Quante di voi hanno mai sentito parlare del raffreddore dell’anca?
Sicuramente molte faranno un faccia un po’ strana, che nome strano del resto. Vero, io per esempio prima che capotasse a mia figlia non ne avevo mai sentito parlare. Poi Lavinia ha avuto un problema, io ho avuto paura e ho scoperto che molte mamme prima di me ci erano passate.
Andiamo con ordine: qualche anno fa (fa un po’ strano veramente scrivere qualche anno fa ma in effetti è successo nell’estate del 2014, quindi ben 4 anni e mezzo fa) Lavinia di colpo aveva cominciato a zoppicare. Se ne erano accorte al nido e mia mamma aveva confermato. Io in quegli anni lavoravo come assistente di direzione quindi ero in ufficio e fino a che non l’ho vista con i miei occhi avevo pensato di tutto, anche grazie all’aiuto di Google certo, ma soprattutto, allerta da una storia ben più triste che mi aveva colpito tantissimo e che non mi faceva ragionare.
Se volete capire quello che mi era passato per la testa vi invito a rileggere il mio primo spot sul raffreddore dell’anca, anche se datato.
Quello che voglio fare oggi invece è spiegarvi che cos’è il raffreddore dell’anca in maniera lucida e con l’aiuto di un esperto, sperando che Google indicizzi questo articolo cos che se una mamma dovesse mai googlare le parole zoppia, bambina che zoppica, bambino zoppicante ecc ecc come risultato esca il mio post rassicurante e non tutto quello che invece purtroppo aveva messo me in ansia.
Perché il raffreddore dell’anca a conti fatti è una stupidata: dopo un’influenza, un raffreddore, a volte capita che si infiammi l’articolazione dell’anca.
Infatti nonostante il termine corretto sia sinovite transitoria dell’anca, viene generalmente definita raffreddore dell’anca perché facilmente preceduta nei giorni precedenti da un’infezione delle vie aeree superiori, proprio come il raffreddore.
In più, proprio come il raffreddore dura meno di una settimana e passa da sola, senza bisogno di una cura specifica, l’unica cosa che si può fare è riposarsi e non fare attività fisica. In caso di dolore si può somministrare il paracetamolo, ma nel nostro caso non ce né stato bisogno.
Cercando indicazioni specifiche ho trovato il commento del professor Gabriele Simonini, reumatologo pediatra AOU Meyer, che spiega:
Tipicamente la sinovite transitoria dell’anca si presenta con un esordio acuto caratterizzato da dolore e zoppia. Talvolta si può associare anche a un lieve rialzo termico. Si presenta in bambini tra i tre e i dieci anni, generalmente in salute, che nei giorni precedenti hanno avuto un’infezione delle vie aeree superiori come un raffreddore, una faringite, un’otite o una bronchite. La diagnosi è fatta sulla base della storia e dell’esame clinico del bambino, a cui, può, talora, associarsi un’ecografia della regione interessata, che dimostrerà un versamento articolare. Normalmente si risolve nell’arco di qualche giorno con riposo assoluto, con una completa ripresa delle normali attività del bambino nell’arco di 2 settimane.
Quindi se notate che il vostro bimbo zoppica di colpo o ha qualche problema motorio, non allarmatevi subito. Parlatene certo con il vostro pediatra di riferimento, ma nell’attesa della visita, non permettete alla vostra mente di fare voli pindarici, come invece avevo fatto io.
Sere-mammadalprimosguardo