Che sono una pessima madre, già lo sapevo e l’avevo anche anticipato sul blog.
Ma oggi l’ho dimostrato una volta di più: Lavinia ha iniziato la scuola materna e io non mi sono commossa. Nemmeno un po’.
Anzi sono uscita da lì, ed essendomi presa la mattinata libera, sono andata al bar a fare colazione. Evviva evviva!
Vero che io la mia lacrimuccia me la ero già fatta già ai tempi del nido, quando l’ho lasciata lì la prima volta.
Ma forse all’epoca piangevo perché non volevo tornare a lavorare, cosa che è coincisa con l’inizio del nido di Lavinia (si fa per ridere, eh?).
Ma mai mi sono sentita in colpa di doverla lasciare al nido, anche nelle mattinate difficili in cui piangeva; certo mi stringeva il cuore, ma sapevo che la lasciavo in buone, ottime mani, e che appena uscita da quella porta avrebbe smesso. Automaticamente.
Non ho nemmeno pianto l’ultimo giorno di nido, nel salutare maestre e compagni; certo, mi è dispiaciuto, perché Lavinia è legatissima ad alcune bimbe che non vedrà più tutti i giorni e dovranno separarsi in questa nuova avventura. E poi si è anche affezionata alle maestre che con Lavinia sono sempre state meravigliose.
Ma tolto questo dispiacere legato alla sua sfera affettiva, io so che conoscerà nuove amiche e imparerà tante cose nuove con le nuove maestre che le vorranno senz’altro bene.
Infine non soffro il distacco, né l’idea che stia crescendo. Anzi, significa ritrovare spazi.
Dovrei?
Alle 8.45 uscivamo da casa. Lavinia non vedeva l’ora di indossare il grembiule di Peppa e di mettere il suo nuovo zainetto rosa.
Alle 9 i piccoli della sua scuola si sono ritrovati in sala ricreazione. Lavinia è andata subito a giocare per i fatti suoi con un passeggino e la sua amica Anna (compagna di nido), e io sono stata lì mezzoretta a fare pubbliche relazioni con tre mamme già amiche mie.
Quando Suor Fiorenza (la scuola di Lavinia è gestita dalle suore ed è la stessa dove andavo io da piccola) ci ha “cacciate”, siamo andate.
Al bar.
A parlare dei fattacci nostri.
Beate.
Dopo il caffè, piuttosto lungo, avevo da fare un paio di commissioni e ripassando davanti all’asilo mi è capitato di notare un paio di mamme appostate fuori dal cancello a spiare tra le fessure i propri figli (o almeno spero fossero mamme :-D). E ho sorriso.
In effetti al primo giorno di inserimento del nido sono stata anche io fuori dal cancello sperando di non sentirla piangere…
Alle 1130 arrivavo all’asilo per recuperarla proprio mentre si apriva il portone e ho così fatto in tempo a vedere uno schieramento di genitori correre dai propri pargoli. Tipo start ad una corsa podistica. E nuovamente ho sorriso accelerando il passo per raggiungere Lavinia.
Ah e per finire, le ho portato delle caramelle come premio, per questo primo giorno, per essere stata brava.
Sulla fiducia. Manco fosse stato l’ultimo giorno di liceo e fosse stata promossa.
Lavinia era lì tranquilla mi aspettava, e non vedeva l’ora di raccontami tutto. Abbiamo chiamato papà, che era in viaggio e stava aspettando nostre notizie (dopo averlo riempito di fotografie perché ovviamente il papà davanti alla sua bambina che va a scuola si scioglie…) e siamo tornate a casa mangiandocele tutte. Alla facciaccia della carie.
Sono stata terribile vero?
Invece Lavinia è stata bravissima, i nuovi giochi le sono piaciuti, ha mangiato un biscotto e poi un altro, ha fatto la pipì sul vasino e domani vuole tornare con l’altro grembiule, quello bianco.
Non cantiamo vittoria, perché spesso le crisi a lei vengono nei giorni a seguire e non subito. Però è un buon inizio.
Perché cominciare una nuova esperienza con il sorriso è il modo migliore perché essa sia indimenticabile.
Per tutti.
Coraggio mamme, ce la potete fare! Siate forti, state regalando ai vostri figli una nuova avventura. La prima, forse, da soli. State insegnando loro che possono stare qualche ora senza di voi e che alla fine della giornata, vi ritroveranno comunque lì ad aspettarli, con il cuore colmo zeppo di amore.
State offrendo loro la libertà, l’indipendenza.
State permettendo che la personalità di questi piccoli mostriciattoli venga fuori.
Libera da vincoli o stereotipi. State regalando loro la possibilità di crearsi una vita. Quella vita che voi avete creato ma che è giusto che loro vivano.
E vedrete che un giorno vi ringrazieranno. Non vi ameranno di meno per averli “abbandonati” all’asilo.
Siate forti mamme, è solo il primo step.
Ripetiamocelo come mantra. (Io me lo ripeto per non sentirmi troppo pessima rispetto alle mamme disperate che ho visto in questi giorni!:-D)
Altrimenti al bar il caffè ve lo potete sempre far fare corretto. 😀
Sere-mamma-dal-primo-sguardo, fiera della sua bambina.
Brava ragazza!!!!!e brava la mamma,non vedo l’ora di vedere Lorenzo lunedì prossimo sono emozionata ma al tempo stesso sinceramente non vedo l’ora ti farò sapere poi,il grembiule per ora però non lo vuole indossare in compenso si è già preparato lo zainetto!!!!
Un super bacio belle ragazze!!!!!!
Brava Lavinia e brava mamma… Questo è lo spirito giusto!!!❤️
Ciao Serena da pessima mamma come te, nn vedo l ora che arrivi lunedi x iniziare il primo anno di materna …Martina e’ contenta ed io piu di lei..ihihih!!!!