Qualche mese fa ho avuto la possibilità di parlare con esperti di oculistica infantile a proposito dei controlli da fare fin da piccoli: se vi ricordate il Prof. Paolo Nucci, direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, mi aveva detto che la prima visita successiva a quella fatta alla nascita, andrebbe fatta, in assenza di particolari problematiche, ai 3 anni e poi prima della scuola elementare.
Io ho seguito subito i consigli dell’esperto e ho portato Ludovica a fare la sua prima visita, dove ci hanno invitate a tornare poi in prima elementare, a lettere imparate. Lavinia invece, che avevo già portato tre anni fa una prima volta, ha fatto una seconda visita oculistica, dove mi è stato poi consigliato di farne un’altra attorno ai nove anni e poi un’altra dopo lo sviluppo.
Entrambe le mie bimbe non hanno ad oggi alcun problema di vista. Ma cosa fare invece se viene riscontrato un problema di miopia? Lo scopriamo con un esperto, il dottor Roberto Caputo, oculista AOU Meyer, grazie alla newsletter e del Meyer che mi è arrivata questo mese.
Che cosa è la miopia?
La miopia, uno dei disturbi della vista più comuni, la cui diffusione è in costante aumento, è un difetto per cui le immagini che giungono da lontano non vengono messe a fuoco sulla retina, per cui appaiono sfocate. Il paziente senza la correzione vede male da lontano e meglio da vicino
Quali sono i segnali da non sottovalutare in un bambino per capire se è miope?
Il bambino miope tende ad avvicinarsi per vedere meglio, per esempio alla televisione. Spesso tende a strizzare gli occhi per aumentare la profondità di messa a fuoco.
A che età è possibile diagnosticare una miopia?
La miopia si può diagnosticare a qualsiasi età. Diciamo che l’incidenza maggiore di insorgenza della miopia è intorno agli 8-12 anni.
Come si fa diagnosi?
La diagnosi si fa durante la visita oculistica: si mettono delle gocce per bloccare la messa a fuoco e dilatare la pupilla, poi si misura il difetto.
La miopia è ereditaria?
La miopia semplice ha sicuramente una componente familiare. Avere genitori con questo disturbo della vista aumenta il rischio per un figlio di diventare miope. Oltre alla familiarità, altri fattori sono chiamati in causa: la ridotta attività all’aria aperta e l’aumentata occupazione visiva da vicino, sono sicuramente implicati nell’aumento della miopia che sta avvenendo nelle ultime generazioni.
Gli occhiali sono sempre necessari? E come farli accettare ai bambini?
La correzione ottica deve essere sempre portata, sia che utilizzino occhiali o lenti a contatto. In questo soltanto i genitori possono darci una mano, dando dei segnali positivi sull’utilizzo degli occhiali.
E l’intervento chirurgico è consigliato in età pediatrica?
Generalmente l’intervento chirurgico viene effettuato dopo i 18-20 anni. Soltanto in alcuni rarissimi casi può essere effettuato in età pediatrica.
Tutte le altre informazioni sul sito del Meyer.
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