“Wow!!!!!! 2 coppie di gemelli! Io ho moltissimi casi di gemelli in famiglia e li avrei tanto desiderati, ma niente”.
Ho perso il conto delle volte che ho sentito questa frase!
Che o ai tempi dei nostri nonni i gemelli erano sul punto di invadere il mondo, o tutti quelli che incontro io discendono dagli stessi 4 avi.
Io no. Non avevo gemelli in famiglia.
Nelle settimane precedenti la prima ecografia abbiamo fantasticato su tutto, ma l’ipotesi che potessero essere due non ci aveva mai sfiorati.
Poi il giorno dell’ecografia finalmente arriva. La dottoressa comincia la visita.
Cerca, cerca… silenzio. Cerca ancora… silenzio.
“Ma non lo trova?” Penso.
Poi finalmente parla:
“É stato un concepimento naturale?” Ci chiede.
“Sì, perché?” Intanto inizio ad essere sempre meno a mio agio.
“Voglio guardare ancora un attimo io, poi vi giro lo schermo”.
Ride. (Ma che caspita ti ridi! Dimmi qualcosa!)
“Sono due.”
Fortunatamente Madre Natura ci ha dotato di incoscienza in abbondanza, per cui la notizia é stata accolta con molta positività. Scendendo le scale dell’ospedale non riuscivamo a smettere di ridere.
La gravidanza é stata una passeggiata e se non fosse che nessuna delle due si é degnata di girarsi, rendendo inevitabile un cesareo programmato, direi che é andato tutto alla perfezione.
Una mattina d’agosto sono quindi nate, in gran forma, Sofia e Mira.
Dopo sei mesi in cui dormivamo non più di quattro ore a notte (non di fila), ridevamo molto meno.
Le ho allattate a richiesta, ma, volutamente, non le ho sincronizzate. Ho sempre pensato che, essendo due persone distinte, fosse corretto lasciare a ognuna i suoi tempi e ritmi. Insomma, all’inizio finivo di dar da mangiare a una e ripartivo con l’altra in un loop senza fine.
Verso i 15 mesi, improvvisamente, sembrava essere diventato tutto facile. Di notte dormivano, di giorno non facevo più grande fatica.
“Ah ah… é fatta! Abbiamo svoltato”
Solo un genitore alla prima esperienza, con capacità cognitive debilitate da privazione di sonno e un insano ottimismo può pensare che dai 15 mesi inizi davvero la discesa!
In ogni caso, visto che prima si parlava di incoscienza, abbiamo pensato:
“Sarebbe bello fare il terzo figlio, visto che le prime sono arrivate in confezione gran risparmio. Se non ora…”.
Insomma, un attimo dopo , ero di nuovo incinta.
Già mi vedevo, allattare il mio bimbo tranquilla senza le urla di un altro in sottofondo e girare per il centro con il piccolo in fascia e le “grandi” nel passeggino.
Era ovvio che sarebbe stato uno solo.
Le certezze nella mia vita sono poche: che non si vive per sempre, che il bugiardino nelle medicine, una volta aperto, non si potrà mai più piegare nel modo originario e che quella sarebbe stata una gravidanza singola.
Certo l’ironia di amici e parenti si sprecava: “Pensa se sono di nuovo due” “Ormai conviene che siano due ancora, così ricicli il passeggino. Ma ero tranquilla… noi mamme, poi, certe cose ce le sentiamo. Lo sentivo chiaramente che era uno.
Ma eccoci al fatidico giorno della prima ecografia.
Raccontiamo al ginecologo i precedenti e scherzando, mentre ci avviciniamo baldanzosi al lettino gli dico: “veda di dirmi che non sono due di nuovo eh!”
“Ah ah, tranquilla, le probabilità di due gravidanze gemellari consecutive sono 1 su qualche centinaio di migliaia!”
Questa volta lo schermo era girato verso di noi e la prima immagine apparsa non lasciava dubbi.
O il pupo aveva due occhi da manga giapponese, o era il caso di fare un gran respiro.
“Non ce la posso fare di nuovo” é stato il primo pensiero. Le parole del dottore, invece “oh…oh…”
Dopo una gravidanza altrettanto rilassata e priva di noie, una mattina di luglio, nascono Florijan e Filippo.
Mi chiedono spessissimo come faccia ad aver l’aria “rilassata” con 4 figli tutti sotto i 6 anni. Immagino che il “segreto” stia nel concentrare le energie su cose effettivamente importanti, ignorando tutto il resto.
Chi ci vede uscire di casa, di solito si trova davanti allo spettacolo di un figlio con il dentifricio fino a metà guancia, un altro con marmellata tra i capelli, il terzo con i pantaloni al contrario e il quarto… beh, su quattro uno che piange c’è sempre.
Non saremo la classica famiglia di Instagram, ma per ora siamo riusciti a mantenere la salute mentale. E anzi, é stato infinitamente più semplice del previsto. I piccoli hanno sempre dormito, sia di giorno che di notte, una quantità di ore “vergognosa” e le bimbe hanno preso a cuore il ruolo di sorelle maggiori, diventando “responsabili” da un giorno all’altro.
Io stessa, alla famosa ecografia, mi immaginavo che avere due coppie di gemelli sarebbe stata un’esperienza allucinante, ma, che ci crediate o no, non penso di fare molta più fatica di mamme con un figlio unico.
E sono fermamente convinta che un atteggiamento positivo, senza le autocommiserazioni in cui noi mamme spesso eccelliamo, ci alleggerisca di buona parte della fatica e della stanchezza.
Avete letto anche voi questa storia tutta di un fiato, sorridendo e annuendo? Sì vero?
Quando ho letto sul web la storia di Marianna, ho dovuto rileggerla due volte. Due coppie di gemelli. Non la classica storia di gravidanza gemellare con famosa domanda mono/etero zigote, non l’eterno dubbio se chi nasce per ultimo sia davvero il fratello maggiore, come narra la leggenda. No.
Mi trovavo di fronte ad una ragazza (perché è una ragazza!) che nel giro di pochi anni aveva avuto ben due gravidanze gemellari.
Ma la cosa che più mi aveva conquistata di lei, oltre al destino che l’aveva benevolmente presa di mira per ben due volte, era la spensieratezza e la positività che emanava.
Perché certo, lei è una donna fortunata e nella vita le sfighe sono altre e non quattro bellissimi bambini. Ma conosco anche tante altre che si sarebbero piante addosso per molto meno.
Invece Marianna ha saputo vivere e raccontare la sua storia con molta ironia. Una delle qualità che più mi conquista nelle persone. Ecco perché le ho chiesto di raccontarla anche a voi, con questo guest post.
Se volete continuare a seguirla, il suo blog si chiama Se Non Ora Quattro.
Grazie Marianna!
Sere-mammadalprimosguardo
Che storia incredibile!!! E che meravigliosa famiglia!! Tanti complimenti a questa mamma, forza della natura!!
Una donna positiva! Bravissima!