Com’è andare in crociera

Un mesetto fa abbiamo avuto la possibilità di fare un bel giro nel Mediterraneo a bordo della MSC World Europa e da quando siamo tornati parenti e amici ci chiedono solo una cosa: com’è andare in crociera?

Per noi era la prima volta, io erano anni che sognavo di andarci, ma mio marito frenava. Non era convinto.

Troppa gente. Confusione. Mal di mare. Viaggio da anziani.

Queste alcune delle paure che aveva. E che questa crociera ha assolutamente smentito, perché è stata per tutti e quattro una esperienza meravigliosa.

Quindi, com’è andare in crociera?

Pazzesco.

Innanzitutto va detto che la nostra nave da crociera (World Europa) ha una capienza di circa 6700 persone alle quali vanno aggiunti circa 2000 membri dell’equipaggio, quindi si parla di circa 9000 persone a bordo della stessa nave, che non ti accorgi ci siano, perché è talmente grande e offre talmente tante cose da fare, che si disperdono.

Chiaro, magari in piena estate, se tutti vogliono andare contemporaneamente in piscina, un po’ di confusione ci sarà, va messo in preventivo. Sulla MSC World Europa ci sono 7 piscine distribuite su tutta la nave, tra cui una con tetto scorrevole, c’è sempre spazio per rilassarsi in acqua e sul ponte. Ma 6700 persone sono sempre 6700 persone. Però essendo noi andati a fine febbraio e con l’intento di visitare le città e non di stare in piscina, siamo riusciti a trovare il giusto compromesso.

Le ragazze hanno fatto diversi bagni e provato gli scivoli dell’AcquaPark, che sono aperti anche in questa stagione se le condizioni meteo lo consentono (ok il freddo, meno il vento) e noi siamo riusciti anche a goderci un pomeriggio di sole sui lettini, quando la maggior parte dei passeggeri era scesa per visitare Palma (che noi abbiamo visto la mattina).

Anche i punti ristoro sono diversi, sia a buffet, sia servito con ristorante assegnato, quindi nel nostro caso posso tranquillamente dire di non aver mai fatto una coda, né di aver avvertito fastidio da troppa confusione.

A questo proposito, visto che alcune amiche mi hanno chiesto se convenga o meno fare il pacchetto bevande io vi dico questo: dipende da quanto bevete.

Per esempio: se siete soliti bere vino ai pasti, fare aperitivi o bere cocktail dopo cena e se anche i vostri figli bevono molte bibite, allora fate il pacchetto. sulla vostra tesserino che avrete con voi durante tutta la crociera, sarà indicato che avete il pacchetto bevande e non vi addebiteranno nulla.

Ma se invece, pur bevendo magari un bicchiere di birra/vino ai pasti, non siete soliti bere tanto, io vi direi di non farla. Perché l’acqua è presente in tutti i buffet e anche ordinando una bottiglia di acqua a pasto se non volete quella dal dispenser e un paio di bicchieri di vino, che vi verranno addebitati al consumo, non arriverete a coprire la spesa giornaliera del pacchetto.

Di pacchetti ce ne sono diversi ma sappiate che se una persona della famiglia sceglie il pacchetto, in automatico viene aggiunto il pacchetto a tutti i componenti (per i bambini che non bevono alcolici il costo è inferiore ma comunque c’è), quindi fatevi due conti.

Sui siti delle varie compagnie trovate tutte le info e le specifiche, ma se volete risparmiare qualcosa, non rinunciate magari al balcone in cabina (che dal mio punto di vista è fondamentale per respirare) ma magari al pacchetto bevande.

Per quanto riguarda poi il divertimento posso dirvi che la crociera non è assolutamente una vacanza da anziani, anzi.

Sulla MSC World Europa ci sono 3 teatri, corsi/tornei in tutte le ore del giorno, una pista da pattinaggio dove si può anche giocare a pallavolo e basket, autoscontro, palestra, spa, sala giochi, casino’ per i più grandi e Mini/Junior Club per i bambini e i ragazzi da uno a 17 anni.

Insomma tutti si divertono, tutti hanno tantissime cose da fare.

Com’è andare in crociera?

La seconda domanda gettonatissima, che era anche il dubbio di mio marito, riguarda il mare e il fatto di sentire o meno fastidio, su un nave così grande.

Appena saliti senti che sei in mare, ma non avverti fastidio. E immagino che se il mare è piatto sia una esperienza tranquillissima. Infatti le prime due notti (perché la nave si sposta di notte, mentre di giorno di norma è ferma in un porto per permettere ai passeggeri di sbarcare e visitare la città), abbiamo dormito benissimo.

Noi essendo andati in inverno e avendo preso la settimana in cui in tutta Italia c’era mal tempo, abbiamo avuto un’esperienza diversa avendo trovato un mare non troppo simpatico.

Durante la traversata da Palermo a Palma di Maiorca, infatti, il mare è stato parecchio agitato e abbiamo avvertito nausea tutti e quattro.

Da disteso stavi meglio, a camminare per la nave un po’ dondolavi. Ma niente di sconvolgente. Se soffrite il mal di mare, magari portatevi dietro qualche medicina, giusto per aiutarvi in caso di condizioni particolari.

Tra pioggia e vento noi non siamo stati particolarmente fortunati, però è anche vero che di notte il movimento ti culla quindi non hai fastidio e che nei porti dove abbiamo attraccato c’è sempre stato il sole, quindi siamo potuti scendere per tornare a camminare sulla terra ferma e recuperare “equilibrio”.

Se però devi attraversare il Mediterraneo con il maltempo, (come successo a noi) e non puoi scendere, chiaramente le ore dondolio si allungano e la sensazione di nausea un po’ si fa sentire. Ma tutto sopportabile.

La cosa che più mi ha dato fastidio se devo dire la verità è il mal di terra, più che il mal di mare.

La sindrome Mal de Débarquement: sentirsi in mare anche sulla terraferma. Sentire il mondo alla rovescia. Sentirsi in mare quando si sta sulla terra ferma. Quando le onde ti restano chiuse dentro e non se ne vogliono andare. Si chiama ‘mal di terra’ anche se il nome corretto è ‘Mal de Débarquement’ (MdDS). (Fonte)

Dicono che le persone più soggette a questo malessere siano le donne dai 30 ai 60 anni e io con i miei 45 anni cado in pieno nella casistica. E infatti sono andata avanti una settimana (siamo sbarcati la domenica e io fino al giovedì successivo ero in bolla) a sentirmi strana: all’inizio mi sembrava di galleggiare mentre camminavo sulla terra ferma (ma questo da subito già scesa a Palermo dopo due giorni), poi mi ha preso la testa, quindi non galleggiavo più, ma mi sembrava di avere la testa in aria.

Passati 4 giorni dallo sbarco, il giovedì mi sono svegliata ed ero tornata me stessa. Ma non è stato molto piacevole.

Com’è andare in crociera?

Infine alcune amiche mi hanno chiesto che tipo di abbigliamento portare: portate tanto ma non troppo, anche perchè in cabina lo spazio è quello che è.

Portate abbigliamento per vestirvi a cipolla (perché anche se è inverno, in crociera non fa freddo, e anche se è estate, in nave c’è aria condizionata), abbigliamento comodo da usare in nave, ma anche per sbarcare e visitare le città, e qualche capo più elegante per la cena.

Non serve un abbigliamento da principi e principesse, ormai sulle crociere si vede davvero di tutto, ma se volete sbizzarrirvi, seguendo le indicazioni che giornalmente vengono fornite (vedi serata in bianco, serata di gala, serata anni 70, serata in rosso) dovrete essere pronti. Magari chiedete info all’atto della prenotazione.

E andate tranquilli, che vi divertirete tantissimo.

Io sto già pensando alla prossima!

Sere-mammadalprimosguardo

Ps: se avete altre domande fatemele qui nel commenti che cerco di rispondervi.

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