Venerdì scorso sono andata a San Siro al concerto di Vasco.
Amo Vasco da quando avevo circa 15 anni. In realtà mio papà qualche canzone me l’aveva fatta ascoltare già anni prima, tanto che quando è nata mia sorella sono stata un po’ invidiosa perché Vasco a lei aveva dedicato una canzone, proprio quell’anno, e a me no.
Con Gli spari Sopra del 1993 la mia fede in Vasco si è poi palesata e solidificata. Ero in Inghilterra, in vacanza studio, e non facevo altro che ascoltare Occhi Blu. A ripetizione.
Poi sono diventata grande, ho conosciuto Silvia e tra le tante cose in comune c’è anche la passione per Vasco. Così, nel 2008 (?) siamo state al nostro primo concerto insieme. Metto un punto di domanda perché in realtà io avevo rimosso questo particolare, è stata lei a ricordarmelo venerdì sera, al concerto. (La maternità si è portata via un bel po’ della mia infallibile memoria, lo ammetto.)
Quello che ricordo bene però è che nel 2010 io e Silvia avevamo i biglietti per un altro concerto. Ricordo che siamo partite per Milano il venerdì sera, abbiamo fatto serata, abbiamo dormito lì e l’indomani, invece di andare al concerto come programmato, eravamo dovute tornare a casa perché Silvia era stata male. Io alla fine ero tornata a Milano con un’altra amica, (recuperata per puro culo all’ultimo minuto) e lei aveva perso il concerto. Una donna disperata.
Così quando ad ottobre hanno messo in vendita i biglietti, ottobre, ripeto, ottobre, non ci ho pensato due volte e ne ho comprati due. Il 25 dicembre 2013 Silvia scopriva che il 4 luglio 2014 avrebbe finalmente recuperato il concerto perso. Alleluja.
4 luglio 2014 che finalmente è arrivato. Nonostante tutto quello che si è detto, scritto, spettegolato, zabettato, gufato, augurato ecc ecc, il nonno di Zocca era in splendida forma. Ha conquistato 80 mila persone di ogni età. Senza fatica. Quasi due ore e mezza di rock puro e di pelle d’oca. Soprattutto nel finale, con la solita Albachiara, questa volta incorniciata da fuochi di artificio.
Bellissimo. Senza parole!
Accanto a me la sciura vicina alla pensione, che non perdeva una canzone e saltellava come un grillo, e la bambina in braccio al suo papà. Ci saranno state tre generazioni di persone, se non quattro. Potrà anche non piacervi, ma solo lui può tanto. Solo il comandante.
Unico neo: come sapete ho smesso di fumare (lo sapete vero? credevate mica fossero solo parole buttate al vento???), sono trentatre giorni che non fumo, ma quella sera ho respirato fumo di sigarette (e non solo) e inalato litri e litri di alcool. Il giorno dopo avevo una voce degna di una frequentatrice dei peggiori bar di Caracas. Sono figa di legno, può essere, ma tutto questo sballo a me non piace. Perché alla fine non ti godi il concerto al meglio, secondo me. E spesso rischi di rovinarlo anche agli altri, dato che facilmente si accendono focolai di rissa per il tasso alcolico elevato. O peggio ancora, il concerto te lo perdi perchè svieni e la barella ti porta via…Ma considerato il “soggetto” in questione, non si può certo pensare che i suoi fedelissimi siano tutti casa e chiesa..:-D per cui, ci sta. Questo solo per dire però che, per ora non credo porterei Lavinia ad uno dei concerti di Vasco, nonostante le tre generazioni di cui sopra. Troppo per lei. Ma magari un giorno, chissà…sarebbe una bella emozione, no?
Sere-mamma-dal-primo-sguardo