Cara Tania….

Cara Tania,
Sono una mamma. Una mamma come te.
No, non è vero, io sono stata più fortunata. Il destino per ora con me si è comportato bene. Destino, fatalità, Dio, sanità. Non lo so con chi sei te la stai più prendendo in questo momento.

Non conosco personalmente il tuo dolore perché la mia bambina è venuta al mondo dopo i nove lunghissimi mesi, sana e salva. Come Nicole. Ma a me nessuno l’ha portata via. Tutto è andato come dovrebbero andare tutti i parti. Un forte dolore rimosso e sostituito un attimo dopo dall’esplosione dell’amore più grande del mondo: quello che solo una mamma prova per il proprio figlio.

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Guardo il telegiornale e mi scendono lacrime. Perché come al solito non riesco a non immedesimarmi in una storia che avrebbe potuto essere la mia e che poi in qualche modo mi ha anche toccato più da vicino qualche anno fa, quando mia cugina, quella bambina della mia età con cui sono cresciuta, ha partorito la sua prima figlia. Morta. Martina quella mattina stava bene, il tracciato non ne evidenziava l’imminenza del parto nonostante quello fosse il giorno giusto. E mia cugina fu rimandata a casa. Qualche ora dopo Martina era morta. E anche in quel caso il giorno che avrebbe dovuto essere il giorno più bello di una mamma, si è trasformato nel più terribile.

Destino, fatalità, Dio, sanità. Non so nemmeno in questo caso chi sia il colpevole di tanta sofferenza. Ma so che anche in quel caso un piccolo angelo innocente è volato via, per sempre.

Guardo il Tg e immedesimandomi, da ignorante in materia sanitaria, ma da mamma, non posso far altro che incazzarmi ascoltando quello che dicono, esattamente come anni fa.

Possibile che non ci fosse un elemento tanto banale come un tubicino per aspirare questo fantomatico liquido amniotico? Possibile che negli ospedali vicini non ci fosse questo attrezzo e prima di fare qualsiasi altra cosa, prima di pensare di trasferire Nicole nessuno abbia pensato di farselo portare? Certo se le culle termiche erano già tutte occupate non si poteva decidere di condannare a morte un altro bambino per liberare il posto, però davvero la gravità era per tutti la stessa? Non si poteva davvero fare niente per una situazione di evidente emergenza? E poi se davvero l’ambulanza non c’era, tanto che ne hanno dovuta chiamare una privata che è arrivata ma poi ha atteso nel parcheggio un’ora, perché data l’emergenza non si è fatto di più? Allora forse Nicole stava bene e ha avuto una crisi durante il viaggio che nessuno si aspettava? Se sì perché non fartela nemmeno vedere per un minuto prima di portartela via? Perché non permettere al papà di salire in ambulanza con la sua piccola creatura?

Tua madre ha raccontato che sei chiusa in camera, buttata nel letto, senza voglia di vivere, abbracciata alle cose che ti sono rimaste della bambina e da cui non riesci ad allontanarti. Mi sembra di vederti. E mi si stringe il cuore.

Proprio per questo urlo incazzata questo mio post. Perché ti sono vicina. Ed esigo da mamma che ci sia una risposta per tutte queste mie domande, che sono certa, sono poi anche le tue. Non posso accettare che nel 2015 ci si nasconda dietro la burocrazia, la formalità, i regolamenti. Ed intanto una bambina di due ore di vita muore.

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Da mamma esigo delle risposte. Perché nessun altra debba più soffrire come Tania o come mia cugina. Perché non ci siano più Nicole e Martina così sfortunate. Per tranquillizzare chi va in sala parto e ci deve entrare fiducioso ed elettrizzato e non spaventato da tutto ciò che si sente.

A te Tania auguro di mordere questo dolore. Di affrontarlo. Di reagire. Di vincerlo. Di avere tutte le risposte che meriti e di avere giustizia. Quella giustizia che a mia cugina è stata negata. Ma poi il Destino (la fatalità, Dio, la sanità)…. le ha portato Giada e la vita è ricominciata.

Ti abbraccio forte,

Una mamma.

Sere-mamma-dal-primo-sguardo

16 commenti su “Cara Tania….

  1. Hai proprio ragione cara sere!!!!
    Penso che per un attimo ogni mamma abbia strinto a se il proprio figlio/a perché poteva capitare a chiunque e non è giusto che questo accada nel 2015!!!!
    Un abbraccio a questa mamma e uno a te!!!

  2. ho i brividi…è inaccettabile e qualcuno DEVE pagare perché queste cose non possono succedere!
    mio marito è medico e mentre ascoltavamo la notizia è rimasto basito, mi ha detto che quei tubicini sono OVUNQUE nei vari reparti dell’ospedale…ma come sono messi? ma che gente ci mettono a lavorare??? questi sono errori che non dovrebbero nemmeno esistere, non posso nemmeno immaginare il dolore immenso di questa mamma, ci vuole tanta forza, mi auguro possa trovarla!

  3. Le tue parole vanno dritte al cuore. Le condivido. Le appoggio. Da mamma. Da donna. Come sopravvivere ad un tale dolore? Non lo so. Non ne ho idea. Non ne sarei capace, forse. Ma auguro a questa mamma di mordere il dolore come dici bene te e di trovare la Giustizia che merita la sua piccola. Ciao Nicole.❤

  4. E intanto la verità non si saprà… perchè queste cose si sa come vanno, fanno schifo e si aiutano tra loro piuttosto che ammettere che c’è stato un errore. Solo un abbraccio per questa mamma e la speranza che presto possa tornare a sorridere <3

  5. mamma mia è una cosa ingiusta chi ha sbagliato deve pagare,ti sono vicina un abbraccio a te e a tuo marito,e un forte bacio a nicol che ci guarda dal cielo

  6. Io aspetto la mia seconda bambina…purtroppo non c’è giorno in cui non pensi che potrebbe succederle qualcosa,durante la gravidanza,al parto…negli anni di vita…dal momento in cui sono diventata mamma,con tutta la felicità che porta…sono perseguitata dal pensiero che potrei perderla…so che sembro esagerata…ma mai una mamma dovrebbe seppellire la propria bambina,mai…e questo ancor di più non dovrebbe succedere quando si potrebbe evitare…e anche se qualcuno pagherà,nessuno le ridarà la sua piccola,le aspettative che aveva…i sogni che aveva costruito in questi 9 mesi…
    Mi stringo con il cuore a questa mamma…nella speranza che i nostri pensieri uniti,le diano una forza che io non credo avrei…

    1. Ciao Caterina ti capisco bene. Non sei esagerata ho le stesse paure per mia figlia anche io. Credo che il mestiere di genitore sia difficile anche e soprattutto per questo. Perché la spensieratezza ci abbandona e il senso di responsabilità e di protezione verso i nostri bambini non ci lasceranno mai. Il sapere di non poterli proteggere da tutto è lacerante. Congratulazioni per questa nuova vita che sta arrivando! Un abbraccio

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