Le cinque peggiori categorie dei social

Caro Babbo Natale,
Quest’anno sono stata molto brava.

Ho postato (credo) belle foto, ho scritto tanto per il blog, non ho spammato come avrei voluto tutti quei finti amici che si professano tali su Facebook ma poi fanno fatica a mettere mi piace a ciò che pubblico, non ho rotto le scatole esageratamente e ho argomentato le mie ragioni con calma ed ironia, senza cadere in facili provocazioni.

Per questo motivo penso di poterti chiedere cinque regali. Che poi in realtà il regalo è uno solo ma riguarda le 5 peggiori categorie dei social. Che ti chiedo di eliminare.

Non se ne può più.

Non se ne può più di gente che su Facebook ti manda la richiesta di amicizia e, un secondo dopo essere stata accettata, ti invita a mettere mi piace alla sua pagina. 

Non un “ciao, piacere”. No. SEGUIMI

Allora, io per prima ho una pagina e so benissimo quanto sia importante veder crescere quei numeretti. E anche io invito le persone a seguirmi, sulla pagina del blog quando sono amici o piacciano i miei contenuti.

Ma non invito ad cazzum. Non spammo.

(Se vi riconoscete in questa categoria sappiate che, se un secondo dopo aver approvato la richiesta di amicizia, riceverò il vostro invito a “mettere un mi piace”, con la stessa rapidità con cui ho stretto amicizia, vi cancellerò. Senza aver messo mi piace. Anzi se ci fosse la possibilità di mettere il dito medio, invece che il pollice in sù, lo farei. Siete senza vergogna. Sapevatelo)

La seconda categoria che ti chiederei di eliminare sono quelli che spammano senza logica. Sotto ad un post o a una foto su Instagram, per esempio, invece di commentare con senso, argomentando un concetto logico ed intelligente riferito alla pubblicazione scrivono: se ti va seguimi sulla mia pagina bla bla bla.

E tu magari avevi postato una foto in cui se andava bene c’erano le tue figlie sorridenti, se andava male un’immagine della preparazione H in cui raccontavi che, ovviamente, la usi per le borse sotto agli occhi. E magari cercavi conforto. Che ovviamente questi personaggi non ti danno.

In sintesi: quello che pubblichi non mi interessa, ma a te dovrebbe interessare quello che pubblico io quindi seguimi. 

CREDICI.

(Se vi riconoscete in questa categoria sappiate che non solo non mi andrà di seguirvi, ma vi bloccherò. E se insisterete vi segnalerò. Per spam. E su Instagram vi assicuro che poche segnalazioni fanno una prova.)

Per le stesse ragioni di cui sopra, ti chiederei anche di dare un’occhiata alla terza categoria insopportabile dei social: quelli che usano i tool per commentare o piacciare o che commentano senza leggere. In poche parole: non avendo tempo loro di mettere mi piace o di commentare, ma intuendo che per per farsi seguire bisogna farsi conoscere, comprano per una manciata di euro (o di dollari) programmini che fanno lo “sporco” lavoro al posto loro. Oppure lo fanno loro ma senza interessarsi dei contenuti. Così sotto alla solita foto della preparazione H ti ritrovi commenti del tipo: hai assolutamente ragione la vita è bella.

Io basita.

Posto che essere social e usare un tool che lo faccia al posto tuo è già un controsenso, il problema è che vi si sgama come niente. Perché se io sfogliando la Gallery di Instagram mi soffermo a guardare una foto nella cui didascalia una mamma non so, racconta che il bambino ha un virus, oppure un’altra racconta che ha fatto il vaccino al bambino e sotto ancora, tra i commenti vedo i vostri “wow”, “cool”, “super” o faccine animate con tanto di sorrisi, top e via andare, penserò che siete proprio messi male. E che non vi è chiaro il concetto di social. Anche perché fatevelo dire, alimentate un giro sporco mica da ridere, attirando personaggi ambigui e strani, che poi arrivano sulle nostre pagine e piacciano foto alquanto discutibili.

La quarta categoria che dovrebbe essere bannata dai social sono quei profili che si chiamano “torna in forma con…” e che hanno un atteggiamento assurdo. Allora premetto: non tutti. Occorre fare selezione perché io per prima ho tra chi mi segue persone che hanno questo nome e fortunatamente usano con cervello il proprio profilo. Questo va detto. Però è anche vero che altre sono delle maleducate allucinanti che ti seguono e poi ti invitano a seguirle per dimagrire o per provare i loro prodotti o per affidarti a loro nel più importante cambiamento della tua vita o per diventare a tua volta venditrice. Posto che dall’altra parte c’è chi potrebbe anche rimanerci male davanti ad un’insinuazione di offerta di aiuto per dimagrire, sono pure offensive, perché insistono. E credono anche di avere ragione perché il loro stile di vita è il top. Ma il top de che???

(Se vi riconoscete in questa categoria sappiate che se mai dovessi decidere di dimagrire e/o di tornare in forma, mi affiderei ad una palestra. Non a Facebook. Non a Instagram. Mai a voi. Quindi evitate pure di mandarmi richieste o messaggi o o o. Tanto vi banno. Senza vergogna. Quella che non avete nemmeno voi.)

Infine la mia categoria preferita: gli haters. Quelli che sono polemici sempre e comunque, quelli che vedono il marcio dappertutto, quelli che intervengono solo per screditare, per darti contro, per provocarti. Mai una gioia direbbe qualcuno. Ecco potreste pensare di cambiare il vostro nick in questo senso. Dopo “torna-in-forma-con” ecco “mai-una-gioia-con”. Perché sono buoni sono a blaterare cattiverie, ovviamente da dietro una tastiera, perché poi quando hanno la possibilità di parlare, vis à vis, tutta questa arroganza, questo sapere tutto loro, passa.

Spesso sono profili fake, fasulli, creati solo per andare a denigrare se non insultare gli altri. Profili mai visti, mai incontrati in rete, che arrivano solo quando trovano una cattiveria da dire. Il classico cerino che spera di scatenare un incendio.

(Se vi riconoscete in questa categoria sappiate che sulle mie pagine siete sempre ben accetti. Potete anche non essere d’accordo con me, ci mancherebbe. Ma l’educazione, quella, non è facoltativa. Quindi se sarete educati vi risparmierò. Se invece arriverete a insinuare, a insultare, a giudicare, sarete eliminati. Voi e i vostri commenti. Ma non perché io non sia in grado di accettare le critiche ma perché ritengo che il mondo dei social debba essere un divertente passatempo, uno svago, una boccata d’aria. Mentre voi lo state rovinando, con le vostre prese di posizione e i vostri comizi. Fatti senza metterci la faccia ovviamente. Troppa fatica. Troppo poco coraggio, anche. Andate altrove. Non passate da me, che tanto non ne cavate un ragno da un buco. Perché io il vostro fuocherello lo spengo sul nascere. Senza aver bisogno dei pompieri. Mi basta un estintore. Che sarebbe bello servisse a estinguere. Quelli come voi, per esempio.)

Quindi tornando a noi, caro Babbo Natale, se tu riuscissi a fare un po’ di pulizia, te ne sarei davvero grata. La rete è un posto meraviglioso, se usata con cervello. Certo non siamo tutti uguali e c’è posto per tutti. Ma come tante realtà, anche quella virtuale, avrebbe bisogno di un po’ di selezione all’ingresso. 

E se non ci pensi tu, chi può farlo? 

Sere-Mammadalprimosguardo

3 commenti su “Le cinque peggiori categorie dei social

  1. metti anche la mia firma sulla letterina, tanto hai già scritto esattamente quello che penso anche io, così gli alleggeriamo il lavoro! 😉

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