Correre da una parte all’altra della città, lasciare i figli dai nonni e o all’asilo, andare a lavorare, passare a comprare qualcosa da mangiare, portare il grande a nuoto, il piccolo a catechismo, ricordarsi di pagare quella bolletta e di telefonare per prendere quell’appuntamento.
Storie di vita quotidiana no?
Tutte noi, ognuna a modo suo, è oberata di impegni.
E quando ci si sente sovraccariche o comunque si hanno troppe cose a cui pensare, qualcosa viene lasciato da parte.
Purtroppo spesso a rimetterci sono i più piccoli, che non sanno esprimersi e non riescono a salvarsi.
Ecco che aumentano i casi di bambini dimenticati in auto dai genitori, convinti invece di averli accompagnati all’asilo come ogni giorno.
Genitori come noi, come me, sicuri e tranquilli. Felici. Stanchi. Che un giorno hanno un black out che fa loro dimenticare il bene più prezioso: i propri figli.
Nessuno è immune, nessuno sopra le parti. Potrebbe accadere a chiunque, potrebbe accadere anche a te Anche a me.
Che fare quindi per evitare queste tragedie?
Da anni si discute di una proposta di legge atta a rendere obbligatori dei dispositivi fissati ai seggiolini auto dei bambini che ne avvertano il peso in caso di spegnimento del motore, avvisando quindi il genitore.
Anche in questi giorni se ne sta parlando in parlamento.
Ma per un motivo o per un altro sono passati 3 anni dalla prima proposta di legge. E tanti bambini purtroppo sono stati dimenticati.
Nell’attesa che si chiarisca la situazione, se non avete ancora preventivato di inserire questi dispositivi nelle vostre automobili, vorrei potervi dare qualche consiglio. Sapete che sono diventata ambasciatrice Cybex per quanto riguarda i seggiolini auto e il trasporto dei bambini in auto, ed è fondamentale, secondo me, veicolare il messaggio giusto, a costo di risultare noiosi ed antipatici.
Perché con la vita, soprattutto se di bambini, non si scherza,
Quindi quando decidiamo di trasportare i nostri figli (o i figli di chi ce li affida) in auto è bene ricordare che ci sono delle regole da rispettare. La prima è quella di assicurare i bambini a seggiolini auto conformi alle leggi in vigore in base alla loro altezza.
Nessun capriccio, ve l’ho già detto, vale la vita di un bambino.
Dopo aver sistemato i bambini ed esserci assicurate di farli viaggiare nel modo più sicuro possibile, ecco che dobbiamo pensare anche a noi.
Perché tragedie come quelle sopra raccontate non capiamo solo al vicino di casa.
Ricordate, nessuno escluso.
Ecco quindi che grazie a Leonardo Bussolin, responsabile del Trauma center del Meyer, cerchiamo di capire come intervenire grazie ad alcuni accorgimenti da adottare per evitare questi drammi:
- Non lasciare mai il bambino solo in auto, nemmeno per un minuto – spiega Bussolin – e portatelo sempre con voi quando vi allontanate dal veicolo. Assicuratevi che anche la babysitter o chi si prende cura di lui, adotti questo stesso comportamento”. Nelle giornate molto calde – spiega Bussolin – dentro un’automobile la temperatura può aumentare da 10 a 15 gradi ogni quarto d’ora, anche con il finestrino socchiuso. Il colpo di calore può sopraggiungere in meno di mezz’ora. In pochi minuti il bambino lasciato solo in auto può essere in pericolo di morte”.
- Un’altra regola da seguire è quella di “posizionare sul sedile accanto al piccolo il cellulare, la borsa da lavoro, il portafoglio o qualunque cosa serva prima di scendere dalla macchina”.
- Anche la tecnologia può venire in aiuto, se si imposta un promemoria sul telefonino, sull’agenda o sul computer della propria postazione di lavoro.
- Fondamentale l’organizzazione: “Si può concordare con l’asilo o con chi si prende cura del bambino in modo tale che chiamino entro pochi minuti se il piccolo è in ritardo e non si è avvisato in precedenza di un cambio di programma”.
Perché si dice che prevenire sia meglio che curare. E considerato il prezzo che si paga per una dimenticanza come questa, la prevenzione è fondamentale.
Sere-mammadalprimosguardo