Qualche mese fa parlando con le mamme di alcune compagne di scuola di Lavinia, ho scoperto che qualche bambina, cominciava a manifestare i primi sintomi di pubertà: l’odore era già cambiato.
Prima del menarca (e cioè della prima mestruazione) il corpo delle bambine comincia a modificarsi: la ghiandola mammaria si sviluppa, l’aspetto dei capezzoli e dei genitali si modifica, compaiono i primi peli publici e alle ascelle, l’acne e l’odore della pelle si fa più acre.
Lavinia quest’anno compie nove anni, all’epoca di questa scoperta ne aveva appena fatti otto e mi sembrava davvero incredibile pensare che fosse già arrivato il momento di certi discorsi.
Le ho appena tolto il pannolino, è già ora di parlare di ciclo mestruale?
Io ho sicuramente bruciato le tappe, sono diventata grande a 11 anni, quando ancora le mie amiche erano bambine, e questa cosa mi ha sicuramente creato dei complessi e delle ansie.
Mi vergognavo. Non ero pronta.
Vorrei però che per le mie figlie le cose andassero diversamente, che fossero più consapevoli e più pronte, vorrei che fossero più preparate e che considerassero l’evento assolutamente normale.
Qualche settimana fa Lavinia guardando una pubblicità in televisione mi ha chiesto: che cos’è il ciclo?
Come che cos’è il ciclo, ti avevo già detto qualcosa, ho pensato.
Però è anche vero che a volte i bambini fanno delle domande e poi un attimo dopo stanno già pensando ad altro e probabilmente Lavinia non era davvero interessata a sapere certe cose. O forse non era il momento.
Aggiungo poi che io uso e adoro la coppetta quindi le mie figlie non sono abituate a vedere in giro gli assorbenti, come magari capita alle bambine delle mie amiche, che invece hanno già dato spiegazioni più approfondite, colte sul fatto.
Quindi, mentre le spiegavo nuovamente cosa fosse il ciclo e cosa fossero gli assorbenti che vedeva in pubblicità (e anche cos’è la coppetta, perché se è vero che all’inizio forse non potrà usarla voglio che sappia che “lo stress da assorbente”, quello che ho vissuto io per anni, per lei potrebbe durare molto meno. Glielo auguro, ma questo è un altro discorso…), ho realizzato che la mia bambina tra un paio di anni potrebbe diventare grande e che per quel momento dovrà essere pronta.
La prima mestruazione, o menarca, è un momento molto importante nella vita di una ragazza, perché segna l’inizio della pubertà e l’ingresso nel periodo fertile.
Nella maggior parte delle donne la prima mestruazione si verifica tra i 10 e i 15 anni.
Si tende spesso a non usare la parola mestruazione e a sostituirla con altri termini “più facili” perché questo momento viene vissuto con imbarazzo e vergogna, retaggio di una vecchia mentalità, per cui non se ne parlava né a scuola, né in casa, ma solo di nascosto con le amiche, alimentando falsi miti tra cui la credenza che durante il ciclo siano da evitare molte attività, come la palestra, la piscina, il bagno in mare…
E purtroppo l’utilizzo dell’assorbente esterno non aiuta molto in questo passaggio (ecco perché sono così favorevole all’uso della coppetta) e se ripenso alle mie estati da ragazzina, a fare conti empirici e a temere il ciclo, e a vergognarmi del mio corpo in quei giorni, evitando uscite con le amiche, piscina, mare e quant’altro, non posso non pensare che, se ci fosse stata la coppetta subito, le cose sarebbero andate diversamente.

In ogni caso, come dicevo prima, vorrei che le mie bambine fossero più pronte ad affrontare questo momento, ed è fondamentale che sappiano in cosa consiste l’ovulazione, il ciclo mestruale, il perché delle perdite ematiche.
Inoltre in questa fase, i conflitti interiori, legati sia alle modificazioni del proprio corpo, sia all’effetto degli ormoni sul sistema nervoso, portano a manifestazioni di irrequietezza, sbalzi di umore ed eccessi comportamentali che vanno dall’eccessiva felicità al nervosismo, a me succede ancora adesso quando devono arrivarmi le mestruazioni, figuriamoci cosa può scatenarsi dentro una adolescente, impreparata pergiunta.

Cosa racconterò quindi loro in questo tempo che ci separa dal menarca?
Per prima cosa specificherò che il ciclo mestruale è l’intervallo tra una mestruazione e quella successiva, che dura mediamente 28 giorni, contando dal primo giorno delle perdite fino a quelle del primo giorno del ciclo seguente e che invece le mestruazioni sono le perdite ematiche che avvengono solitamente al 21 esimo giorno di ciclo e che durano circa 5/7 giorni.
Lo specifico perché sento ancora spesso confondere i due termini anche tra persone adulte e invece è fondamentale capirne la differenza, anche per non avere sorprese.
Durante il ciclo mestruale, nei giorni in cui non ci sono le mestruazioni, si susseguono una serie di movimenti ormonali che hanno lo scopo di determinale la maturazione della cellula uovo, che termina circa dopo 14 giorni con l’ovulazione, momento in cui la mucosa interna dell’utero (endometrio), si prepara ad accogliere l’eventuale gravidanza.
Se la fecondazione non avviene, il tessuto endometriale si sfalda, e viene eliminato appunto con la mestruazione.
Questo fenomeno si ripete ciclicamente ogni mese: il primo giorno di mestruazioni segna l’inizio di un nuovo ciclo, che nella maggior parte delle donne dura tra i 25 e i 36 giorni; solitamente il ciclo è più irregolare da ragazzine, per poi regolarizzarsi crescendo e/o dopo aver avuto un figlio.

Io per esempio, soffrendo di ovaio policistico, ho sempre avuto un ciclo irregolare, di 40 giorni circa, tanto che per riuscire ad avere Lavinia avevo dovuto affidarmi un po’ al caso. Dopo la sua nascita invece il mio ciclo si è regolarizzato ai 28 giorni.
Se invece la fecondazione avviene, la mestruazione non arriverà e arriverà un bebè.
Ecco quindi che sarà molto importante sottolineare che i cambiamenti si verificano dalla pubertà alla menopausa, sono direttamente correlati alla fertilità: il che vuol dire che nel momento in cui arriva la prima mestruazione, arriva anche la capacità di procreare e quindi, se non si vogliono avere bambini, è bene prestare la massima attenzione.
E’ chiaro che un discorso ne richiama un altro, più complesso e che spesso i nostri figli potrebbero essere ancora piccoli per certi discorsi, però credo che si possano trovare le parole giuste per ogni età e poi eventualmente, mano a mano che i bambini crescono, approfondire.
I genitori devono mostrarsi aperti al dialogo e pronti ad ascoltare fin da subito, in modo da instaurare un rapporto basato sulla fiducia, perché questo si rivelerà utile anche poi durante la crescita e gli anni più difficili.
D’altronde i nostri figli crescono, e cresciamo anche noi, no?
Voi come avete affrontato questo discorso con le vostre ragazze?

In nostro aiuto anche un libro, 28 giorni, di Lia Celi pubblicato da Librì Progetti Educativi, una storia per ridere ed emozionarsi, che racconta una buona volta a tutte le ragazze (e anche ai ragazzi!) cosa sono le mestruazioni, come funzionano e come viverle in modo sereno e naturale.
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