La piccola Bianca ha appena festeggiato il suo primo compleanno. Lo so, mi avevi invitata. Lo so, potevo venire e avremmo chiacchierato vis à vis. Ma sai anche tu che con i bambini è difficile fare programmi a lungo termine. E soprattutto che ci sono sempre un milione di cose da fare e il tempo è sempre troppo poco…per cui chiedo ancora venia per la nostra assenza e ti propongo di chiudere gli occhi e di fare finta di essere ancora a Formentera, al 10.7, sedute su quelle gradinate, con un bicchiere di Sangria in mano, i nostri cappelli di paglia in testa e le nostre chiacchiere oggi le facciamo così…sognando..:-)
(Ovviamente le bimbe sono buone buone a giocare in spiaggia con la zia Silvia ok?).
Dato però che l’idea è quella di una chiacchierata tra amiche e che non sto quindi intervistando la vippona che sei, ma la mia amica Chiara, il nostro sarà proprio un dialogo, esattamente come faremmo se fossimo a Forme…(per cui ricordati di essere educata e di fingerti interessata al mio punto di vista :-D).
SERE: Allora, è passato un anno. Fammi un bilancio di questa nuova esperienza. Com’è stato essere la mamma di Bianca? (già che ci sei mi passi due nachos?)
CHIARA: Non saprei definirlo. Essere mamma è il mestiere più duro davvero, forse l’unico al mondo che ti mette davanti a priorità completamente diverse. Mi chiedo sempre come facessi prima senza di lei e giuro, ad oggi, non saprei vivere senza di lei. E’ l’amore della mia vita.
SERE: Per me essere la mamma di Lavinia è stato emozionante. Da donna conoscevo l’amore per Giacomo, per quegli ex delle volte troppo sopravvalutati, per la mia Margot che mi dava tutto senza chiedere nulla…ma l’amore per un figlio è qualcosa che se non provi non capisci: è un mix tra orgoglio, ansie, cuore che batte, tutto all’ennesima potenza. E’ un amore faticoso, perché racchiude tanti stati d’animo diversi, e non è solo sole cuore e amore come in tante dicono. E’ anche paura. Difficoltà, inadeguatezza. Ma è l’amore con la A maiuscola. No?
CHIARA: Assolutamente si. L’Amore assoluto.
SERE: Che mamma sei Chiara? La cosa che più ami dell’essere mamma e l’aspetto più duro finora incontrato.
CHIARA: Una mamma moderna 😀 Lavoro tanto ma passo giornate intere con lei e ringrazio di avere un lavoro che mi permette di gestirmi tempo e quotidianità. Sono una mamma diventata “pantofolaia” e molto casalinga, con lei. La cosa più bella? Essere una famiglia. La cosa più dura ad oggi è conciliare lavoro e vita privata e bimba, ma ce la si può fare ;-D
SERE: Io sono una mamma pessima per tanti aspetti. Non controllo il mio linguaggio, le ho dato in mano un ipad quando aveva tre mesi per potermi ritagliare momenti tutti miei e le compro tutto quello che posso. Però d’altro canto le dimostro in continuazione il mio amore e glielo racconto ogni sera prima di andare a nanna. La cosa che amo di più è il vedere quanto sia legata a me nonostante tutti i miei difetti e nonostante le mie urla :-D, l’aspetto più duro, ore di sonno perse a parte e il senso di responsabilità e di impotenza davanti a certi intoppi di salute, è il non poter più avere tutto sotto controllo come un tempo. Ora che c’è lei, vivo molto più al caso. E forse, in fondo in fondo, la devo ringraziare per questo.
SERE: Hai allattato Bianca. Che esperienza è stata? E quando hai deciso di svezzarla, immagino che Bianca non abbia avuto molti problemi vero?
CHIARA: Sì e mi dispiace averlo fatto correndo da una parte all’altra della città, perché intanto lavoravo. Lo svezzamento invece è stato il periodo più divertente e lo è ancora. Bianca è una buongustaia e adoro vederla mangiare. Vive in cucina con me e mangia anche le erbe aromatiche!!!
SERE: …me la immagino tra qualche anno: mamma vorrei tagliatelle paglia e fieno con asparagi, crème fraîche e scorza di limone. Eccole amore. Mamma vorrei zuppetta di lenticchie con cuore cremoso e guanciale croccante. Eccola amore. E così via. Mentre Lavinia si accontenterà a vita di pasta al pomodoro /pasta al burro 😀 (però intanto ho rubato le tue ricette dai..o almeno le ho lette! :-D). Qual è il piatto preferito di Bianca? Lavinia va matta per baguette con mortadella. Povero amore con una mamma pessima cuoca come me, cosa poteva amare?:-D Bianca invece?
CHIARA: Mhhh, è pazza per il ragù bolognese, quello home-made ovviamente.
SERE: Ho visto che non ti sei risparmiata, hai lavorato e viaggiato molto. In un’occasione in particolare, quando sei andata in Australia, sei stata via parecchi giorni senza Bianca. E poi ti sei regalata anche una vacanza con lei non appena hai potuto a Dubai. Mi racconti la differenza del viaggiare con lei e senza di lei? (facciamo un altro giro di Sangria?)
CHIARA: La differenza è che con lei è un viaggio, senza di lei è un martirio 😀 No, a parte gli scherzi, è molto dura partire e tra 10 giorni mi tocca rifarlo per lavoro e andare dall’altra parte del mondo. E’ dura salire sull’aereo e pensare di dover aspettare 7-8 giorni per rivederla. E’ dura quando ancora non ti riconosce e lo è ancora di più quando ti dice “mamma” durante le mille videochiamate. E’ difficile ma fa parte di quelle cose che in un certo senso mi sono imposta di fare per non perdere un lavoro che amo e per insegnare anche a Bianca che la mamma può andare via saltuariamente per lavoro ma così il momento del ritorno diventa ancora più bello.
SERE: Io onestamente senza Lavinia non mi muovo. Certo per lavoro non devo farlo per cui ovviamente quando posso andare in vacanza lo faccio con lei, a differenza tua invece che giustamente se devi lavorare valuti quello che è meglio per Bianca. Io non andrei in vacanza senza Lavinia, perché so che non sarebbe la stessa cosa. Non so è proprio come se fosse cambiato qualcosa in me, ora per me la felicità è lei. E son anche morbosamente attaccata a lei, per cui senza di lei non mi diverto nemmeno. (Poi chiaro se decidiamo di andare un week end a MiMa a festeggiare non mi tiro indietro eh? :-D) Tu invece volente o nolente ti sei abituata a starle lontano. Come ti senti quando la devi lasciare alla tata o ai tuoi per più giorni?
CHIARA: Cerco di non pensare a me e di pensare solo al suo bene. E so che con i nonni è felicissima quindi in realtà chi soffre la distanza siamo noi, non loro 😀
SERE: Quest’anno Bianca è stata con una tata, che ti ha aiutata quando tu da sola non potevi fare tutto. Ho letto però anche che stai pensando al nido. Cosa hai deciso di fare? (E facciamoci un selfie che con questo tramonto la luce è perfetta e non si vedono nemmeno le occhiaie).
CHIARA: Deciso per settembre! La mando e sono felice di leggere esperienze positive. La tata ci sarà per mezza giornata se necessaria altrimenti saremo io e lei e il nido. Fammi tanti in bocca al lupo…!
SERE: Allora, innanzitutto in bocca al lupo…:-D Quello che posso dirti è che per quanto riguarda la mia esperienza il nido è stato fondamentale. Certo, avrebbe potuto stare con la nonna, o avere una tata come avevo io quando ero piccola (e preciso che nonostante questo non ho mai avuto problemi di inserimento poi dopo all’asilo, come parecchie persone potrebbero pensare della non scelta del nido). Però sono sicura che Lavinia abbia acquisito quell’autonomia che le serviva. Alla fine noi il primo anno l’abbiamo passato in simbiosi. Mai lontane un giorno. Era giusto che ci staccassimo. Giusto per tutte e due. E io sono dell’avviso che la nonna me l’avrebbe viziata troppo e con la tata forse non si sarebbe divertita quanto invece ha fatto con le maestre e i compagni di asilo. Ancora adesso, quando parliamo del nido, Lavinia ricorda i suoi compagni e le sue maestre con un sorriso 50 denti. Segno che l’esperienza è stata positiva. E poi vorrei dirti anche questo: non è vero che i bambini al nido si ammalano sempre. Lavinia avrà perso una settimana in due anni. Diciamo che tosse e raffreddore a parte, che non sono mai mancati, non ha mai avuto problemi più seri, quindi i suoi anticorpi si sono ben sviluppati, da subito. Questione di culo forse. O forse i tanti viaggi iniziati così presto…
SERE: Bianca ti somiglia? Un tuo pregio che vorresti ereditasse e un tuo difetto che vorresti non avesse mai.
CHIARA: Si, inizia ora a somigliarmi ed è una cosa meravigliosa. Vorrei avesse la mia bontà e nessuna delle mie paure. Io sono una fifona, in fondo.
SERE: Lavinia è fisicamente nata come copia del papà. Non c’erano dubbi fosse figlia sua. Ora che cresce inizia per certi versi ad assomigliarmi e assume espressioni che sono mie. Anche se fisicamente è sempre Giacomo. Il che non le va poi così male, dato che il suo papà, difetti estetici non ne ha (Giacomo nota bene ho detto estetici, non pavoneggiarti troppo quando leggi :-D). Visto che fisicamente da me non ha preso molto, vorrei prendesse però il mio carattere. Il mio cercare sempre il lato positivo nelle cose e anche quando non c’è; il saper comunque affrontare di petto gli intoppi; il non aver paura di vivere. Se proprio poi devo trovarmi un difetto…:-D vorrei riuscisse ad essere più tollerante di quanto non sia io. Questo sì.
SERE: C’è qualcosa che nessuno ti ha mai chiesto nelle varie interviste che hai rilasciato e che invece vuoi raccontare a me in questa nostra chiacchierata “intima”?
CHIARA: Nessuno mi chiede mai se sono felice, domande indiscrete a parte. E si, lo sono. Dopo anni di inquietudine e corse ovunque, ora sono felice.
SERE: Ok, è ora di andare. Il tempo dell’ape è finito, recuperiamo le macchine e andiamo a casa a farci una doccia. Poi, andiamo a cena che ho altre due o tre cosette da chiederti…(lo vedi il ghigno curioso?:-D) ? Hai preferenze?:-D
CHIARA: Paella 😀
SERE: Ricordi l’anno che ci siamo conosciute? Passavamo le nostre serate al Vivi Club e qual era lo slogan della serata? Per questo stavolta ti dico: grazie Chiara per aver scelto Mammadalprimosguardo! 😀
Sere-mamma-dal-primo-sguardo, alticcia dopo due sangrie ;-D
Adoro te e lei!
❤️