Il 30 agosto 2008 ho festeggiato i miei 30 anni a Formentera, con le amiche, tra una caraffa di Sangria e una lacrimuccia.
I 30 anni sono stati per me una tappa cruciale, di cambiamento, di nuove esperienze. Ma quei giorni di nuova consapevolezza, quelli attorno a quella data così significante, sono stati molto più dolorosi che felici. E nel rendermi conto che stavo diventando grande, è stato inevitabile fare un bilancio.
Un bilancio che non mi ha permesso di festeggiare come avrei dovuto quella tappa così importante.
Ero una ragazza brillante, circondata da tante amiche con le quali passare tempo prezioso e divertente, non mi mancavano i pretendenti, c’era sempre qualcuno che incredibilmente voleva uscire con me, ero sana e in salute, e avevo un lavoro che, seppur in quel momento fosse ancora precario, mi piaceva molto e mi appagava.
Eppure non ero felice. Non ero felice perché non avevo raggiunto tutti quegli obiettivi che mi auguravo avrei ottenuto a quell’età quando ci fantasticavo da ragazzina.
Non avevo un tempo indeterminato, che mia madre tanto sperava per me. Non avevo dei bambini, io che pensavo li avrei avuti prima, rispetto a quando mia madre aveva avuto me, perché convinta che la troppa differenza di età creasse grotte e crepacci difficilmente attraversabili in sicurezza. E soprattutto non avevo l’amore, quello vero, troppo impegnata a perdere tempo con qualcuno che di fatto mi faceva battere il cuore, ma che non sarebbe mai stato veramente mio.
Con tutti quei pensieri soffiavo sulle mie prime trenta candeline, circondata sì dalle mie amiche più care, ma con una lacrima sempre in tasca, pronta a uscire e a rendermi triste, senza sapere che da lì a poco, tutto sarebbe cambiato. Che la mia vita si sarebbe stravolta. Che la mia felicità sarebbe decollata.
Oggi, dieci anni dopo, non c’era nessun altro posto in cui avrei voluto festeggiare un’altra tappa cosa importante come sono i 40. Ho fortemente voluto essere qui, con la mia famiglia, a soffiare su quelle dieci candeline in più, con in tasca tanti sorrisi e non più lacrime.
Oggi che faccio il lavoro che amo, che di figlie ne ho due e sono splendide e non importa se la differenza di età non è quella che mi ero immaginata, i tempi sono cambiati e io ho imparato che non è l’età a fare la differenza, ma la testa. Ma soprattutto oggi che ho l’amore della mia vita accanto a me, colui che mi ha regalato tutto quello che ho e che è mio, e solamente mio, da quel primo bacio che ci siamo scambiati su questa isola, otto anni fa. Da quel nostro primo sguardo, che aveva un profumo di speranza e un sapore di vittoria.
Oggi sorrido felice alla vita, grata per quello che ho, felice che più felice non potrei essere.
Buon compleanno a me, alla Sere di 10 anni fa, che guardo con tenerezza, ma senza alcuna nostalgia, e a quella che vivrà tra dieci anni, sperando che sia sempre serena come oggi.
Sere-Mammadalprimosguardo
ps: però ci siamo divertite! Scopri quanto nel video!
il mio 30esimo compleanno…speciale!
29 agosto 1 settembre 2008
Pubblicato da Serena de Giusti su Giovedì 15 gennaio 2009
Oh… mi haicommossa!! siete splendidi!! a me cmq sta cosa di farne 39 nn mi va giù X niente e cmq devo trovare ancora la mia quadra
E se fosse che non c’è ed è tonda?❤️
Auguri Serena. E complimenti per il post: mi hai fatto commuovere!
Un abbraccio,
Friariella
Grazie mille❤️
Ciao! Per il compleanno, di norma, si fanno gli auguri ma io voglio farti i complimenti! Complimenti per non esserti accontenta di “sistemarti” con qualcuno che avrebbe potuto andare bene ma non era il Grande amore; complimenti per aver avuto il coraggio di fare due figlie (e te lo dice una che di figli ne ha tre); complimenti per aver lasciato un lavoro che ti dava da mangiare ma nutriva solo la pancia; complimenti per il fatto di scrivere e condividere la tua vita…
E io ti ringrazio per le tue parole. Grazie grazie grazie
E comunque sembri più giovane adesso che non dieci anni fa!
Auguri Sere, siete splendidi!
L’amore, quello vero, ringiovanisce ❤️