Furto di immagini in rete

La scorsa settimana mi scrive una ragazza su direct, la messaggistica di Instagram. L’ennesima segnalazione. Oramai ho perso il conto: ciao volevo dirti che ho trovato questa immagine su Facebook. Dovrebbe essere tua.

Certo che è mia. C’è il copyright sulla foto. C’è il mio albero. Ci sono le mie bimbe. Ovviamente la mia foto originale, postata solo su Instagram e non su Facebook era molto più bella e meno pacioccata.

Vediamo il lato positivo: faccio belle foto. Perché altrimenti non si spiegherebbe questo accanimento verso di me e il mio lavoro. Perché si anche fotografare è un lavoro. Non è un lavoro di concetto, non è un lavoro si sforzo, non mi guadagno da vivere, non lo faccio di mestiere. Ovviamente. Ma fotografo per il blog che spesso mi regala entrate. Quindi lo posso definire lavoro.

Per tutto il resto però è un giramento di palle incredibile.

Attente: sia che nella foto ci siano le mie figlie, sia che ci sia il mio mascara, o il mio cacomela, l’aggettivo possessivo rimane MIO. Non tuo. Quindi non puoi usare un mio contenuto come se fosse tuo.

Perché è mio. Appunto. E quando spacciano per proprio un lavoro tuo, qualsiasi sia, girano le palle.

Vi chiedo quindi di leggere attentamente e di condividere quello che sto per scrivere, perché se si vuole giocare con la rete, bisogna anche imparare le regole, prima o poi. E sarebbe meglio prima, che poi.

Perché mi sto un po’ stufando e alla fine non sarò più educata nel chiedere l’eliminazione della foto rubata. Partiranno denunce e segnalazioni varie. E le vostre inutili pagine e i vostri profili sfigati chiuderanno.
Sappiatelo.

Quindi vi conviene leggere attentamente. Una volta per tutte.

Tutto quello che trovate in rete ha un proprietario. La scusa “eh ma l’ho trovata in internet credevo di poterla usare” non regge più.

L’ultima segnalazione riguardava una pagina orrenda di gattini e cazzate varie, con 90000 like di persone che avevano piacciato una pagina piena di foto rubate (la mia non era mica l’unica) e che si era guadagnata 125 condivisioni grazie alla mia foto.

Facile racimolare fan/like con il culo degli altri, mi verrebbe da dire.

Lo dico più elegantemente: facile racimolare consensi con il lavoro degli altri.

Alla mia richiesta perentoria di levarlo, pena denuncia, si è scusata dicendo che pensava di poterla usare dato che era in internet. E l’ha tolta.
Ma vi volete mettere in testa che internet non è un’entità a parte? È un mondo virtuale, certo, ma è pur sempre collegato alla realtà. Qualsiasi cosa voi troviate, che sia un post, una foto, una dedica, qualsiasi, ha chi l’ha scritto, scattata, postata.

Non si pubblicano per magia.

Non lo fa lo Spirito Santo (che sarebbe comunque il legittimo proprietario!)

Il minimo quando si condivide qualcosa che si trova in rete e che ci piace, è dare il credit e cioè scrivere da chi è stata presa. Chi è il proprietario.

Se la foto la trovate su Facebook è facile, basta fare condividi e il credit è automatico. (Seguite gli screenshot e cercate di imparare!)

Vedo la foto: ommmmmiodddddiochebellalavogliocondividereeeeeee!!!

Clicco su condividi

e in automatico Facebook manterrà il post originale (con credit).

Non era difficile vero???


Ma se la foto la prendete in internet e non siete capaci di capire di chi sia e la caricate passandola per vostra siete dei ladri.

Se non siete capaci, lasciate perdere. Altrimenti informatevi, cazzo.

Quando in Google immagini trovate la foto che vorreste usare, cliccateci sopra e vedrete che magicamente vi si aprirà un’altra pagina.

Presumibilmente quella del proprietario.

Tutte le foto che trovate in google immagini sono sempre legate a qualcosa. Non galleggiano nel nulla. Per cui fatelo sto sforzo. Cliccate. E vedrete che ci sarà scritto da qualche parte che le foto sono coperte da copyright.

Se volete invece usare foto senza incorrere in nessun rischio andate su google, selezionate foto libere di essere usate e condivise e vi usciranno le immagini libere da copy. Quelle le potete usare. Ma quelle è solo quelle.

Altrimenti imparate a fotografare, diamine!

Occhio perché ripeto non è uno scherzo.

A parte far perdere tempo a chi vi sgama, a chi fa la soffiata al legittimo proprietario, che poi vi chiede di eliminare la foto, nel migliore dei casi, vi si può denunciare. Se poi nella foto ci sono minori dovete stare molto attenti. Molto.

Nemmeno quando postate i vostri figli circondati da altri amici ad una festa di compleanno potreste farlo. Perché per pubblicare un minore in rete occorre il benestare del genitore. Senza il quale si potrebbe scatenare l’inferno.

Contro di voi.

Figuriamoci poi se spacciate foto con bambini non vostri per vostri.

Foto, tra l’altro che spesso hanno una scritta come questa.


Cioè dai ripostate una foto mia su cui c’è il mio copy e poi pensate anche di avere ragione???

E prima che vi venga in mente di dire: eh ma io i miei figli non li posto perché bla bla bla. Avete ragione. Fate bene. Brave voi. Questo però non significa che se voi non lo fate, potete usare quelle degli altri. Anzi, per logica, dovreste fermarvi a riflettere prima di condividere una foto in cui ci sono dei bambini.

Proprio per la protezione che avete verso i vostri.

E invece no, nella maggior parte dei casi sono mamme quelle che mi hanno rubato le foto.

Coerenza a mille.

Come quel genio che mesi fa mi aveva risposto che quelle bambine (le mie) non potevano essere mie, perché erano in una foto PUBBLICITARIA e quindi non erano bambine di nessuno.

Orfane in rete.

Tutto perché io avevo fatto una bella foto (mia), con tanto di copyright scritto sulla foto, e l’avevo messa sul mio Instagram.

Foto di una pubblicità= Figli di nessuno.

Ammazza che capre, oh!

Se vi piace postare belle foto sui vostri social imparate a fotografare. Altrimenti lasciate perdere. O taggate e date i credit. Punto. È molto semplice.

Che poi siete poco furbe. Perché se rubate la foto della vostra vicina di casa, con tre amici in croce e un profilo chiuso, magari avete culo e nessuno vi sgama. Ma andare a rubare foto di pagine con millemila like e ripostarle su pagine altrettanto viste, è veramente stupido.

Perché per fortuna esistono persone carine che fanno la soffiata.
Ringrazio quindi le varie Roberta, Daniela, Silvia e tutte quelle che ogni volta che trovano una mia foto in rete mi avvisano, permettendomi di intervenire.

Infine un’ultima considerazione: quando decidete di seguire una pagina, in cui compaiono immagini bellissime con o senza bambini, anche di alberi di Natale per dire, fatevele due domande.

Perché regalare like a gente che senza scrupolo ruba le foto degli altri quando c’è gente che per postarvi nei contenuti si fa un gran culo?

Imparate a fare selezione!

Sere-mammadalprimosguardo

3 commenti su “Furto di immagini in rete

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