Quando ero una bambina tornavo da scuola tutti i giorni alle 16 e non vedevo l’ora di guardare il mio cartone animato preferito. In realtà erano due, ed in entrambi la protagonista era una bambina buffa, che grazie ad alcuni poteri magici ricevuti in prestito, diventava una ragazzina bellissima e molto dotata.
“Pampulu Pimpulu Parimpampù” e “Gira e Sfera-Sfera e Gira il desiderio si avvera” erano i miei tormentoni di quegli altri.
Ma non erano certo gli unici, dato che molti erano i cartoni animati con protagoniste femminili in quegli anni incentrati proprio sulla magia.
Desiderio-Magia di un sogno d’amore libera i sogni del cuore
Magia dei fiori dai mille colori che allietano i cuori
Balalalula
Quante volte ho sognato di svegliarmi anche io con poteri magici che mi aiutassero a diventare più buona, meno complicata e che soprattutto mi permettessero di migliorare la vita alle persone accanto a me.
Perché alla fine pensare e sperare che i problemi si possano risolvere con una semplice magia è un po’ il desiderio di tutti i bambini.
Sarà per quello che spesso i numeri di magia sono i preferiti dei più piccoli, regalano un sogno, un attimo di stupore e il non sapere se e come avvengono certe cose, rende il tutto più speciale.
Ma quando accadono sono davvero incredibili.
Qualche giorno fa sono andata al cinema a vedere l’anteprima del nuovo film di Alessandro Siani, Il Giorno più bello del mondo, distribuito da Vision Distribuiton, che lo vede protagonista ma anche regista, accanto a Stefania Spampanato, attrice già nota al pubblico di Grey’s Anatomy, in uscita al cinema il 31 ottobre 2019.
Tutto il film gira attorno alla magia e non ho potuto non fare alcune riflessioni.
ll Giorno Più bello del Mondo è un film a metà tra il genere fantasy e una fiaba, e Siani dedica il film, che ritiene un inno alla vita, “ai sognatori, a quelli che nel momento più difficile trovano un gancio nel cielo”.
Accanto a Siani e alla Spampanato, ci sono due bellissimi bambini, Rebecca (Sara Ciocca) e Gioele (Leone Riva) prematuramente rimasti orfani ed affidati alle cure di Arturo (Siani) che è un direttore di teatro pieno di debiti e di false speranza.
E sono proprio loro il gancio nel cielo a cui si riferisce Siani.
Perché se inizialmente Arturo non vuole i bambini, proprio per l’incertezza della vita che vive, e cerca solo un modo per saldare tutti i debiti che ha, ben presto, rendendosi conto che Gioele ha dei poteri magici, e che quindi potrebbe aiutarlo a risolvere i suoi problemi, è anche vero che Arturo trova molto di più.
Infatti grazie a vari spettacoli di magia sparsi per il territorio Arturo riesce a saldare i debiti, ma contemporaneamente si affeziona ai bambini che cerca di proteggere da un pericolo che inevitabilmente corrono quando si scopre che Gioele ha dei poteri facilmente e malamente sfruttabili.
Il finale ovviamente non ve lo posso raccontare, però posso dirvi che mentre guardavo il film, tra una risata e l’altra regalata dalle battute di Siani (che va detto spesso sono in napoletano, il che ne accentua la comicità del genere), mi si sono anche velati gli occhi in un paio di occasioni, perché ho ripensato a me bambina, a quando sognavo di avere i poteri magici, a quando speravo di potermi svegliare e fare magie, e mi sono resa conto che in realtà io avevo già tutto, a differenza del protagonista che davvero, ha la possibilità di cambiare le cose grazie alla magia, ma in realtà vuole solo una cosa: una famiglia, l’amore, la felicità.
Il piccolo Gioele è secondo me il vero protagonista di questo film, perché con quegli occhi azzurri così espressivi e dolci e in assoluto silenzio (non parla per tutto il film), riesce comunque ad insegnarti e a darti uno spunto di riflessione.
Inoltre i bambini accanto a me hanno riso tutto il tempo, quindi posso tranquillamente asserire che è un film adatto a tutta la famiglia, soprattutto in vista del Natale che sta arrivando (le scene girate tra i mercatini di Natale sono bellissime!).
Chi di voi l’ha già visto?
Sere-mammadalprimosguardo