Un giro sul Lago Maggiore con i bambini

Quando mi chiedono perché non ho approfittato della fortuna di aver sposato un fiorentino per trasferirmi in una delle città più belle del mondo, capisco che chi mi fa quel domanda non conosce il mio territorio.

Il Piemonte non è solo risaie, zanzare e vino, ma è molto di più. E una delle cose che più io amo della città in cui vivo è che è esattamente a metà strada tra due dei laghi più belli d’Italia: il Lago d’Orta, una vera chicca, e il Lago Maggiore (o Verbano), che bagna Piemonte e Lombardia e arriva fino alla Svizzera.

Il suo nome “Maggiore” non deve trarre in inganno, non è infatti il lago più grande d’Italia, ma il secondo (per superficie al lago di Garda e per profondità al lago di Como).

All’interno diverse isolette deliziose divise tra le 8 del Piemonte, le 2 della Svizzera e l’unica in Lombardia, per un totale di 11.

Fra Stresa e Verbania si trova l’arcipelago delle Isole Borromee, che non si può non visitare se si viene da queste parti: l’isola Madre (la più estesa del bacino lacustre, ma interamente privata), l’Isola Superiore dei Pescatori (nota anche più semplicemente come Isola dei Pescatori o Isola Superiore) e l’isola Bella.

Lo scorso week end, complice una visita dei genitori di Giacomo qui da noi al lago, abbiamo deciso di portarli alla scoperta delle tre isole Borromee celebri a livello internazionale per il paesaggio, il clima temperato e le località di soggiorno.

Da Stresa, denominata anche la “perla del lago Maggiore”, con imbarco presso – Piazza Marconi,  ci siamo imbarcati su uno scafo di Stresa Navigazione Isole Lago Maggiore, che organizza tour Hop-on Hop-off (a me tanto cari, come quelli dei bus turistici in città che ti permettono di salire e scendere con un solo biglietto alla scoperta di diversi punti turistici) e siamo partiti alla volta della prima isola.

Le barche partono ogni 30 minuti e vi assicuro che non c’è pericolo di non essere caricati nonostante in questo periodo ci siano limitazioni a livello di capienza per via delle restrizioni Covid; appena va via una barca al completo, ne arriva subito un’altra a recuperare chi non ha trovato posto sulla prima.

Una cosa che mi preme subito dire, visto che è stata una delle prime cose che ho chiesto prenotando, è che i cani, hanno libero accesso a bordo e possono girare sulle isole; non possono però accedere ai giardini privati e ai musei. E più avanti scoprirete perché.

In dieci minuti di navigazione siamo arrivati all’isola Madre, interamente privata e non abitata, amata per la vegetazione rigogliosa, le piante rare, i fiori esotici, i pavoni, ed i pappagalli in libertà. Iniziate a capire perché Lana non è potuta entrare nel giardino privato? Su questa isola un giardino botanico e un museo.

Tra i più antichi giardini botanici d’Italia, presenta un microclima assai favorevole allo sviluppo di glicini, rare piante subtropicali, fiori esotici e uccelli dai colori sgargianti. Si sviluppa su più terrazze e permette al visitatore di fermarsi ad ammirare autentiche rarità come un bicentenario cipresso del Kashmir e una palma Jubaeae Spectabilis che compirà presto 125 anni.

Il palazzo, ancora oggi visibile sull’isola, ha al suo interno gli arredi dell’epoca ricostruiti; è possibile inoltre ammirare la celebre Sala delle Bambole, la Sala delle Stagioni e quella dedicata all’esposizione di teatrini di antiche marionette.

Per accedere si può comprare un biglietto singolo o un biglietto combinato con l’isola Bella e altre attrazioni. Quella che ha fatto mia mamma (Bella+Madre) aveva una tariffa di 25 euro, 13 per Lavinia in versione ridotta (dai 6 anni, quindi Ludo non avrebbe pagato se fosse entrata).

Tempo di percorrenza dell’isola un’oretta circa, ma mia madre e Lavinia l’hanno attraversata a tempo di record in mezzora, non perdendosi nulla.

Sull’isola anche un ristorante, dove rifocillarsi.

Ripartiti da lì siamo approdati sull’isola dei Pescatori che ospita un piccolo villaggio di cinquanta abitanti caratterizzato da una piazzetta racchiusa da vicoli stretti e sinuosi che conducono alla passeggiata sulla punta settentrionale dell’isola. Caratteristiche sono le case a più piani sorte per sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione: sono quasi tutte dotate di lunghi balconi indispensabili per essiccare il pesce e tanti ristoranti fronte lago. Noi abbiamo mangiato una pizza buonissima e ci siamo divertiti a passeggiare sulla spiaggia e a scattarci foto.

Tempo di percorrenza mezzora se non ti fermi a pranzo.

Infine la terza tappa è stata l’isola Bella con il nobile Palazzo Borromeo ed i giardini all’italiana, creati con esuberante fantasia barocca.

Di gusto barocco con sfumature manieriste, l’imponente edificio che occupa quasi tutta l’isola fu progettato dai più celebri architetti del tempo. L’interno, elegante e sontuosamente arredato, ospita un’imperdibile collezione di arazzi con tappezzerie fiamminghe. Le sale sotterranee, invece, sono caratterizzate secondo la moda del tempo da grotte artificiali con le pareti incrostate di conchiglie e decorate da ninfe e specchi di marmo nero.

La cosa che più colpisce  è il famoso parco: un giardino all’italiana composto da dieci terrazze sovrapposte a piramide mozza, abbellito da statue, fontane, arbusti rari, piante esotiche e fiori dai profumi delicati come la magnolia e le camelie. La parte in alto dei giardini, soprannominata “anfiteatro” per le rappresentazioni che qui si tenevano, è sormontata dal liocorno, stemma della casata Borromeo.

In questo caso, direi che un’oretta e mezza dovrebbero bastare, sempre che non si decida di fare shopping nelle diverse bancarelle che ci sono sparse sull’isola.

Se anche voi volete organizzare un giro in barca alla scoperta delle Isole potete contattare Lorenzo e il suo staff e vedrete che non ve ne pentirete.

E tranquilli, ci si muove anche in caso di improvviso mal tempo! 🙂

Sere-mammadalprimosguardo

Fonte: Lagomaggiore.net

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