La storia che voglio raccontarvi oggi è un altro piccolo miracolo che arriva sempre dal mio mondo di Settembrine. Come già altre volte scritto ci chiamiamo così perché facevamo tutte parte di un forum in cui nella sezione “nascerà nel mese di…” ci si iscriveva in base alla propria DPP. La famosa data di scadenza. Noi tutte quindi siamo capitate nella sezione di Settembre, perché secondo i nostri ginecologi avremmo partorito in quel mese.
Ovviamente non tutte abbiamo realizzato le loro previsioni. Due bimbi hanno anticipato di qualche giorno nascendo ad Agosto (Mattia il bf di Lavinia ed Emma che è nata giusto per farmi il regalo di compleanno…<3) e due hanno ritardato arrivando ad Ottobre. C’è però una data che nessuna di noi dimenticherà mai. Il 15 luglio 2011.
Ognuna di noi era alle prese con la propria vita e la propria panza di sette mesi. Quando quel pomeriggio nasce Denise. La prima settembrina. La mascotte del gruppo. Denise è nata a 32 settimane. 1Kg e 400grammi. Io ero appena tornata a casa dall’ufficio, ero seduta sul letto, pc in mano e ho letto la notizia. Ho chiamato Cri, la mamma di Ale e le ho detto: Cri è nata Denise. Ne è seguito un tamtam di messaggi.
É stato un pomeriggio colmo di emozioni. Inizialmente perché tutte istintivamente abbiamo pensato che presto sarebbe capitato a noi (e anche che il parto prematuro avrebbe potuto interessare noi!) e poi perché Denise ha ovviamente catalizzato le attenzioni sul suo percorso. Inizialmente difficile. Io quel pomeriggio e quei primi giorni li ricordo perfettamente. Ma vorrei farveli raccontare dalla sua mamma direttamente, perché credo che sia giusto così. Elisabetta si è offerta di farlo. E io li vorrei condividere con voi. Perché magari altre mamme staranno vivendo le paure e l’incertezza che hanno vissuto i genitori di Denise. Denise che ora è una bellissima bimba di due anni e due mesi, assolutamente perfetta. Ecco la sua storia:
La mia storia inizia ben 16 anni fa quando ancora quattordicenne conosco l’uomo della mia vita, colui che poi è diventato mio marito e papà del nostro piccolo grande miracolo…a 18 anni in noi scatta la voglia di diventare genitori ma purtroppo niente è facile come sembra…passano giorni mesi e anni, tantissime lacrime, un’infinità di delusioni…arriviamo a 29 anni e ancora lottiamo per il nostro sogno…siamo al 31 dicembre 2010 quel test nel cassetto…la paura di un ennesimo negativo, vado in bagno è il momento…appoggio il test sul lavandino…passa un minuto…passano due minuti…mi volto e do un occhiata…INCINTA 1-2!!! Non credo ai miei occhi, comincio ad urlare, mio marito corre e gli dico ce l’abbiamo fatta!!!Lui scoppia a piangere, un’emozione unica che non dimenticherò mai.
Comincia cosi il nostro viaggio a TRE, ma fin dall’inizio ci sono stati problemi…emorragie continue, ricoveri uno dietro l’altro…ma pian pianino arriviamo a 26 settimane…iniziamo le compere, i tanti vestitini, tanti progetti…con mio marito fantastichiamo e scegliamo cosa avremmo messo alla bambina non appena sarebbe nata, ignari di cosa sarebbe successo…
A 27 settimane mi ricoverano d’urgenza: la piccola cresce poco. Attaccata alle flebo tentiamo di andare avanti giorno per giorno ma a 32 settimane si rompono le acque e mi trovo in una sala operatoria aspettando l’anestesia totale…io ho un’emorragia e il parto naturale sarebbe pericoloso per me e per la bambina che è troppo piccola…tremo, ho paura per la mia piccolina dico alla mia gine di non pensare a me ma al bene di mia figlia…si comincia e cosi alle 11 e 05 del 15 luglio 2011 viene al mondo il mio grande miracolo Denise Fatima…
Al mio risveglio le prime parole che dico sono: come sta? Mi dicono che ha pianto ma è piccolina pesa solo 1420 per 39 cm. Quel momento l’avevo tanto sognato, per anni l’avevo immaginato, ma il giorno in cui sei venuta al mondo non me lo aspettavo proprio così…sarei dovuta essere felice invece mi sentivo tremendamente in colpa perché non ero riuscita a tenerla dentro di me fino alla fine, e in più era lontana da me a combattere la sua battaglia per la vita e il mio cuore scoppiava di lacrime…ricordo quella mattina quando il tuo papy e tua zia ti scattarono quella foto la tua prima foto ho provato una sensazione che mi invadeva eri cosi piccolina ma eri bellissima io che non ti ho potuta vedere subito ma ben dopo 24 ore…Cosi ha inizio un nuovo viaggio quello della terapia intensiva neonatale un mondo fin ora sconosciuto…mi trovo in un letto non ho nessun sacco nascita da consegnare alle infermiere mi sento in colpa per la mia piccola…il giorno dopo arriva il momento di andare a conoscere mia figlia, dietro quella porta tante mamme e papà che aspettano con ansia il momento di entrare, visi cupi e preoccupati, il cuore mi batte forte si apre la porta, indossiamo camice mascherina cuffia copriscarpe…passo dopo passo mi indicano l’incubatrice di mia figlia…eccoci il momento è arrivato la intravedo tremo ma il coraggio prende il sopravvento, mi dico forza, lei è li ti aspetta, mi avvicino…un corpicino piccolissimo pieno di fili il viso che a malapena si vede coperto da un’enorme maschera chiamata c-pap che serve per farla respirare meglio e non farla affaticare…infilo una mano, prendo la sua e le dico: amore la mamma è qui…lei scoppia a piangere…mi sento morire è come se mi dicesse: mamma perché mi hai lasciato qui? perché non mi tieni stretta a te? Passano i giorni arriva il momento della mia dimissione…il giorno del mio 30esimo compleanno…che avevo immaginato che avrei festeggiato con il pancione e invece mi ritrovo a uscire da quell’ospedale sola senza la mia piccola… quanti pianti quel giorno…le infermiere che mi danno coraggio, mi rassicuravano dicendo che Denise era in buone mani e che se ne sarebbero preoccupate loro, ma il suo posto era con me tra le mie braccia e non in un ospedale lontana da me… i medici non si sbilanciano, non si sa come andrà, intanto i nonni, gli zii, i cugini, gli amici e le mie adorate amiche settembrine fanno il tifo per noi…ma quel giorno piangevo disperata, mi sentivo di tradirla lasciandola lì nelle mani delle infermiere mentre io tornavo a casa senza quel pancione che accarezzavo sempre e con la culla vuota e il suo primo vestitino lì appeso…Dopo 10 giorni l’infermiera mi fa mettere seduta, apre l’incubatrice e mi fa prendere in braccio Denise…che emozione, finalmente sento il suo profumo…amore quanto vorrei tenerti cosi per ore…quello è stato il nostro primo abbraccio…indimenticabile.
Ma la notte rimane sempre un incubo, ho il terrore che il telefono squilli e ci siano brutte notizie…ogni mattina controllo il peso perché ogni grammo preso è una vittoria …non potrò mai dimenticare i giorni in tin, le macchine suonavano ogni momento e ogni bip, ogni allarme per noi era un tuffo al cuore. Come non dimenticherò mai quando una sera ero dietro quella porta e ho riconosciuto la mia bimba che piangeva e non si calmava, la porta era chiusa a chiave e lì mi sono sentita impotente, mia figlia aveva bisogno di me e io non potevo aiutarla…avrei spaccato tutto in quel momento…
Dopo 20 giorni di incubatrice la sorpresa. Entriamo e un medico ci ferma e ci dice: dove andate? Denise ha fatto la brava e l’abbiamo spostata in culletta! Che felicità! La vedo, che bella con la sua prima tutina anche se grandissima, finalmente posso tenerla in braccio per 20 minuti, darle per la prima volta il biberon… dopo un mese e 3 giorni una mattina squilla il telefono…la telefonata più bella della mia vita. Dall’altra parte una voce che dice: venite, portate tutto l’occorrente, vostra figlia vi aspetta per tornare a casa. Non ho provato mai una gioia così grande, quel giorno 18 agosto 2011 siamo finalmente usciti da quella porta in TRE…
Ora Denise ha due anni, è una bimba felice, una biricchina, un terremoto. La prematurità non le ha lasciato fortunatamente nessun segno ma nel mio cuore purtroppo rimarranno impressi quei giorni tristi e pieni di paura…
Denise sei l’orgoglio di mamma e papà!Mamma Ely
Ogni anno in Italia 40mila neonati, il 7% circa delle nascite, vengono alla luce pretermine, prima cioè della 37esima settimana di gestazione. La maggior parte nasce dopo la 32esima settimana, circa il 2% prima. In generale si definisce prematuro un bambino che nasce prima delle 37 settimane compiute, per l’esattezza prima di 37+6 settimane.
Esistono vari livelli di prematurità a seconda della settimana in cui il bambino viene alla luce:
- si definisce early term (cioè quasi a termine) il bambino che nasce tra le 37 e le 39 settimane: non si può parlare infatti di veri e propri prematuri, ma si tratta comunque di bambini che nascono prima del termine della gravidanza, che si pone a 40 settimane, e che possono andare incontro a qualche problematica in più, sia pure di lieve entità;
- late preterm (ossia prematuro tardivo) è il piccolo che nasce tra le 35 e le 36 settimane;
- prematuri gravi invece vengono definiti i neonati che nascono prima delle 28-30 settimane.Le cause principali della prematurità sono: età della futura mamma (più avanzata di prima), patologie della gravidanza (ipertensione, preeclamsia, diabete, infezioni vaginali), gravidanze a rischio (anomalie anatomiche dell’utero, gemellarità spesso per fecondazione assistita).
Nascere prima del termine aumenta il rischio di andare incontro a complicanze, che dipendono soprattutto dal grado di prematurità, visto che, col trascorrere delle settimane, si assiste ad una maturazione progressiva di tutti gli organi e apparati del feto.
Uno degli apparati che più risente della nascita pretermine è l’apparato respiratorio, che giunge a maturazione intorno alle 34-35 settimane, epoca in cui l’organismo del bambino produce fisiologicamente il surfattante, una sostanza che consente l’espansione polmonare e permette al piccolo di respirare normalmente. Prima di tale epoca gestazionale, il bambino non è in grado di passare da solo alla respirazione polmonare e bisogna aiutarlo con un ventilatore artificiale e, se necessario, con la somministrazione direttamente in trachea di surfattante artificiale, che dà il via alla dilatazione dei polmoni. Il sistema immunitario del piccolo è inoltre più debole, per cui anche germi che normalmente non darebbero problemi possono dar luogo ad infezioni. Più sono prematuri, inoltre, maggiore è la tendenza ad andare incontro a problemi cardiocircolatori e di pressione bassa. Nonostante il maggior rischio di andare incontro a complicanze, negli ultimi anni nell’assistenza medica ai prematuri vi sono stati progressi che fino a qualche tempo fa erano impensabili: sotto il kg di peso sopravvive il 70% dei neonati, sotto 1,5 kg sopravvive il 90%, mentre oltre 1,5 kg la sopravvivenza è quasi certa. Naturalmente è necessario che il parto prematuro avvenga in un centro di III livello, dove è presente il reparto di terapia intensiva neonatale e dove viene garantita l’assistenza ottimale sia per la mamma che per il bambino.
Ho voluto raccontarvi questo miracolo perchè di storie come queste se ne sentono tante. Posso solo immaginare, tramite quello che è capitato a Elisabetta, lo sgomento, la paura, il senso di impotenza. Ma so anche che per fortuna molti bimbi nati piccoli oggi sopravvivono. Anche più piccoli di Denise, casi anche più gravi. Che però hanno l’happy ending. Ringrazio Elisabetta che, dopo aver letto il post su Sara&Nathan, si è proposta per questo articolo e ha scelto me per raccontare la sua esperienza.
Segno che il nostro gruppo di settembrine ha davvero qualcosa di magico.
Sere-mamma-dal-primo-sguardo
Abbiamo vissuto questa storia della nostra amica Elisabetta attraverso la sua voce,i suoi occhi….e grazie a lei che abbiamo trovato il coraggio di combattere per quel sogno che era anche il suo….Denise ti amiamo da impazzire,sei una gioia immensa,zio domenico e zia valentina ti adorano….
Come adorano la tua mamma e il tuo papá…
una storia veramente emozionante!!!! pensando poi che le mie gemelle sono settembrine e nate premature anche loro(per fortuna non sono state nel reparto neonatele) mi si stringe il cuore! un abbraccio a tutte voi. Sara e co.
Ciao Sara settembrina di che anno? E due gemelle, che bello! Benvenuta!baci
ciao Sere.. sono nate il 9 settembre 2012.. Emma e Gaia due matte da legare come me 😉 grazie!! ti seguirò spesso.. mi piace molto il tuo blog!!! baci
Emozionante….ma il rosa si legge malino
Due anni che è rosa …si sarà sbiadito
Ho letto solo ora questa storia con le lacrime agli occhi perché mi sono ritrovata in tutto…i suoni dei macchinari la paura del telefono che squilla l’angoscia di lasciarla li in terapia intensiva…la mia seconda bimba è nata il 9 aprile 2015 a 27 settimane peso 990 grammi si chiama Giulia è ringraziando il cielo sta benissimo nessun problema…ma nel mio cuore il ricordo di quei mesi rimane sempre tutto vivo….un abbraccio…
un abbraccio a te Maria
Sono passati due anni da questo bellissimo post…e scrivo dal letto dell’ospedale dove oggi,a 31sett+ 4 è nata la mia Camilla…uno scricciolo di 1.650 gr..
Non so a cosa andremo incontro, ma ci metteremo tutto l’amore possibile e ;spero ,tra 2 anni…di scrivere una bellissima testimonianza come questa..
Ciao Daniela congratulazioni per la bambina! E in bocca al lupo! Aspetto di leggere il tuo racconto, tra due anni! Ps la bimba del racconto ha appena compiuto 8 anni!