È l’argomento di queste settimane, tutti si chiedono dove fare i test sierologici per il Coronavirus? E vale la pena farli?
Cominciamo con il dire che il test sierologico serve per scoprire se si è venuti o meno a contatto con il virus del Covid-19.
Il test sierologico però non sostituisce il tampone, questo è bene chiarirlo.
Anche i bambini possono fare il test sierologico: noi l’abbiamo fatto, ecco il mio racconto.
I test sierologici sono essenzialmente di due tipi: quelli rapidi (qualitativi) che si effettuano attraverso una semplice puntura del dito, e quelli “quantitativi” realizzati attraverso il prelievo venoso.

I primi, grazie ad una goccia di sangue, stabiliscono se la persona ha prodotto anticorpi e quindi è entrata in contatto con il virus. Questa pratica la conosco bene essendo io donatrice sangue Avis e come tale vengo sottoposta alla puntura del dito ogni volta che vado a donare (perché prima della donazione viene controllata l’emoglobina, proprio in questo modo).
Per questo tipo di test i risultati vengono dati entro 10/15 minuti.
Per i secondi invece, quelli quantitativi, serve un prelievo del sangue venoso, e si dosano in maniera specifica le quantità di anticorpi prodotti, quindi occorre qualche giorno per avere l’esito.

In entrambi i casi i test sierologici vanno alla ricerca degli anticorpi (immunoglobuline) IgM e IgG.
Le IgM vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione. Con il tempo il loro livello cala per lasciare spazio alle IgG. Quando nel sangue vengono rilevate queste ultime, le IgG, significa che l’infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus.
Un po’ come quando abbiamo fatto in gravidanza l’esame per scoprire se avevamo o meno gli anticorpi della rosolia. Anche in quel caso le IgG e le IgM ci davano la corretta risposta.
Quindi entrambi i test ci dicono se siamo entrati a contatto con il virus, ma solo attraverso il prelievo venoso, quindi con il test sierologico quantitativo, anche qual è la carica di anticorpi (risalendo anche più o meno al periodo in cui l’infezione è stata presa).
Il test sierologico da dito è più rapido ma ha sensibilità ridotta rispetto al test venoso.
Quali possibili risultati possono esserci?
Può accadere che l’esito del test sia negativo, significa che nel sangue non sono stati trovati anticorpi contro il virus, quindi o non siamo mai entrati a contatto con il virus o siamo nel periodo di incubazione.
Oppure il test può dare esito positivo, questo significa che nel sangue sono stati trovati anticorpi contro il virus. Questo accade se si è entrati in passato in contatto con il virus o durante la malattia (che può essere asintomatica). In questo caso è bene avvisare subito il medico curante che valuterà se far procedere con il tampone.
Attenzione però è bene vedere se ad essere positive sono le IgM o le IgC è questo che fa la differenza.
Le IgM come detto vengono prodotte temporalmente per prime in caso di infezione, quindi se le IgM sono positive, potremmo essere attualmente positivi e rischiare di contagiare gli altri e per questo è bene effettuare il tampone.
Se invece ad essere positive sono le IgG, significa che l’infezione si è verificata già da diverso tempo e la persona tendenzialmente è immune al virus.
Dove si possono fare i test sierologici?
Dipende un po’ dalle regioni, diciamo che privatamente (a pagamento) si possono fare un po’ in tutta Italia, basta googlare e cercare il centro più vicino a voi, ci sono però anche altre realtà.
Per esempio in Emilia e Toscana si possono fare i test sierologici dietro prescrizione (e quindi a carico del servizio sanitario nazionale) e in seguito se positivi subito il tampone. Basterà andare dal proprio medico che ascolterà i sintomi che avete avuto e valuterà se farvi la ricetta.
Il costo del test da dito (qualitativo) è di circa 35 euro, mentre per il prelievo venoso (quantitativo), dipende un po’ dal laboratorio che analizzerà il test, ma siamo attorno ai 50 euro.

Anche i bambini possono fare il test sierologico: noi l’abbiamo fatto, ecco il mio racconto
Io e la mia famiglia abbiamo deciso di farlo non perché avessimo avuto particolari sintomi o perché fossimo venute a contatto con qualcuno risultato positivo, anche perché siamo chiuse in casa da due mesi, ma visto che Ludo a febbraio aveva avuto una settimana di febbre alta e tosse (quando eravamo in montagna), ci siamo volute togliere il dubbio.
Ho preferito fare quello qualitativo, proprio perchè non avevamo avuto sintomi totalmente riconducibili al Coronavirus e perchè mi è sembrato meno invasivo per le bambine, rispetto ad un prelievo del sangue.
Se invece avessimo avuto sintomi più evidenti o casi in famiglia, o se ancora avessimo avuto un lavoro a rischio, forse avremmo scelto il quantitativo, che misura l’esatta concentrazione delle IgG nel sangue.
Ma che nel nostro caso non sono state rilevate.

E’ stato tutto molto semplice: siamo entrate in una stanza dove ci aspettava un infermiere che a turno ci ha bucato il dito. La prima è stata Ludo che voleva essere “la più coraggiosa”, poi Lavi che invece era quella più tesa e infine l’ho fatto io.
Dieci minuti di attesa (in cui Lavi si è anche presa in giro per aver avuto tutta quell’ansia visto che, parole sue, non ha sentito assolutamente niente) e poi via libera.
Tutte e tre negative.
Forse un po’ ci speravo, ma va bene così. Staremo più attente fino a che non arriverà il vaccino.

Voi l’avete fatto? Quale avete scelto?
Sere-mammadalprimosguardo
Fatti a lavoro. Ogni 2 settimane. Dal prelievo ematico possono fare sia il qualitativo che il quantitativo. In caso di positività la discriminante è il tampone. In Emilia Romagna vengono fatti al PS, tramite richiesta medica ma principalmente a pagamento da privati. Credo sia una scelta molto personale se farlo o no. Noi obbligatk a lavoro. Voi secondo me avete fatto bene! PS Lavinia hai visto che il presidente ti ha ascoltato? Dal 3 giugno voi potrete riabbracciare il vostro papà e io il mio!
Si hai visto? comunque in teoria anche prima perché Essendo minori e residenti qui lui può raggiungerle al suo domicilio… vediamo!