Cose da fare: corso di disostruzione.

Qualche giorno fa durante il Mamma che Blog ho partecipato ad un mini corso di disostruzione pediatrica. Mini perché normalmente i corsi durano 2 ore 2 ore e mezza, mentre il nostro era limitato a 30 minuti, tempo però sufficiente a farmi uscire scioccata da quell’aula.

Che cos’è un corso di disostruzione pediatrica? In parole semplici è una lezione in cui gente esperta e titolata, insegna alle mamme, ma non solo, a salvare la vita ai propri figli in caso di soffocamento.

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Avevo già in passato avuto modo di scoprire che sul territorio italiano vengono organizzati corsi di questo genere ma non avevo mai partecipato a nessuno di essi. L’ultimo un mesetto fa a 10 km da casa mia, bigiato all’ultimo minuto per colpa della stanchezza. Durante la lezione di venerdì mi sono data delle cretina da sola per aver permesso alla stanchezza di decidere di farmi mancare ad un corso che è diventato a mio avviso fondamentale. E con questo post, grazie agli appunti presi, voglio raccontarvi il perché.

Prima guardate questo video:

In Italia muore un bambino ogni 10 giorni soffocato dal cibo. Il bambino in questione non muore per soffocamento, ma perché accanto a lui non c’è nessuno che sa aiutarlo. Nei casi in cui le mamme (o chiunque si trovi accanto al bambino) conoscono le manovre di disostruzione, il bambino ha salva la vita. 1 ogni 10 giorni, ricordatelo. Le manovre funzionano nel 98% dei casi.

In Italia attualmente non c’è alcun obbligo per maestre, tate dell’asilo, baby sitter, insegnanti, pediatri, genitori, nonni ecc ecc  di partecipare ad un corso di questo tipo. Anzi spesso, questi corsi vengono proposti e rifiutati dagli stessi insegnanti, vecchio stampo: se non mi è servito fino ad oggi…

La paura è di fare del male al bambino e di incorrere poi in guai giudiziari. Ad oggi nessuno, ripeto nessuno, è stato condannato per aver tentato di salvare la vita a qualcun altro e non esserci riuscito o avergli rotto due costole. Perché alla fine il rischio maggiore nell’eseguire le manovre insegnate è quello di rompere le costole al soggetto che sta rischiando di morire. Ben peggio quindi. Occorre cambiare la cultura.

Nella città di  Seattle, Stato di Washington degli Stati Uniti d’America, da 10 anni non muoiono più bambini per soffocamento da cibo. Da 10 anni c’è una legge che obbliga chiunque scelga di entrare in contatto con i bambini (categorie sopra citate) a frequentare un corso di disostruzione. Il primo soccorso è materia di scuola. Nei corsi pre parto insegnano le manovre.

Hanno cambiato la cultura. Risultato: nessun bambino muore più soffocato da un wurstel, un acino d’uva, un pomodorino. Nessuno.

Quello che l’ Associazione Salvagente Monza, e cioè coloro i quali hanno organizzato il nostro corso, mira a fare è rendere anche in Italia obbligatori per legge questi corsi. Tutti dovremmo saper praticare le manovre, tanto più chi passa ore ed ore ogni giorno con i bambini.

Dal primo Aprile 2015 in Lombardia è passata la legge che obbliga chiunque lavori in contatto con i bambini a frequentare corsi di primo soccorso. Per aprire una nuova scuola sarà necessario aver frequentato il corso. Le scuole già in essere, avranno due anni di tempo per mettersi in riga. Questa legge esiste attualmente il Lombardia e in Veneto, mentre Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Calabria e qualche altra si stanno muovendo in questo senso. L’obiettivo è quello di uniformare tutte le scuole d’Italia obbligandole per legge ad effettuare corsi di primo soccorso.

Attenzione però che il soffocamento non riguarda solo i bambini piccoli, che nel caso poi di lattanti, non muoiono soffocati dal latte ma per via del rigurgito che è solido e non del latte che è un liquido. Tutti noi corriamo il rischio di soffocare quando ci va di traverso qualcosa. Tutti noi potremmo aver bisogno di aiuto, tutti noi dovremmo avere accanto qualcuno in grado di salvarci al vita.

Ecco perché io vi consiglio assolutamente di partecipare ad uno di questi corsi, perché vi cambierà la prospettiva. Tanto che a fine mese mi ero già prenotata per un corso organizzato nella mia città, e ho deciso dopo venerdì di portare anche mia mamma. Perché se è vero che Lavinia passa con me molte ore, ne passa altrettante con la nonna. E all’asilo, dove spero di far passare il messaggio nel più breve tempo possibile.

In tutti gli asili.

Nel frattempo però possiamo imparare poche semplici regole: non si mangia mentre si gioca, non si mangia mentre si corre. Il cibo poi ai bambini va servito in maniera corretta: i wurtsel vanno tagliati per il lungo e a pezzettini, non a rondelle che sono PERICOLOSISSIME, i pomodorini ( come tutti i cibi pericolosi) non vanno lasciati alla loro portata, ma devono sempre essere ritirati e serviti da noi nel modo corretto. Attenzione anche ai ravanelli, alle sottilette (che si appiccicano) e alle caramelle, che vanno sempre date a pezzettini. Sempre.

Mentre ci spiegavano queste cose mi sono sentita una merda. Scusate il termine. Tre anni fa durante una vacanza al mare io e Giacomo stavamo chiacchierando mentre Lavinia mangiava una susina. All’epoca aveva 11 mesi e pochi denti quindi per noi la stava solo “ciucciando”. Distratti dalle chiacchiere non ci siamo resi conto che la bambina ha mangiato tutta la susina. Tutta, nocciolo compreso.

Non è successo niente, il giorno dopo ha espulso il nocciolo che era sceso dalla trachea senza problemi, essendo fortunatamente piccolo e ricoperto dalla polpa, ma in ogni caso non eravamo stati attenti. Noi genitori.

Non si può essere ovunque, non si può stare con gli occhi sui bambini 24 ore su 24, le disgrazie accadono. Ma dobbiamo essere in grado di intervenire, in caso di necessità. Ecco quindi la corretta procedura di disostruzione:

se il bambino sta tossendo NON tirare colpetti sulla schiena, NON prenderlo per i piedi e agitarlo a testa in giù, NON chiedergli di guardare la luce/l’uccellino, NON infilargli due dita in gola, NON farsi prendere dal panico (PER QUANTO POSSIBILE). Lasciare stare il bambino. Se il bambino tossisce sta cercando di espellere il corpo estraneo. Quindi non bisogna  intervenire. Quando invece il bambino diventa cianotico (e se più grande si porta le mani al collo), allora in quel caso occorre intervenire. Abbiamo due minuti di tempo. NON vanno sprecati chiamando l’ambulanza: bisogna intervenire.

Come:

se il bambino è sotto l’anno di vita, va preso per la mandibola, girato a pancia in giù su un nostro braccio, meglio se appoggiato su una gamba per non farci perdere equilibrio e dobbiamo far partire 5 pacche trasversali dal basso verso l’alto sulla schiena del bambino (in diagonale); dopo di ché si gira sull’altro braccio a testa in su e con indice e medio si effettua una pressione profonda sullo sterno tra i due capezzoli (con le dita unite); anche in questo caso cinque pressioni. Poi si rigira a pancia in giù e si ricomincia con le pacche e così via fino a che il bambino riprende a respirare.

A quel punto e solo quel punto si porta il bambino in ospedale o si chiama l’ambulanza. Solo il 2% dei bambini a cui vengono praticate le manovre, perde conoscenza. In questo caso si chiama il 118 e l’operatore che ci risponderà ci dirà cosa fare nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi. Non perdiamo tempo a chiamare prima delle manovre, perché in due minuti l’ambulanza non arriverà e il bambino morirà. Se invece gli pratichiamo le manovre lo terremo in vita. E’ fondamentale. Guardate il video e questo documento esplicativo.

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-Se invece il bambino ha più di un anno (fino all’età adulta) vale la stessa regola: finché tossisce non si interviene, perché con le pacche che ci verrebbe in automatico di tirargli sulla schiena, rischieremmo di spostare il pezzetto andato di traverso e di ostruirgli completamente le vie aeree; meglio lasciar fare alla tosse, che è sempre un meccanismo di difesa dell’organismo.

Quando invece il bambino è paonazzo (o si mette mani alla gola)si esegue la manovra di Heimlich: ci si mette dietro di lui alla sua altezza, si fa un pugno con pollice interno per premere diaframma e si effettuano delle pressioni all’altezza dello sterno. Vigorose. Quando tossisce o riprende colore significa che sta bene e per sicurezza si può andare al pronto soccorso. Anche in questo caso vi consiglio di guardare questo video che è molto più chiaro e il documento sotto riportato. E ovviamente a partecipare ad un corso quanto prima.

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Ve lo chiedo ancora una volta: partecipate ad un corso quanto prima. Fatelo.

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PS: potete trovare in questo sito il poster con le manovre scaricabile gratuitamente, lo potete stampare e tenerlo in casa.

 

 

14 commenti su “Cose da fare: corso di disostruzione.

  1. E` tanto che mi riprometto di farlo. E grazie a questo tuo post, ho ricontrollato se ci fossero corsi in zona. Finalmente ce n’e` uno! Grazie ancora perche` non controllavo da un po’ e avrei perso pure questo!

  2. brava sere!!
    come sempre chiara e incisiva.
    io li faccio ogni anno, e porto con me anche le nonne.
    (mat lo fa gia di lavoro)
    in francia, prima di ogni cartone animato, trasmettono un filmato dove insegnano ai bambini cosa fare in caso di emergenza.
    dalla corretta chiamata al 112 (nr. europeo di emergenza), alla disostruzione, alle manovre salvavita…
    come dici tu, noi non abbiamo una cultura in tal senso, purtroppo….
    ti assicuro che, quando mi capitò con la bimba del vicino, mi sono resa conto del pericolo di non conoscere le manovre.
    io le avevo viste solo in internet. mai praticate.
    sono, anzi, siamo state fortunate.
    ma da quel giorno, ogni anno, mi faccio un bel corsetto
    lo devo a mio figlio, a quella bimba e a tutti i bambini che incontro ogni giorno.
    brava sere, brava brava

  3. Ciao! Se io jon avessi partecipato a un incontro in consultorio dove spiegavano come fare le manovre forse dani non sarebbe qui! Dovrebbero davvero renderlo obbligatorio! Non ci si pensa mai ma basylta un attimo! Quando è all’asilo sono tranquilla perchè due degli insegnanti sono militi in croce e gli altri hanno fatto tutti i corsi!

    1. Oh mamma Simo chissà che spavento! Brava tu che hai partecipato e hai saputo intervenire!

      1. Diciamo che subito non ho avuto tempo di spaventarmi, quando peró ho realizzato mi hanno presa al volo! Serve tantissimo fare questi corsi!

        1. Sono d’accordo. Anche solo per non perdere tempo in cose che non servono o peggiorano la situazione!

    1. esatto, speriamo non serva mai! Ciao Bravi Bimbi, è un po’ che non ci sentiamo! State bene?
      😀

  4. Ciao, a me è capitato di farlo organizzato dall’asilo nido dove va mio figlio e ho scoperto che non è obbligatorio e che le educatrici vorrebbero che lo fosse, e difatti hanno partecipato anche alcune di loro, per imparare. E’ stato scioccante davvero, mi è sembrato semplice da imparare ma penso che sia opportuno ripeterlo di frequente per non dimenticare i dettagli. Ad ogni modo è importantissimo prevenire, come dicevi tu, tagliando per bene il cibo, vigilando mentre mangiano, e controllando sempre giocattoli pezzetti in giro etc. Ma purtroppo l’ignoranza c’è e anche tra i parenti se parli di queste cose a volte passi per matta… tuttavia non bisogna mollare, le persone vanno istruite il più possibile. Grazie di averlo ricordato

    1. Concordo in pieno meglio una volta in più che una volta in meno. E sì per ora, per legge, nessun obbligo per maestre e tate asilo. Speriamo le cose cambino in fretta. In fondo basta così poco….

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