Qual è la tua password?

L’altro giorno mi è capitato di leggere un articolo a proposito di bambini e sicurezza. L’autore del pezzo chiedeva alla fine di diffondere il contenuto del suo testo in rete e ho subito deciso di farlo perché coinvolge me in prima persona in quanto mamma, e perché avere un blog, secondo me, è anche questo: condividere notizie e/o iniziative altrui che si reputano più interessanti.

Abbiamo già affrontato qui l’argomento pedofilia e penso che non se ne parli mai abbastanza. I nostri figli, sono vittime inconsapevoli di una società che non li tutela fino in fondo, quindi dobbiamo fare qualcosa nel nostro piccolo afffinché i bambini possano essere protetti in primis da noi.

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In tema di sicurezza l’articolo sopra citato suggerisce di creare una password ed insegnarla al nostro bambino. Una password solo nostra. Una password che sia semplice da ricordare, ma altrettanto impossibile da scoprire se non si fa parte della cerchia familiare. Si dice inoltre di condividere questa password con le persone a noi vicine: nonni, zii, amici intimi. Questo creerà appunto una sorta di rete protetta. Nel caso in cui uno sconosciuto dovesse avvicinarsi al bambino, con qualsiasi scusa, il bambino dovrà innanzitutto chiedere la password. Ovviamente il delinquente non la potrà conoscere e il bambino saprà che si deve allontanare e non deve fidarsi di lui.

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Ecco cosa dice il corretto procedimento:

1 – Create una password speciale che venga condivisa tra voi e vostro figlio e altre persone di vostra fiducia (nonni, baby sitter,…). Non deve essere mai condivisa con altri in nessun caso, proprio come fate con le password già in vostro possesso.

2 – Assicuratevi che il bambino la memorizzi.

3 – Se uno sconosciuto si avvicina a vostro figlio e cerca di convincerlo di andare con lui, il  bambino dovrà chiedergli la password.

4 – Se lo sconosciuto non la conosce, vostro figlio si rifiuterà di andare con lui e allerterà gli adulti più vicini.

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Personalmente non ho ancora creato la password, né ho insegnato a Lavinia la procedura, perché aspettavo di condividere con questo post il regolamento con le persone che riceveranno la password, ma conto di farlo oggi stesso. Perché Lavinia ha l’età giusta per iniziare a capire che attorno a sé, oltre al mondo di principesse e cavalli alati in cui vive, ci sono anche le streghe cattive. Ed è giusto che impari a condiverci, nel suo piccolo, e a fare attenzione. E questo mi sembra un buon metodo, che può aiutarmi senza crearle traumi o ansie particolari.

Potrebbe non servire mai (speriamo), o potrebbe essere inutile, ma non mi costa niente provarci. E lo farò.

E voi? Pronti a pensare ad una password?

 

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3 commenti su “Qual è la tua password?

  1. Anche io ho letto l’articolo e credo sia davvero un buon metodo. Purtroppo hai ragione, devono abituarsi fin da piccoli a sapere che al mondo ci sono anche persone cattive di cui non doversi fidare.
    Anche io con Nicole affronterò la questione.
    Buona giornata cara
    Sara

  2. L’argomento più complicato da affrontare per me: cercare di mettere in guardia senza creare paure che compromettano la serenità.
    Il trucchetto della password potrebbe essere uno dei modi er cercare di affrontare la questione… Tenterò, grazie per la condivisione cara!

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