Stop alle vaccinazioni

E anche l’ultimo vaccino è andato. Mercoledì Ludovica ha completato il primo ciclo di vaccinazioni. Halleluja.

Se con Lavinia dopo quello del tredicesimo mese (morbillo, parotite, rosolia) avevo gioito pensando che per 4 anni saremmo state a posto (illudendomi in realtà, perché poi nel 2014 era arrivato il nuovo vaccino per menongococco B ed eravamo rientrate nel turbinio dei vaccini), stavolta credo di poter tranquillamente affermare che per 4 anni potremo stare tranquille. Anche 4 e mezzo se pensiamo che qui da me in Piemonte il richiamo dell’esavalente e mpr lo fanno nell’anno dei sei. Si parla quindi di 2021. Spero.

Certo, a breve toccherà a Lavinia, con il richiamo dei sei anni. Ma Ludovica può respirare. Anche perché lei, in 15 mesi di vita, ha veramente fatto quasi ogni vaccino disponibile.

Un ritmo serrato per lei.

A mesi alterni, se consideriamo le tre dosi di esavalente, le 4 di meningococco B, l’mpr è quello nuovo contro la meningite acwy.

E io, nonostante sia a favore dei vaccini, sono sollevata dall’idea di non doverne fare per un po’.

Perché comunque, anche se ripeto, credo nella scienza e in quello che il pediatra mi consiglia, ovviamente ho sempre un po’ paura delle reazioni.

Un po’ perché sono fatalista, e credo che il destino sia davvero imprevedibile, un po’, e lo dico, perché a furia di leggere di persone che scrivono contro i vaccini, un po’ di ansia mi è venuta.

Ricordo che quando avevo iniziato le vaccinazioni con Lavinia, nel 2011, tutte queste polemiche non c’erano. E noi eravamo tranquilli di fare qualcosa che anadava fatto per il suo bene. Attorno alla metà del 2012, invece si era scatenato il finimondo. Tanto che per un attimo avevamo pensato di non fare l’mpr a Lavinia.

Perché io non sono un medico. Giacomo neppure. E quando ti insinuano un dubbio, non è facile capire poi cosa sia giusto fare.

Soprattutto se di mezzo ci sono i tuoi figli.

 

Io da piccola non sono stata vaccinata, ho fatto tutte le malattie dell’infanzia e sono viva e vegeta…

 

Stupida frase pronunciata da me in un attimo di follia…
Fortunatamente poi aveva prevalso il buon senso e avevamo deciso di smetterla di farci condizionare ma di agire di test nostra. Finché ascolti due campane, non ne esci. Ad un certo punto, una strada, va percorsa…

Con tutte le paure del caso.

Questo lo dico perché ogni volta che si scatenano polemiche in rete, gli antivaccinisti accusano noi genitori che scegliamo di vaccinare di mettere facilmente a repentaglio la salute dei nostri figli.
Non è così. E alcuni di noi, comunque, un po’ di paura ce l’hanno. E delle domande se le fanno. Però, forse, se non ci fosse tutta questa guerra ai vaccini, da parte di chi sceglie di non vaccinare, vivremmo un pochino meglio tutti. Perché non avremmo paura. O meglio non avremmo questa paura.

Una paura che hanno generato gli antivaccinisti, con tutto il terrore che hanno veicolato raccontando episodi accaduti al cugino, alla vicina di casa, a quel lontano parente… o purtroppo ai propri figli.

Mi dispiace. Lo dico sinceramente. Mi spiace se ci sono bambini che sono cambiati dopo una vaccinazione o se sono stati male. Mi dispiace davvero. E certo, se fosse successo a me, sarei disperata perché probabilmente mi sentirei in colpa per aver causato del male a mio figlio convinta invece di fargli del bene. Davvero. Nessun genitore dovrebbe veder soffrire il proprio figlio. Nessun genitore dovrebbe sentirsi impotente davanti al proprio bambino.

Però io credo che si tratti di caso. Di destino. Di sfiga. Di tempistiche parallele. Di malattie che sarebbero uscite lo stesso, prima o poi. Credo che anche una semplice aspirina, possa causare una reazione avversa nel soggetto sfortunato. E purtroppo questo può accadere anche con i vaccini.

Non credo però che un vaccino possa fare tutto quello che a volte leggo in rete. Non credo che i vaccini causino autismo. E sono assolutamente convinta che i vaccini siano fondamentali. Sia per i bambini sani che possono vaccinarsi, sia per quelli che non lo possono fare e rischiano di ammalarsi con un banale contagio.

Non voglio certo paragonare quello che succede a bambini ben più sfortunati e che non possono vaccinarsi, a quanto accaduto a noi, ma lo sapete, Ludovica ha preso la varicella tre mesi fa, prima che io facessi un tempo a vaccinarla. Un attimo dopo però aver fatto il vaccino mpr. E si sa, una delle caratteristiche fondamentali quando si vaccinano i bambini, è che siano in buona salute.

Ora, fortunatamente Ludovica non ha avuto nessun disturbo. E la varicella se n’è andata così come era arrivata. E nemmeno il fatto che proprio in quei giorni fosse stata vaccinata contro mpr ha creato problemi, tanto che, tolto lo spavento iniziale, abbiamo poi fatto gli esami del sangue e la vaccinazione ha felicemente creato anticorpi in mia figlia.
Però onestamente se avessi potuto glielo avrei evitato. Banalmente.

E mi sarei evitata lo sconforto di sapere di aver vaccinato mia figlia in un momento in cui, proprio in buona salute non era. Certo, io non potevo saperlo. Ma la firma il giorno del vaccino l’avevo messa io. E si sa quanto è facile colpevolizzarsi, poi.

Certo, la varicella tutto sommato era il male minore. Ma se a essere contagiata fosse stata una bambina con altre problematiche? O una donna incinta? O se la stessa Ludovica avesse avuto dei problemi? Avrei potuto essere un po’ arrabbiata contro qualcuno?

E badate che qui da me in Piemonte la vaccinazione della varicella non si fa se non a 12 anni. Quindi nemmeno i figli delle mie amiche sono vaccinati. Ma in Toscana, invece, dove avevamo vaccinato Lavinia, è fatta insieme all’mpr. Quindi evidentemente viene ritenuta in qualche modo pericolosa. E non tutti i bambini se la cavano con qualche pustola e via.

Detto questo so che chi è contro i vaccini ora storcerà il naso e partirà la polemica, però vi prego, evitate.

Tanto è appurato quando si parla di vaccini le due fazioni si schierano, si butta tutto nel calderone, si raccontano episodi fantomatici e ognuno dice la sua. Senza mai raggiungere un punto di incontro.

Anzi poi spesso volano parole. Chi non vaccina si becca dell’incosciente che mina la sicurezza degli altri. Chi vaccina è stufo anche di sentirsi sempre messo in discussione.

Ovvio che tutti agiamo sperando di fare la scelta giusta. Ovvio che tutti vogliamo il meglio per i nostri figli.

Quello però che non condivido è l’incapacità di comunicare senza doversi per forza offendere. Tutta questa discussione sulla pericolosità presunta dei vaccini e delle più volte smentite correlazioni tra vaccino e autismo, per dirne una, sembra una guerra a chi posta titoloni, link, esempi più forti volti più a minare la sicurezza dell’altra fazione piuttosto che a supportare la propria decisione.

Inutile dire che a parer mio si possa tranquillamente mantenere la propria posizione senza per forza arrivare ad insultare gli altri. Anche perché si rischia poi di passare dalla parte del torto.

Come invece accade spesso. Talmente spesso che non ci si rende nemmeno più conto di come si stia rasentando la follia.

Come chi, qualche mese fa in rete, su Facebook, si è permesso di accusare Beatrice Vio, detta Bebe, oro paraolimpico colpita da meningite fulminante all’età di 11 anni, di essersi VENDUTA alla campagna vaccini e di non sapere NEMMENO cosa stesse promuovendo. Lei.

Lei, la cui vita è cambiata per colpa di una meningite. Lei che è l’esempio di come una meningite può renderti. Lei che è stata comunque fortunata nella sfiga del suo destino perché può ancora vivere e portare se stessa come esempio e consigliare le altre mamme verso un vaccino che può fare una grossa differenza: quella tra vivere o morire.

E invece no, invece di accettare il consiglio, invece di mettersi in discussione, o di scegliere di non ascoltarlo in modo rispettoso, è più facile sputare veleno. E dire a una ragazza che per una botta di culo è sopravvissuta, che si è venduta al sistema.
Allucinante.

Sere-mammadalprimosguardo

6 commenti su “Stop alle vaccinazioni

  1. Vorrei scrivere qualcosa di sensato, ma l’unica cosa che mi viene in mente è che io sono favorevole ai vaccini. Non ho figli, quindi è facile dirlo così, senza avere la responsabilità di dover fare vaccinare qualcuno.
    Io ho fatto il vaccino per la meningite ad Agosto, a trent’anni. Essendo un soggetto “non perfettamente sano”, nonostante non sia una bimba piccola, sono dovuta restare lì per un pò, per monitorare eventuali reazioni. Dopo averlo fatto, mi sono sentita sollevata. Sollevata perchè la meningite, se hai la disgrazia di beccartela, può portarti alla morte in pochissimo. Oppure “condannarti” ad una vita come quella di Bebe Vio perchè, sarò una brutta persona, ma per quanto lei abbia una grandissima forza, vivere senza braccia e senza gambe non è facile. Non avrà mai una vita davvero normale.
    Tutto questo pippone per dirti che, secondo me, hai fatto bene a vaccinare 🙂

    1. È proprio così, è il dover decidere per qualcun altro che rende tutta la situazione così pesante. Perché è una grande responsabilità. Ovvio, essere genitori comporta anche questo, però non significa che sia semplice. E quando dall’altra parte qualcuno ti insinua il dubbio rende ancora tutto più complicato. Ps: anche io mi sono vaccinata a marzo per la meningite. A 37 anni. Bacio

  2. Benché non concordi sull’inizio del tuo post concordo con la fine. Il rispetto e il dialogo sereno devono sempre esserci dalle parti. Io non sono vaccinata, ho vaccinato mia figlia per l’esavalente e non le farò alcun altro tipo di vaccino. Ho vaccinato non perche ero convinta di vaccinare ma perche il mio compagno lo voleva e queste cose giustamente si decidono in due. Posso dire che nel nostro caso sia andata bene nonostante dopo la prima dose di esavalente (somministrata a 5 mesi) dal dormire tutta la notte, cosa che faceva dai 20 giorni, ha cominciato ad avere un sonno molto disturbato che ha ancora oggi dopo 5 mesi. Non sono contraria o favorevole ai vaccini ma sono favorevole alla LIBERA scelta dei genitori di vaccinare o meno e di farlo non per leggerezza o disinformazione. Credo che chi vaccina deve farlo con sicurezza e non perche obbligato. Lo deve fare perche sa delle conseguenze positive e negative che ci saranno o ci potrebbero essere. Allo stesso modo chi non vaccina lo deve fare perche convinto e informato e non con leggerezza perche l’ha sentito in tv o facebook. Per i miei discorsi sono spesso stata attaccata dai “vaccinisti” che mi davano della sconsiderata e altri epiteti meno gradevoli e mai nessuno mi ha difesa cosa che ho sempre fatto quando gli anti vaccinisti attaccavano quelli pro. Purtroppo c’e un clima di odio tra le due categorie che non permette di confrontarsi e chiarire le proprie posizioni.
    Ebbene si…io ho una cugina che purtroppo ha avuto grossi problemi in seguito a un vaccino. Anch’io concordo che autismo e vaccino non hanno legami ma purtroppo ci sono altri problemi…ancora più gravi che possono succedere. Ieri sera sono stata alla festa della cooperativa che tiene mia cugina durante il giorno e sentire 3 coppie di genitori avere la stessa esperienza dei miei zii fidati che non é un “caso”…specie in un comune come il nostro che conta non moltissimi abitanti.

    1. In che senso non sei d’accordo con l’inizio del mio post? Ho raccontato di aver vaccinato e di aver tirato un sospiro di sollievo. Forse sei in disaccordo sulla parte in cui dico che la paura me l’hanno generata gli antivaccinisti? Vedi, se le persone, tutte, da ambe le parti parlassero come stiamo parlando noi, io credo che non avrei avuto le paure del caso. Tu mi avresti detto di tua cugina, io mi sarei dispiaciuta, ma avrei pensato che, come scritto, purtroppo il destino è beffardo. O che comunque anche un vaccino, come scritto, può avere effetti collaterali. Il problema invece è che spesso per argomentare le proprie ragioni si fa vero e proprio terrorismo psicologico. E questo è gravissimo.

      Per il resto siamo concordi, pur avendo due posizioni diverse.

      Comunque mi dispiace davvero per tua cugina e per tutte le famiglie che stanno passando un calvario.

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