Un amore di tatuaggio

Il mio primo tatuaggio l’ho fatto a 15 anni. Con il “consenso” strappato alle mamme, io e la mia amica del liceo siamo andate insieme a marcarci. Quella giornata non la dimenticherò mai. E nemmeno Za, ne sono certa. All’epoca eravamo due pazze…all’epoca. E dato che eravamo tutto fuorché delle brave ragazze ci siamo tatuate una strega. Stesso posto stesso tattoo. Ancora oggi quando mi capita di vedermelo in qualche foto (ce l’ho sulla spalla per cui non ci faccio mai caso) sorrido e ripenso a Za e a quei tempi…

Mi chiedo cosa potrò dire a Lavinia se e quando vorrà tatuarsi. Il suo papà non ne ha. Non perché non gli piacciano (anche perché altrimenti non avrebbe potuto scegliere me…:-D) ma perché non si vede lui. Stanno bene sugli altri ma non sul suo corpo. Questo secondo lui ovviamente perché secondo me invece ci sono un paio di posticini che sarebbero perfetti da decorare….;-) Quindi quando quel momento arriverà (se arriverà) per Giacomo sarà un no. Non fino ai 18 anni almeno. Non ora sicuramente..:-D

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Io invece di tatuaggi ne ho 9. (Oddio speriamo che mio padre non legga mai questo post dato che per lui, che li odia, ne ho sempre e solo 4…cambiano forma, spazio, ma sempre 4 sono…:-D). Avendone quindi 4…:-D…come farò a dire di no a Lavinia?

I miei sono quasi tutti piccoli a partire dalla strega, al cane che ho sul piede in memoria della mia adorata Margot, all’iniziale del nostro amato Lollo che ci siamo tatuate io e mia sorella, fino al mio tatuaggio fatto con Silvia….piccoli e discreti. Nascosti agli occhi di molti. Solo due sono “prepotenti”. La mia fenice sulla caviglia, tatuaggio che ha segnato un momento di svolta nella mia vita e di cui vado molto fiera (e no non penso a cosa ne sarà della mia caviglia quando avrò 80 anni) …e il tatuaggio fatto per Lavinia.

Che avrei fatto un tatuaggio per la sua nascita era scritto. Il 9° tatuaggio avrebbe dovuto essere l’ultimo e quindi celebrare il mio cambiamento più grande. Il momento più importante della mia vita. Dico avrebbe perché in realtà mi sta già venendo voglia di tornare a “pasticciarmi” ma non ditelo in giro

Ad ogni modo la prima cosa che ho fatto smettendo di allattare è stato celebrare la nascita della mia bambina così. Cosa che hanno fatto almeno la metà dei genitori della mia generazione che conosco. Ovviamente.

Io ho scelto di tatuarmi un ippocampo perchè è il mio porta fortuna. Da sempre. Sulla coda del quale ho fatto “agganciare” un charm. La L di Lavinia. Come per dire che il mio porta fortuna mi ha portato Lavinia ma anche come passaggio di fortuna da me a lei.

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Ma come dicevo in molti scelgono di siglare con un tatuaggio la nascita dei propri figli: scrivendo il nome del bambino per intero come ha fatto la mia amica Lucy  o semplici iniziali.

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La data di nascita o frasi dedicate.

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Ci sono anche coppie che decidono di farsi lo stesso tatuaggio, come Fabio&Claudia, che hanno così celebrato la nascita di Zoe…
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Nel web si trova di tutto. C’è chi decide di imprimere l’impronta del baby piedino e chi si fa tatuare direttamente la faccia del bambino. O la prima ecografia.

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Con risultati più o meno discutibili, perchè non tutti i tatuatori sono maghi come quelli di Miami Ink…e poi ci sono loro, i papà che non hanno paura di tatuarsi una passione dei propri figli. Papà che io personalmente amo. Come il mio amico Fabio che si è tatuato un Barbapapà per la piccola Zoe o ultimamente l’attaccante Alberto Gilardino che in onore delle sue tre figlie si è tatuato la mitica Peppa. Ho proposto a Giacomo di fare altrettanto, ma non vi dico cosa mi ha risposto…nè dove mi ha mandato..:-D
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Io amo i tatuaggi, ma per me devono avere un senso. Un significato. Può significare un momento delicato, una svolta, un amore. Non importa. Basta che celebri qualcosa. I tatuaggi fatti giusto per fare sono rischiosi. Perchè sono quelli di cui poi automaticamente ti stuferai.

Tante volte sento persone parlare dei tatuaggi, del vincolo, della noia…ovviamente a parlare sono persone non tatuate. Secondo me i tatuaggi o li ami o non li ami. Quello però che vorrei chiarire una volta per tutte è che, anche se sul mio polso c’è un tatuaggio, e quindi è in un posto visibile, io non passo le giornate a rimirarmelo. Per cui è impossibile che mi venga a noia. Certo ci sono alcuni tatuaggi pericolosi, come scriversi il nome del fidanzato, dovendo poi magari sei mesi dopo correre dal tatuatore per modificare il disegno, tutti gli altri, se fatti con un significato, a mio avviso non possono stancare. Magari ricorderanno un periodo meno fortunato di un altro, ma saranno sempre un segno di qualcosa che hai vissuto. Che ti ha cambiato. Che ti ha fatto crescere.

E poi un’altra cosa, ve lo devo dire: smettetela di domandare sempre a noi tatuati se abbiamo pensato a quando saremo vecchi. Innanzitutto credo che nessun giovane (e mi inserisco in quella categoria…:-D) tatuato o non, pensi con impazienza a quel momento. Nessuno di noi pensa alla propria vecchiaia per cui non capisco perchè dovrei farlo se mi faccio un tatuaggio. E poi oggigiorno una marea di gente è tatuata. Forse oggi se incontrassi una vecchietta con una fenice sulla caviglia ne rimarrei stupita (io favorevolmente, qualcun altro sicuramente meno). Ma tra 30 anni noi giovani tatuati saremo in compagnia di quella metà di gente tatuata che conosco. Per cui nessuno si scandalizzerà più se avremo o meno dei tatuaggi. E’ vero ci sono ancora lavori che discriminano i tatuaggi, ma coprirli non è difficile. Nè sarà complicato tra 30 anni toglierseli in caso di pentimento. Già adesso è possibile farlo, figuriamoci nel futuro.

Una curiosità lo sapete qual è il colore più difficile da eliminare? Per assurdo non è il nero come in molti pensano ma il bianco. Giallo e verde sono molto più difficili da togliere rispetto a nero, blu, rosso e marrone, abbastanza facili da rimuovere, ma il bianco è praticamente impossibile da cancellare.

Per questo se e quando Lavinia vorrà tatuarsi non le dirò no. Ma le dirò di pensarci bene. Non tanto al fatto di tatuarsi di per sè. Ma a cosa vuole tatuarsi. Per tutte le ragioni sopra spiegate.

E voi? siete marchiati?

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