Il nuoto e i suoi mille benefici

Lavinia ha sempre avuto un bel rapporto con l’acqua. 

A sei mesi facevamo divertite il corso di acquaticità e non ha mai pianto né si è mai mostrata insofferente.

Soltanto un momento, attorno ai tre anni, mal sopportava le docce che ogni sera le proponevo.

Ma passata la crisi provvisoria, è tornata ad essere la bambina amante dell’acqua di sempre.

La scorsa estate aveva mostrato interesse a togliere i braccioli, ma non si fidava e quindi era combattuta: da una parte la sua voglia di crescere, dall’altra i primi istinti di riflessione.

Verso la fine di agosto si era poi decisa e li aveva abbandonati.

Senza però sapere realmente cosa fare.

Così a Settembre abbiamo pensato di iscriverla in piscina, per cavalcare l’onda del momento e anche per fornirle gli strumenti giusti per sapersela cavare.

Perché una cosa che mi ha sempre spaventavo, era quella che cadesse in piscina e non sapesse cosa fare, presa dal panico.

Perché se è vero che i bambini arrivano dall’acqua e quando sono piccoli piccoli sguazzano tranquillamente in acqua e sotto l’acqua senza paura, poi crescendo questa capacità si perde. E la paura può immobilizzare.

Il corso di nuoto è stato un successo.

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Lavinia ha in breve capito come agire in caso di necessità ed è stata imbastita la sua formazione al nuoto.

Certo, per imparare a nuotare correttamente serve altro tempo, ma in un anno, tenendo conto delle nostre ripetute assenze, ha fatto passi da gigante. 

Passa dallo stile libero, alla rana, al dorso, come se l’avesse sempre fatto. Ha molta confidenza con l’acqua e, ha detta della nostra istruttrice, è anche una bambina molto attenta che si auto corregge, segno che ha molta percezione del suo corpo. Ecco che quindi, uno sport come il nuoto le ha regalato consapevolezza.

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E quest’anno al mare siamo tutti più tranquilli.

Io poi non vedevo l’ora di farmi delle grandi nuotate con il mio pesciolino.

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Mi sono duramente allenata anche io durante l’inverno eh?

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Sapevo che non avevo voglia di andare in palestra, che la corsa mi ammazza, e che le camminate mi annoiano, ho pensato che a me nuotare piace da sempre tantissimo. E dato che io ho già piena consapevolezza del mio corpo appesantito dalle gravidanze a dalla mia gola (leggi birretta) ho pensato che per la ritenzione idrica è lo sport perfetto, perché l’acqua massaggia e tu non sentì il peso del tuo corpo perché alleggerito dall’acqua.

Ecco quindi che mi sono regalata due ore alla settimana solo per me, per potermi drenare ma anche rilassare. 

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E grazie al nuoto tutti i vari doloretti muscolari come il torcicollo, che spesso mi fa compagnia, sono spariti.

Potere dell’acqua. 

E a casa vostra? Che rapporto c’è con l’acqua?

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Sere-mammadalprimosguardo

 Grazie ad Arena per i bellissimi costumi.

6 commenti su “Il nuoto e i suoi mille benefici

  1. Il mio ama l acqua… lo metto nella sua minipiscinetta e gioca. Ora se mettiamo la piscina grande vediamo come andrà. Ho paura pero per l acqua che sia freddina

  2. I pupi hanno entrambi fatto acquaticità e ora frequentano un corso di nuoto. Amano l’acqua, si divertano, non ne hanno paura e sono stati abituati fin da subito a stare senza braccioli, anche al mare. Credo che sia davvero importante che sappiano nuotare. Per me il rapporto è diverso, io ho nuotato a livello agonistico per anni e con allenamenti di 2/3 ore quotidiani e week end impegnati per le gare. E se da un alto mi ha tenuta impegnata con somma tranquillità dei miei genitori per altro verso mi pare di aver perduto gran parte della mia adolescenza in piscina. Poche uscite con gli amici, niente discoteca…però io nell’acqua mi sento bene, è il mio posto. La dolcezza con cui ti accarezza, i suoni attutiti, dar libero sfogo alla mente, la solitudine… però quanto arrivo in una piscina e l’odore di cloro mi assale vorrei scappare perché alla mia mente quell’odore ricorda ore e ore di allenamenti faticosi. Perciò mare, brevetto da sub e via!! e qualche sforzo in inverno per andare in piscina…Ciaooo, -10 all’alba e poi via anche noi, vacanza!!!

  3. CIao cara, i miei figli freqntano la piscina dai 3 mesi di vita più o meno. Siamo anche fortunati perché il mio lavoro mi permette di portarli al mare per almeno 2 mesi l’estate. Ormai a 5 e 3 anni posso dire che sanno nuotare. Soprattutto Achille ,il “grande” è in grado di farsi tutta la vasca nuotando sott’acqua. A me non interessa che diventino i futuri Rosolino, Magnini o Pellegrini. Li ho mandati in piscina così piccoli proprio perché volevo non avessero mai paura dell’acqua. Ora forse ho raggiunto l’oppsto, perché vogliono andare in acqua anche con le onde altissime o si lanciano dagli scivoli dei grandi (sai quelle robe allucinanti che io non faccio nemmeno morta). Tanti baci

    1. È lo stesso per me, non mi interessano grandi traguardi ma vorrei essere tranquilla che le mie figlie abbiano la giusta confidenza con l’acqua. Lavinia ora va. Con Ludo aspetto i tre anni per portarla perché sono pigra e io in acqua non ci voglio entrare

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