Lavinia da un paio di anni frequenta un corso di nuoto.
Se l’anno scorso facevamo parte di un gruppetto di tre bimbi che come orario avevano quello dell’aperitivo (iniziavano ad allenarsi infatti alle 1830, lontano quindi dai pasti), quest’anno abbiamo scelto di seguire un corso privato che abbiamo fissato per le 14.
Un orario sicuramente comodo visto che Lavinia il mercoledì non ha scuola al pomeriggio e che mentre Ludo dorme noi possiamo andare in piscina comodamente, però che mi ha fatto pensare subito ad una cosa: e la digestione?
Già perché ovviamente mi è subito balenato in testa che uscendo da scuola a mezzogiorno e pranzando a quel punto verso le 1230, nell’orario di lezione sarebbe stata in piena digestione.
E’ vero che già in passato avevamo in un altro post parlato delle famose tre ore di attesa quando si tratta di bambini al mare, ma diversa è la questione bambini in acqua e sport. Perché non posso lasciare Lavinia digiuna prima di entrare in piscina, ma non vorrei nemmeno compromettere la sua digestione.
Qualche giorno fa leggevo un articolo sul sito del Meyer, in cui Angela Pittari pediatra di famiglia, dava consigli nutrizionali, a proposito di bambini e sport, e ve lo voglio riproporre.
Compito del pediatra, da consultare quando s’intende avviare un bimbo a un’attività sportiva (dalla ludico-motoria all’agonistica), è pianificare l’alimentazione del futuro giovane atleta e individuare un adeguato fabbisogno energetico, raccomandare una buona idratazione prima, durante e dopo qualsiasi attività fisica nonché un recupero fisico adeguato a seconda dello sport praticato, considerando che il piccolo è contemporaneamente impegnato a scuola e nelle altre comuni attività giornaliere.
Nell’articolo si parlava in generale di corretta alimentazione per i bambini che si avvicinano allo sport, posto che non ci sono regole precise e uguali per tutti ma bisogna lavorare sulle singole situazioni in base all’età, al sesso, allo stato di accrescimento, al tipo di sport, all’impegno richiesto e frequenza degli allenamenti, alle eventuali gare o tornei, ma me lo sono salvato tra i preferiti per ricordarmi cosa è meglio dare a Lavinia prima della sua lezione di nuoto.
- È fondamentale iniziare la giornata con una buona colazione (troppo spesso saltata o ridotta ad un frettoloso “latte e biscotti”) a base di carboidrati (cereali o pane), proteine (latte o yogurt) e fibre (frutta fresca di stagione).
- Si raccomanda uno spuntino a metà mattina con pane e prosciutto o formaggio magro accompagnato da un frutto di stagione o un succo di frutta, meglio senza zucchero, evitando snack e merendine confezionate.
- Il pranzo, per coloro che hanno l’allenamento nel primo pomeriggio e qui entra in gioco Lavinia, dovrebbe essere leggero a base di riso o pasta, condita semplicemente con pomodoro o pesto o verdure, e di una piccola porzione di carne o pesce grigliati; dopo l’allenamento, a merenda, si consiglia uno spuntino, ad esempio, con pane o fette biscottate, marmellata o miele, yogurt e frutta fresca.
Leggere questo consiglio mi ha tranquillizzata perché è esattamente quello che sto facendo con Lavinia, offrendole un piatto di pasta leggero prima della lezione e una merenda sostanziosa post allenamento.
- La cena sarà preferibilmente a base di minestrone con un secondo di carne, pesce, uova o formaggio magro accompagnato da una buona porzione di verdure, cotte o crude. Sarà bene alternare le proteine animali con quelle vegetali (legumi e cereali).
- A tutti i pasti, durante e dopo qualsiasi attività sportiva, è necessario bere preferibilmente acqua naturale, per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, evitando bibite gassate, the in lattina che apportano calorie superflue. Specifici integratori per lo sport (purché non contengano caffeina, guaranà o altri stimolanti) saranno consigliati dai tecnici sportivi e/o dal medico solo e soltanto nei bambini più grandi e nei casi selezionati di attività sportive di lunga durata (gare e tornei) e non utilizzati al di fuori dello sport, alla stregua di una semplice bibita, pena un pericoloso sbilanciamento dell’apporto di sali minerali.
- Prima di una gara, il bimbo avrà bisogno di energia a lento rilascio e potrà assumere biscotti integrali, frutta fresca o secca (noci), pasta integrale, orzo, farro.
- Durante la prestazione sportiva bisognerà disporre di energia a rapido rilascio come quella fornita da the zuccherato, miele, succo di frutta e acqua in abbondanza.
Una alimentazione adeguata e corretta certamente non trasformerà il bimbo in un fuoriclasse sportivo, ma sarà la base necessaria a far sì che abbia una crescita ed uno sviluppo armonioso. Che alla fine è quello che più conta per noi mamme.
Sere-mammadalprimosguardo
Mi spiace leggerlo solo ora ma meglio tardi che mai. Fortuna che qualcuno si occupa di questi temi, così importanti per la crescita dei piccoli. Conoscere il cibo è il miglior modo per trarne tutti i vantaggi, a seconda di ciò che ci serve…da un allenamento, al buon riposo.
Grazie!