Buona festa del papà, BABBO!

 

Al babbo lontano
(A. Cuman Pertile)

Caro uccellino che volando vai,
il babbo mio di certo tu vedrai.
Digli che è tanto buono il suo bambino,
e che spesso gli manda un bel bacino.
Digli che gli vuol bene e che lo aspetta!
Vola, uccellino, vola vola in fretta!

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Oggi è la festa del papà. Da tradizione si festeggia in Italia nella giornata del 19 Marzo, in onore di San Giuseppe. E’ una festa popolare diffusa in tutto il mondo anche se la ricorrenza cambia data a seconda del luogo. La Festa del Papà pare abbia avuto inizio intorno il 1900 negli Stati Uniti, quando una ragazza decise di rendere omaggio al proprio papà in maniera molto speciale dedicandogli un’intera giornata. All’inizio quindi, la festa era a giugno, data del compleanno del padre della ragazza in questione.

In questi giorni mi sono arrivate parecchie email di siti che proponevano regali per il papà migliore del mondo. E oggi su Facebook è un continuo leggere auguri verso i propri papà, considerati, ovviamente, i migliori.

Allora chi sono i migliori papà del mondo per me? (l’ordine è puramente casuale, tranne che in un paio di posizioni:-D)

1) Yu Xukang: il papà che fa 29 chilometri al giorno per portare in spalla il figlio a scuola. Il piccolo è disabile ma è il primo della classe. Siamo nella Cina meridionale. Il quarantenne Yu Xukang cammina con un bambino sulla schiena adagiato dentro un canestro di vimini, tenendogli le mani perché non cada all’indietro. Yu Xukang percorre ogni giorno 18 miglia, ovvero 29 chilometri. A piedi. Dove vanno? Raggiungono la scuola, dove il bambino passa le sue giornate in classe, a scrivere e fare i calcoli come tutti i bambini del mondo.

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2) Dick Hoyt, classe 1940. Un giorno un figlio dice al padre: «Papà, la vuoi fare una maratona con me?» E il padre risponde: «Sì!». Ancora una volta il figlio chiede: «Papà, vuoi fare una maratona con me?» E il padre risponde : «Sì, figlio mio!». Comincia così il video di questa bellissima storia d’amore allo stato puro tra un papà e suo figlio affetto da paralisi cerebrale. Il figlio però non voleva fare una maratona qualunque, no. Lui voleva partecipare all’Ironman che è la gara di triathlon più difficile che esista: 4 km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42 km di corsa. Il papà ha fatto tutte le discipline insieme al figlio malgrado il ragazzo sia in sedia a rotelle.

Dick Hoyt

3) Franco Antonello: nato a Castelfranco Veneto, vive insieme al maggiore dei suoi due figli, Andrea, affetto da autismo. Vi ho già raccontato di Franco qui.
Entra di diritto nella mia Top Ten perché quando lo senti parlare del figlio, in automatico parte la pelle d’oca.E perché Franco non tratta Andrea come un malato. Lo porta ovunque. Lo rispetta. Lo fa vivere.

4) Chris Gardner, protagonista di La ricerca della felicità, film diretto da Gabriele Muccino ed interpretato da Will Smith, ispirato alla vita di un imprenditore oggi milionario che durante i primi anni ottanta visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere.

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5)Papà Pig: è un mangione ed è molto distratto. Il suo lavoro consiste nello scrivere equazioni che risolve trovando le incognite. Nonostante sia un po’ sovrappeso, Papà Pig è un ballerino provetto, oltre che eccellente tuffatore, un allenatore di basket ed un ottimo pittore. Inoltre, è un valido batterista e suona la fisarmonica. Lo amo perché fa più o meno sempre la figura del pasticcione.

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6) I papà separati che ogni giorno combattono una guerra personale contro i propri sensi di colpa per non poter stare costantemente con i propri figli.

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7) Guido Ponta il papà di Sofia che rappresenta tutta la categoria di padri che si stanno battendo per poter curare i loro figli, non arrendendosi davanti a quello che per molti è un destino inevitabile.

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8) Harry Stamper (interpretato da Bruce Willis), co-protagonista di Armageddon, che alla fine del film, approfittando della distrazione del giovane fidanzato della figlia Grace , gli strappa il tubo dell’ossigeno e lo rimanda sullo shuttle; Harry prende quindi il posto di A.J. sacrificandosi per l’umanità. Prima di separarsi Harry raccomanda A.J di prendersi cura di sua figlia, sostenendo di averlo sempre considerato come un figlio e che sarà felice di saperli sposati. Mentre l’equipaggio dello shuttle si prepara per il decollo, dà l’ultimo e struggente saluto alla figlia. E tu che guardi e pensi all’atto d’amore che quel padre ha fatto per la figlia, non puoi che disperarti. Anche se è solo un film.

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9) Il mio: che se anche è un papà “impegnativo” per via di quel brutto carattere che ha ovviamente trasmesso a me, anche se è sempre in giro per il mondo, anche se non abbiamo quel rapporto quotidiano che hanno tante mie amiche, è forte, sicuro, ed è la mia roccia. Ed è soprattutto l’unico papà al mondo che vorrei avere.

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10) Giacomo: che oggi è un pochino triste perché deve festeggiare lontano dalla sua bambina. Ma sono sicura che quando stamattina ha visto il nostro messaggio ha sorriso. Giacomo che è nato per fare il papà. Che non ha avuto dubbi nel decidere di volerla. Che l’ha desiderata e amata da subito. Che quando gliel’hanno messa tra le braccia la prima volta non smetteva di guardarla e di sorriderle con quegli occhi verdi velati di lacrime. Che non me la voleva dare, perché, da subito, Lavinia è la sua bambina. Che è il padre migliore che Lavinia avesse potuto sperare e che non smetterò mai di ringraziare per il regalo che mi ha fatto.

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Auguri a tutti voi meravigliosi papà.. Ricordate sempre l’immensa responsabilità che avete.

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