Anche quest’anno abbiamo deciso di tornare a Formentera con il cane.

Per chi non lo sapesse abbiamo già fatto questa esperienza due anni fa, in quell’occasione arrivammo in macchina fino a Denia dove parte il traghetto della Balearia che in sole due ore ti porta direttamente a Formentera, facendo un bellissimo giro tra Francia e Spagna.

Quest’anno abbiamo deciso di fare una sola tappa (in Francia) e prendere poi la nave a Barcellona, perché finalmente la Balearia offre la possibilità di tenere in cabina i cani, senza doverli più lasciare nelle gabbie sul ponte.

Siamo partiti sabato mattina e abbiamo raggiunto Sisteron per pranzo, passando da Susa, Oulx, Monginevro e Briancon, evitando così sia le autostrade italiane della Liguria che sono sempre caotiche e piene di cantieri, sia il tunnel Frejus che se aperto (era stato chiuso per una frana e non eravamo nemmeno certi fosse stato riaperto) ci sarebbe costato sui 60/70 euro per attraversarlo.

Invece la tratta che scegliamo noi, quella che attraversa la Provenza, è sempre tranquilla e ricca di paesaggi bellissimi da scoprire, come la zona de Savines Le Lac con quel bellissimo ponte che attraversa un lago color smeraldo. Oltre che ovviamente gratuita, non essendo autostrada.

Pranzato a Sisteron abbiamo ripreso la macchina e abbiamo raggiunto Avignone, la nostra meta per la notte.

Di per sé la città è carina, molto suggestivo il fatto che sia circondata dalle mura, classificate Patrimonio Mondiale dell’UNESCO che circondano sempre la città vecchia e il ponte interrotto, peccato per i troppi clochard anche alticci che bivaccano per la strada.

La tranquillità che ho avvertito in altre città francesi, qui non l’ho respirata.

L’indomani mattina siamo ripartiti e abbiamo raggiunto Nîmes che mi aveva incuriosito dalle foto viste in rete perché in passato fu un importante punto strategico dell’Impero Romano ed è conosciuta per i monumenti ben conservati come l’Arena di Nîmes, un anfiteatro su due livelli ancora utilizzato per concerti e corride che ricorda molto il nostro Colosseo e il tempio romano Maison Carré.

Carina, più vivibile di Avignone, perfetta però per una tappa di un giorno. Non di più.

Da lì a Barcellona abbiamo fatto una tirata unica in autostrada, pagando una trentina di euro l’autostrada francese e zero quella spagnola perche dal 2020 alcune tratte iberiche sono gratuite. E devo dirvi che si viaggia molto bene perché camion nel fine settimana non circolano (ma per davvero non come da noi che non si sa come mai è sempre pieno di camion alimentari) e non ci sono cantieri il che significa che le tre corsie disponibili permettono di viaggiare serenamente (stessa cosa in Francia).

Siamo arrivati a Barcellona quattro ore prima rispetto all’imbarco previsto quindi ne abbiamo approfittato per fare un giretto in città parcheggiando in un parcheggio in Plaça de Catalunya (come se fosse il Duomo per i milanesi ma senza area B, C, Ztl e rotture varie. Arrivi parcheggi, visiti e vai).

Dopo una gustosa cena a base di tapas abbiamo raggiunto il molo e ci siamo imbarcati sull Balearia in partenza alle 22.

La nostra cabina aveva l’oblò e un pratico kit per Lanetta composto da ciotola per acqua e da una traversina. Lana poteva tranquillamente venire con noi a spasso per la nave, tranne che nella zona ristorante.

Il ristorante è a buffet, c’è anche un bar, zona poltrone e anche un’area gioco per i più piccoli.

Avendo viaggiato di notte non abbiamo potuto usufruire in pieno dei servizi ma mi riservo di aggiornare il post al ritorno, quando faremo la traversata di giorno.

Abbiamo viaggiato comodi e tranquilli sapendo che Lana era ai nostri piedi anche lei super tranquilla e otto ore dopo, all’alba sbarcavamo a Ibiza, dove ad attenderci c’era la coincidenza per Formentera.

Anche in questa tratta i cani viaggiano con i padroni, non in gabbia. Ed è assolutamente la cosa che più mi piace e che mi ha fatto scegliere Balearia ancora una volta per le nostre vacanze.

Sere-mammadalprimosguardo

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