Il tempo vola…ed è già tempo di scuola materna!

Lavinia è nata il 19 settembre 2011. Nonostante i miei occhi, le occhiaie e le rughe, dicano che questi 2 anni si sono fatti sentire, a me sembra ieri che la portavamo a casa dall’ospedale. Invece sono passati 28 mesi ed è già tempo di pensare alla scuola materna.

Come sapete da quando ha un anno Lavinia frequenta il nido. Ci va volentieri. E’ felice e questo è ciò che più conta per me. Alla fine se ne sentono di tutti i colori e quando decidi di affidare tua figlia a delle sconosciute hai sempre la paura che la tua scelta sia sbagliata. Sai che se dovesse succederle qualcosa, la colpa sarebbe tua. Per fortuna nel tuo asilo le maestre sono incredibili e lo dimostra il fatto che Lavinia non verrebbe mai a casa. Quando faceva mezza giornata mia mamma faticava a portarla a casa a mezzogiorno. Allora abbiamo deciso di lasciarla lì anche il pomeriggio. Pensando, si sfogherà e poi sarà più semplice recuperarla. Certo come no. La nonna puntualmente arriva lei la guarda e continua a giocare come se niente fosse. Dopo un tira e molla di mezzora, incazzata, viene via.

Purtroppo però a settembre Lavinia compirà tre anni e così sarà l’ora della scuola materna, detta scuola dell’infanzia. Ci abbiamo pensato un po’, eravamo indecisi tra due scuole. Una comunale di cui si sente parlare molto bene. Una privata paritaria, gestita da suore. La prima a un km da casa. La seconda a 100 metri. Ha prevalso ovviamente la seconda. Non solo per un fattore di comodità, ma anche per un legame affettivo. Sì perché Lavinia frequenterà la stessa scuola che ho frequentato io.

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Lunedi andando ad iscriverla mi sono ritrovata dopo anni, secoli, in quel cortile in cui ho passato tanti pomeriggi e ho sorriso al pensiero che tra qualche mese, sarà lei a scorrazzarci allegramente. Ma il tuffo al cuore l’ho provato quando la direttrice mi ha fatto fare un giro, in quel luogo a me così familiare e mi ha aperto le porte del refettorio. Ora, non perché io fossi una gran mangiona, ma di ricordi seduti a quel tavolino piccolo e tondo ne ho parecchi. E sono sicura che abbiamo fatto la scelta giusta. Per noi ma soprattutto per Lavinia.

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Da una parte non vedo l’ora che arrivi settembre per farle indossare il suo grembiulino rosa e aprirle le porte della sua nuova vita. Dall’altra un po’ tremo al pensiero di inserirla in una realtà nuova. Ma poi la guardo e penso che, estroversa com’è, sarà un gioco da ragazzi. E anche se dovesse avere qualche difficoltà iniziale nell’inserirsi, probabilmente lo shock sarà più mio che suo. Così come è successo per il nido.

Per tutte quelle che non hanno mandato i bambini al nido, preferendo restare a casa con loro o affidandoli alle nonne dico questo: immagino il vostro stato d’animo. Lo so che solo al pensiero di mandarli a scuola vi assale una profonda tristezza. Ansia per non sapere come sarà separarsi ed affidarli a delle sconosciute. Paura che i vostri bambini possano sentirsi abbandonati. Non preoccupatevi, è tutto normale. Però vi dico anche un’altra cosa: vedrete quali cambiamenti faranno i vostri bambini. Noi siamo la famiglia, il riparo sicuro, la certezza, l’amore. E loro lo sanno. Ma stare con i propri simili è tutta un’altra cosa. Giocare con altri bambini insegnerà loro a rispettare gli altri e a farsi rispettare. Passare del tempo lontani da voi renderà ancora più bello il ritrovarsi. E se voi guadagnerete del tempo libero, apprezzerete di più i momenti con loro. Fidatevi. Fa tremare il pensiero che crescano. Ma è giusto così. Noi gli abbiamo dato la vita, ma la vita vera ora è tutta loro. Comincia un nuovo percorso, un nuovo mondo. E sarà bellissimo.

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2 commenti su “Il tempo vola…ed è già tempo di scuola materna!

  1. Carissima, io insegno in una scuola dell’infanzia (privata-paritaria). Quest’anno sono in maternità (in dolce attesa della mia prima bambina). Il consiglio che ho sempre dato ai genitori che iscrivono i bambini a scuola è quello di farsi guidare dal proprio istinto e una volta presa la decisione avere piena fiducia nelle insegnanti: se il genitore si fida anche il bambino si fiderà; se il genitore vive il distacco come un passaggio obbligato anche il bambino sarà faciltitato durante questa fase. Un
    altro consiglio è la frequenza costante…malattie varie permettendo.

    1. ciao Giovanna concordo. Io adoro le maestre dell’asilo e così anche Lavinia. E infatti ci va volentieri. Però capisco anche che, il distacco, fa comunque “paura” all’inizio. Perché certo, scegli e sei convinta, e hai fiducia, ma non si può mai essere sicuri di nessuno, figuriamoci di sconosciute, che almeno all’inizio lo sono per tutti, mamme, papà e bambini. Ad ogni modo questo sarà sicuramente un ottimo consiglio per chi, non è già abituata al nido e deve avvicinarsi alla materna (scuola dell’infanzia). Grazie mille quindi del tuo intervento! baci

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