Belen viene da Marte…noi no…

Questo blog nasce grazie a Lavinia. La quotidianità dell’essere mamma mi permette di raccontarmi a voi e di condividere pensieri ed emozioni. E’ anche vero però che l’essere mamma non riguarda solo l’aspetto pratico legato direttamente alla bambina. Essere mamme comporta anche una serie di emozioni personali, che sono solo nostre e che nessun altro può capire.

La vita di una donna nel momento in cui diventa mamma cambia totalmente. Niente è più come prima. Neanche raccontandolo si riesce a comunicare tutto, né tanto meno dall’altra parte, leggendo e ascoltando storie di altre mamme si arriva a capire come realmente siano le cose finchè non ci si passa in prima persona. Purtroppo nemmeno i nostri mariti/fidanzati/compagni che ci amano e che amano i nostri bambini possono arrivare a capire fino in fondo cosa una donna vive diventando mamma.

L’idea di questa sezione nasce proprio da qui. Lo scopo è parlare di quegli aspetti nostri che non riguardano direttamente i bambini…perché, come dice una nota pubblicità, anche io valgo…slogan che riportato qui significa: anche noi siamo importanti, non solo i nostri amatissimi bambini. Così, in questa categoria troveranno spazio le mie emozioni, ma anche per esempio il mio shopping personale…shopping da mamma che resta pur sempre una donna…perché certe passioni non cambiano mai…forse in parte si modificano, ma non muoiono…

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Certo, se prima ogni scusa era buona per comprarmi qualcosa di nuovo, ora le stesse scuse servono a comprare vestiti ASSOLUTAMENTE NECESSARI a Lavinia…ma capita ancora, per fortuna, che ogni tanto mi dedichi a me stessa…e così mi sfogo.

Normalmente “il mio giorno” è il venerdì. Se non lavoro, spedisco Lavinia in negozio da Giacomo e dai nonni e io passo la mattinata in centro a Firenze a curiosare…ma non mi limito mai solo all’osservazione….impossibile tornare a casa senza sacchetti. Vestendo Lavinia principalmente Zara ed essendo il negozio in questione in pieno centro a Firenze, una capatina ce la faccio sempre. E quando sono ispirata, compro anche per me. In santa pace.

Andare a fare shopping con Lavinia è divertente, lei è curiosa, si guarda in giro, mi indica le cose che attirano la sua attenzione (normalmente sono scarpe, come raccontato qui), ma è faticoso dal punto di vista pratico. Perché finché devo scegliere per lei nessun problema, anzi ce l’ho a portata di mano per eventuali misurazioni, ma avete provato ad entrare in un camerino con il passeggino? Ci sono state occasioni in cui se mi spogliavo direttamente in vetrina era uguale….passeggino parcheggiato subito fuori dal camerino, ma con l’ansia che la bambina si svegliasse o peggio venisse disturbata/toccata/spaventata da qualcuno ….o portata via direttamente….per cui tenda semi aperta e cambio abiti da trasformista….se il camerino invece lo permetteva me la portavo direttamente dentro, ma a quel punto specchiarsi era impossibile e Lavinia ancora troppo piccola per poter esprimere un giudizio (e considerando la spontaneità dei bambini, e certi risultati discutibili, aggiungerei, per fortuna….).

Quindi alla fine faccio così : se devo uscire “al cazzeggio” senza troppi obiettivi me la porto. Se invece ho un programma, un circuito ben preciso e PERSONALE da affrontare, soprattutto in periodo di saldi, Lavinia va con il papà e io parto. Spedita. Rapida.

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Ho imparato a fare shopping in 3 ore girando più negozi di quanti ne abbia mai visti in anni di “gavetta”. Entro, occhiata generale, vado diretta su ciò che potrebbe starmi bene, accumulo grucce sul braccio e quando ho tutta la situazione sotto controllo entro nel camerino e in 5 minuti provo tutto. Tanto non è più come una volta, che mi guardavo e riguardavo, che mi facevo domande, che mentre provavo pensavo già ai possibili abbonamenti e alla possibili diminuzioni di peso nell’arco di tempo a disposizione fintanto che avrei dovuto mettere il capo inquisito….Ora una cosa o mi piace o non mi piace. Non ci sono più dubbi. O mi sta bene o no. Non tergiverso. Miracoli non ne aspetto più….

C’è da dire una cosa: il mio corpo è cambiato. O forse la mia testa. O forse entrambe. Ma faccio meno fatica di prima a trovare cose che mi si “addicano”.

E arriviamo così al nocciolo della questione. Siamo diventate mamme e anche il nostro corpo si è modificato. Per nove lunghi mesi abbiamo portato con noi una pancia “diversa”, dapprima solo abbozzata, poi invadentemente esagerata. Non la pancetta da addominale rilassato, a cui molte di noi erano già abituate, ma qualcosa di nuovo, che cresceva e ci modificava. Ricordo la prima volta che sono stata in spiaggia incinta. Passeggiavo con Giacomo sul bagnasciuga e incrociando le persone mi sentivo osservata. Tutti che guardavano la mia pancia (così come succede a tutte le donne incinta, ovviamente) e sorridevano. E io che pensavo cosa ci fosse mai da sorridere.

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L’anno dopo, senza più la mia pancia bella, munita soltanto di quella rilassata, mi sono ritrovata io ad osservare le altre pance e a sorridere nostalgicamente. Perché la verità è che se per i nove mesi di gravidanza quella pancia a volte ti sta un po’ stretta, soprattutto verso la fine quando i trascini sperando che arrivi presto il fatidico giorno, che ti “deforma” e non sai mai come vestirti, quando poi quella pancia non c’è più un po’ ti manca. (Nel mio caso solo un po’ lo ammetto, perché ero davvero stufa di tutte le persone invadenti che magari erano conoscenti-da-ciao-ciao, ma si permettevano sempre di toccarmela…chissà poi credendo di percepire cosa…). E poi, fattore non trascurabile, con l’attenzione attirata sulla pancia, il resto dei difetti spariva magicamente…

Di base sono una perfezionista. E sono anche molto critica, sugli altri certo, ma in primis su me stessa. Si sono scritti poemi epici sulle mie paranoie. Mi trovavo difetti sempre, mi sottoponevo a diete in continuazione, credo di averle provate tutte, mi sono regalata sedute estenuanti in palestra, insomma non ero mai contenta. E pensavo: un giorno quando avrò un figlio tutto questo finirà, perché allora avrò la scusa per non essere perfetta. I nove mesi di gravidanza saranno la mia scusa.

Mi sbagliavo. Primo perché quando poi sei mamma ci tieni ancora di più a dimostrare che non sei solo quello e che rimani lo stesso una donna attenta a se stessa (anche se il tempo non lo permette) e poi perché per me la gravidanza ha avuto l’effetto opposto. Dicono che sono più magra di prima. Io dico che sembro più magra di prima. Ci tengo a sottolineare il sembra perché è ragionato. Prima andando in palestra 5 giorni alla settimana avevo i muscoli, ciccia sì ma muscoli anche. Quei muscoli che fai una fatica allucinante a coltivare, ma che poi basta un niente a far sparire. In gravidanza credo di aver messo su 13 kg, dico credo perché mi mancava un mese ed ero a +11. Poi ho smesso di pesarmi. Ma li ho persi tutti e anche di più. Compresi però tutti i muscoli. Che pesavano. E che hanno lasciato posto solo alla ciccetta. Ma tanto da vestita nessuno lo sa…e il risultato è che sembro più magra….ANCHE SE NON è VERO! Mi sono semplicemente “liberata” dei muscoli in eccesso…purtroppo o per fortuna devo ancora stabilirlo, anzi va in base alle stagioni. In inverno, totalmente vestita, dico per fortuna. In estate, quando c’è da scoprirsi, dico purtroppo…

Ad ogni modo per “sgonfiarmi” dalla gravidanza c’è voluto tempo. Sfortunatamente non sono Belen che tre giorni dopo il parto è stata paparazzata mentre andava in palestra (che sia questa l’unica differenza tra me e lei? In effetti io ho aspettato sei mesi per rimettere piede in palestra e dopo tre lezioni avevo già dato forfait…:-D) e sfoggiava già un fisico invidiabile in micro shorts…

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Ricordo che la prima volta che l’ho vista in tv poche settimane dopo il parto, oltre a imprecare in tutte le lingue del mondo per il culo (in senso figurato???) che ha quella ragazza, ho anche realizzato che lei, puerpera, di gonfio, dopo 20 giorni aveva solo i capelli. E che era bellissima. Come prima, anzi forse più di prima. Ma alla fine mi sono anche detta che lei viene proprio da un altro pianeta, per cui inutile farsi mille domande…

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Tornando a me, finché ho allattato non mi sono posta il problema di tornare in forma…i mesi passavano, i kg della gravidanza scendevano, andava bene così…A marzo però ho smesso di allattare Lavinia e ho realizzato che dopo tre mesi avrei avuto la prova costume e non in un posto qualunque…ma a Formentera, dove con tutti i vip che girano avrei pure rischiato di finire su qualche rotocalco in versione balena spiaggiata…Prova costume che poi puntualmente è arrivata e che non ho sicuramente passato considerando che la mia vicina di ombrellone era una splendida quarantenne di nome Adriana Volpe con tanto di bambina al seguito avuta solo un mese prima rispetto a me….come a ribadire il concetto che madre natura non è generosa con tutte allo stesso modo…

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Ricominciando poi a settembre a lavorare e con le maratone a cui mi sottopone Lavinia allora sì che ho recuperato il peso forma…il peso come detto e non la tonicità (che sono due cose ben distinte), perché anche in questo caso a febbraio, realizzando che quattro mesi dopo avrei dovuto sostenere di nuovo la prova costume, mi sono iscritta in palestra, andandoci stavolta una decina di volte per poi abbandonare miseramente un mese prima del traguardo. Risultato prova costume nuovamente non superata. Ovviamente con Adriana-the-Body ancora accanto a me.

Ma sono sopravvissuta. E alla fine il tutto è stato molto meno traumatico di quanto pensassi. Ho imparato a fregarmene o forse ho imparato ad accettarmi. Non sarò mai Belen. Non avevo il suo fisico prima della gravidanza, quando potevo tranquillamente vivere in palestra, figuriamoci se posso averlo ora che, tra lavoro, Lavinia e corse per i treni, non ho nemmeno il tempo di respirare. Ma non importa. Poteva andarmi molto peggio. Certo ne ho viste di mamme, magari con 4 figli e fisici statuari….certo li vedo i miei difetti e li odio tutti sotto la luce deformante del sole di mezzogiorno. Certo, mi sono detta, se fossi andata in palestra con più costanza ora forse non starei qui a rimuginarci sopra. Certo. Certo. Ma io sono umana. Non ho la tata 24 ore su 24. Non ho un’estetista a mia completa disposizione né un personal trainer. Sono solo una mamma che ha la tendenza ad ingrassare e che lavora e che corre come una matta. Forse un giorno troverò anche il tempo per andare in palestra come si deve. Anche solo per scaricare la tensione. E allora forse Adriana in spiaggia non sarà più così “marziana”…o forse no. L’importante è rispettare i propri tempi. L’importante è non fissarsi. Non credere che tutte le comuni mortali possano andare in palestra a tre giorni dal parto. Lo sconsigliano i medici. Non fa bene a voi, né al vostro bambino, perchè l’acido lattico rischia di rovinare il latte. Se avete avuto un cesareo poi i tempi si allungano. Per cui pazientate. Ci sarà tempo per tutto, forse, ve lo dirò..:-), ma non stressatevi, non ne vale la pena. Dedicatevi al riposo. Ne avrete bisogno. Concedetevi il lusso di riposare. Siete belle così, siete mamme. La vera bellezza arriva da quello, dalla luce dei vostri occhi e dai vostri sorrisi quando parlate dei vostri bambini. Il resto, a mio avviso, può aspettare. (Anche perché per fortuna la prova costume si limita ad un mese all’anno!:-D)

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3 commenti su “Belen viene da Marte…noi no…

  1. hai perfettamente ragione ,bisogna saper accettare i tempi e principalmente ricordarsi che la serenità interiore rende più bello l’esteriore:questo non vuol dire lasciarsi andare alla sciatteria.Ma non è il tuo problema………scnr

  2. pienamente d’accordo..ci sono fisici e fisici come dici bene tu non abbiamo estetista tata ect a nostra disposizione…ci arabbatiamo come meglio possiamo ma rimaniamo bellissime agli occhi dei nostri bambini e dei nostri compagni anche con un pò di ciccetta 🙂

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