Quante di noi hanno una doppia e a volte anche tripla vita?
Siamo amorevoli mamme con i nostri bambini, ma sappiamo trasformarci anche in streghe cattive quando ci fanno disperare.
Siamo mogli innamorate, ma siamo anche zitelle inacidite quando i nostri mariti ci fanno maledire il giorno in cui li abbiamo conosciuti.
Siamo lavoratrici instancabili, per poi lamentarci del poco tempo che abbiamo e del peso che ci portiamo addosso. Peso che piuttosto che smezzare imparando a delegare siamo capaci di portare tutto sulle nostre spalle.
Siamo tutto e il contrario di tutto.
Un po’ come la protagonista di una divertente commedia di Natale, La Befana vien di notte, film diretto da Michele Soavi, che esce nelle sale cinematografiche il 27 dicembre 2018, con Paola Cortellesi e Stefano Fresi.
Paola è una giovane e bella maestra di scuola elementare che insegna ai suoi bambini non solo quello che si trova nei libri, ma anche quello che la vita può riservare e offrire.
Una maestra molto amata dai suoi bambini. Anzi da tutti i bambini. Perché se di giorno Paola insegna, custodendo un grande segreto, di notte si trasforma nella vecchina più famosa della storia, vestita di stracci, con un improbabile cappello e le scarpe rotte che porta ogni 6 gennaio le caramelle o il carbone ai bambini di tutto il mondo.

Una befana che inizialmente sembra lamentosa quando descrive la sua vita, raccontando che essere vecchi fa schifo, che organizzare i regali è un incubo, sopratutto quando i bambini non sanno scrivere bene (d’altronde è maestra) che tenersi in forma per passare nei camini è faticoso, che stare sempre a dieta per poter salire sulla scopa è frustrante.
Ha poi un conto in sospeso con Babbo Natale che tra l’altra appare in una scena e incredibilmente parla fiorentino) con il quale fondamentalmente condivide il lavoro anche se lui viaggia comodo in slitta, con renne pettinate ed è testimonial di una famosa bibita americana quando a lei nemmeno il lassativo.
Ma subito dopo mostra il suo lato più tenero ed umano, quando svela che per lei, questi ragazzini che tanto sgrida e sprona durante il giorno, sono la cosa più preziosa che ha e renderli felici è la sua ragione di vita.

La Befana vien di notte, regia di Michele Soavi, direttore della fotografia Nicola Pecorini; con Paola Cortellesi (Befana) e Stefano Fresi (Mr Johnny). 2017-2018
Tanto che quando viene rapita da Mr. Johnny, un ex bambino diventato grande, che per uno sfortunato caso del destino da piccolo non ha ricevuto il regalo che desiderava, la commedia prende una piega diversa: lui che vuole vendicare il trauma infantile, lei che cerca di insegnargli la consecutio, mentre i suoi adorati bambini cercano di liberarla, con l’aiuto dell’uomo che inconsapevole della vera natura ed età della donna, le ha chiesto di sposarlo.
Riusciranno a liberarla?
Michele Soavi mira a coniugare il realismo con il fantastico, anche attraverso l’uso di effetti digitali e dal vero secondo la tradizione di un cinema artigianale, rielaborando il mito della befana, un personaggio anticonvenzionale, una super eroina al femminile che sposa elementi della tradizione in una veste più moderna, che porta il peso di un grande mito sulle spalle, ed è al tempo stesso fiera di essere una donna nel mondo di oggi. Una donna che pur indossando “stracci”, si prende cura di sé stessa e della sua persona, apparendo talvolta anche seducente e affascinante.
Un film tutto da ridere, tutto da gustarsi in queste vacanze che stanno per arrivare.
Sere-mammadalprimosguardo