua figlia. Invece mi hai stupita. Tu sei proprio la mamma per cui io sono felce e fiera della mia scelta di vaccinare. Lo devo anche a tua figlia che è stata in partenza più sfortunata della mia ma che non deve subire le scelte degli altri. Ti abbraccio e ti ringrazio della tua testimonianza!

    2. Ecco, non solo per i nostri bambini, ma anche per la tua bambina e per chi come lei ha già una vita dura, è importante vaccinare e tenere in piedi l’immunità di gregge. Vorrei che le persone ci riflettessero di più anzichè farsi spaventare da articoli pescati su internet… di fonti anche dubbie. E dubitando invece di un pediatra che vedono in faccia. Un abbraccio anche da me!!

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