Quante volte vi è capitato di arrivare al ristorante e di chiedere un seggiolone, e di dover poi mangiare con il bambino in braccio in mancanza di uno?
A me tantissime.
Se decidiamo per tempo di uscire a cena, e prenoto quindi un tavolo da qualche parte, allora avviso e chiedo io direttamente: siamo due adulti e due bambine e mi servirebbe un seggiolone.
Ma se siamo già in giro e decidiamo all’ultimo di mangiare fuori, spesso capita che i seggioloni del locale siano già occupati (o prenotati) e io, che non sono solita girare con l’alzasedia da viaggio, mi ritrovo a mangiare con la Ludo avvinghiata a me.
Comodo. E rilassante. Lo sapete anche voi: questa soluzione fa sì che il bambino non sia libero di muoversi e che noi mamme finiamo con l’ingurgitare aria, calorie e stress senza nemmeno rendercene conto. Il tutto a velocità supersonica. Per digerire meglio.
Le cose, però, potrebbero andare meglio, se solo tra noi mamme ci fosse un po’ di solidarietà.
Perché se tu mamma hai il seggiolone e tuo figlio ci sta seduto, benissimo. Ma se tu mamma hai il seggiolone e tuo figlio è ovunque, sotto al tavolo, in braccio a te, addirittura avvinghiato a me, ma non seduto dove dovrebbe stare, allora forse non va tanto bene.
Perché non ti viene in mente che magari potrebbe servire a qualcun altro? Perché non sposti la tua giacca e non pensi che forse, dato che tuo figlio non ci vuole stare, o che semplicemente tuo figlio ha finito di mangiare e che quell’aggeggio non è un appendino, forse, a qualche altro bambino e a qualche altro genitore farebbe comodo?
Sembreranno frasi fatte, però io davvero sono basita.
Mi è capitato spesso ultimamente. Siamo seduti da qualche parte, il cameriere ci comunica che i seggioloni sono finiti e io mi do della scema per non aver mai pensato a comprare un alzasedia (anche se poi so che sistematicamente lo lascerei a casa perché in effetti mi manca solo quello).
Accanto a me genitori che tengono in ostaggio un agognato campione del suddetto e se ne fregano degli altri. Anzi magari ti guardano, ti sorridono, sorridono tra loro, e si rigirano.
Mi capita spesso, mi capita ovunque. Anche sabato a Genova. Dove la mamma in questione però, a fine pranzo, me l’ha offerto. A quel punto ho rifiutato io, Ludovica aveva praticamente finito e non ci serviva più, sfortunatamente eravamo entrati praticamente insieme, però ho apprezzato il gesto.
Ho apprezzato che un’altra mamma ci avesse almeno pensato, vedendo che l’unico seggiolone disponibile era quello che aveva lei, al suo tavolo, e che suo figlio non stava usando.
Invece spesso capita che ci sia menefreghismo ed egoismo. Termini che se associati alla parola mamma, fanno paura.
Tanto più quando oramai sembra venir fuori che noi donne siamo solo buone a litigare, ad attaccarci, a criticarci. Invece siamo molto di più: la rete di amiche del network che ho trovato ne è la prova. E allora cominciamo così, dai piccoli gesti, dalle piccole attenzioni.
Quindi, mamme me lo fate un favore? Proviamo a stare attente anche a queste piccole cose? Mi lasciate il seggiolone se a voi non serve più e mi vedete ingurgitare chili di stress e calorie?
Grazie
Sere-Mammadalprimosguardo
Parole sante! Il problema è che siamo maleducati e menefreghisti…. ti dico che se mi capita e vedo che il seggiolone all’altro tavolo non viene usato sfodero la mia migliore faccia di bronzo e lo chiedo direttamente! Se non ci arrivano da soli gli do un aiutino eh
Io condivido tutto….Mi è capitato di essere in un self-service pienissimo. Siamo riusciti a recuperare un tavolo da quattro. Il mio compagno è andato a prendere il cibo. Lì vicino c’era una coppia con due bimbi più o meno dell’età dei nostri che si lamentavano perchè avevano fame. I genitori continuavano a dire loro di aspettare che non c’era posto. Li ho chiamati e ho detto loro di far sedere i bambini con noi. Morale della favola? Tutti i bimbi al tavolo e noi quattro adulti un pò in piedi un pò con i bimbi in braccio. Ma abbiamo mangiato tutti. Ci siamo divertiti. Ora abbiamo degli amici in più.
Sarebbe semplice se tutti fossero più disponibili verso il prossimo, no?
Beh tu sei stata davvero carina. Fossero tutti come te il mondo sarebbe senz’altro più facile. Chapeau!