Cenerentola va al ballo…IN CARROZZA!

Uno degli acquisti che ha portato via più tempo quando aspettavo Lavinia è stato il passeggino.
In giro è una giungla, ce ne sono tantissimi, di ogni marca, modello e colore, ed è impossibile non perdere mesi e mesi per valutare ciò che fa più al caso nostro. Perché quello che va bene per un’amica non è detto che vada bene anche per noi. Dipende da cosa vogliamo e da cosa ci aspettiamo dal nostro “bolide”. Se cercate su qualsiasi motore constaterete che il web è pieno di mamme che cercano consigli su che tipo di passeggino scegliere.

Generalmente quando si è alla prima gravidanza si sceglie di comprare il Trio (o il Duo), che non è un gruppo musicale ma un kit combinato per il trasporto del neonato, composto da navicella (in caso di Trio), ovetto e passeggino. Ammetto di aver fatto un po’ di fatica inizialmente a destreggiarmi tra questa terminologia. Ricordo di aver sempre saputo che esisteva il passeggino (dove i bambini stavano seduti) e la carrozzina (dove i bimbi piccoli stavano sdraiati). In più negli ultimi anni avevo anche sentito parlare di seggiolini auto, da quando la legge ne ha imposto e regolarizzato l’uso. Ma onestamente ovetto e navicella, rimanevano per me solo legati alla Kinder e allo spazio. Mai avrei pensato che mi sarebbero serviti per poter portare in giro Lavinia. E invece ho imparato qualcosa di nuovo: per prima cosa che il progresso è tendenzialmente un aiuto a vivere meglio. Ma che spesso complica un po’ le cose…i nostri genitori con noi non hanno avuto tutta questa scelta, i passeggini e le carrozzine di allora erano semplici, decidevi la marca a seconda di cosa andava per la maggiore, ma non ti dovevi preoccupare di sospensioni, omologazioni ecc ecc…

E poi cos’è un trio (Ricchi e Poveri a parte…)

Il trio è un combinato che conta la presenza di un telaio (la struttura con le ruote) sul quale si potrà montare a piacimento la navetta/navicella (la cara vecchia carrozzina per intenderci dove i bambini possono fare lunghe dormite SE SIETE FORTUNATI, tanto che molti genitori la comprano per usarla anche in casa come culla) e l’ovetto (che è il seggiolino che si userà per i primi mesi in macchina e per andare a passeggio con il pargolo quando è ancora troppo piccolo per sedere sul passeggino). Successivamente al telaio verrà montato il passeggino, la seduta.

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Se invece parliamo di duo ci riferiamo ancora una volta ad un combinato composto da telaio a cui si sceglie di abbinare ovetto e passeggino, escludendo la navicella. Si risparmia. Ma bisogna valutare bene se ne valga la pena. Forse per un bambino che nasce a dicembre e che per i primi tre mesi di vita uscirà poco, basta un ovetto, che è reclinabile e permette quindi di portarlo a spasso. Ma se il bambino nasce d’estate e ha davanti a sé lunghe passeggiate con mamma la navicella è senza dubbio più comoda. Perché il bambino resta sdraiato senza correre il rischio di assumere posizioni sbagliate. Ed è più protetto e riparato.
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NOTA IMPORTANTE: decidendo di comprare il duo vi diranno probabilmente che sarebbe meglio avere anche la navicella perché il bambino sta sdraiato, in una posizione più corretta, almeno per i primi 3 mesi. Vero. Per questo all’ospedale inviteranno i papà a venire dotati di navicella per il giorno delle dimissioni. Attenzione che non tutte le navicelle sono omologate auto. Quindi anche se comprate la navetta credendo di poterla usare i primi mesi in macchina, assicuratevi che lo sia. Altrimenti va bene l’ovetto. (Anche perchè se la navicella non è omologata mettereste a rischio la sicurezza di vostro figlio, solo per “proteggergli” la schiena?)
Noi dall’ospedale siamo uscite così, e la schiena di Lavinia è a posto…

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Quando è toccato a noi decidere eravamo indecisi tra due marchi. Ma non avevamo dubbi sulla scelta del Trio. Anche se alla fine Lavinia ha usato la navicella solo per i primi due/ tre mesi, almeno qualche sonnellino senza rovinarsi la schiena se l’è fatto. Dopo di che, avendo iniziato preso a tirarsi su e a cercare di stare seduta, siamo passate poi all’ovetto, che andando incontro all’inverno era sicuramente più comodo perché la caricavamo in macchina “ricoperta” dal sacco senza rischio che prendesse freddo tra uno spostamento e l’altro.

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E poi alla seduta “da bambina grande“…
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Nella scelta del brand eravamo indecisi tra due marchi: Stokke e Bugaboo.
Del secondo mi piaceva moltissimo la possibilità di ruotare il maniglione a seconda delle esigenze.
All’estero è sicuramente uno dei passeggini più venduti. Si vedono moltissime coppie di stranieri con questo tipo di “passeggino” . perché è funzionale e versatile. Oltre che leggero (cosa che per un duo/trio è una qualità assai rara)
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Una mia amica d’infanzia, Federica, che ora vive in Germania, per esempio ce l’ha. Le ho chiesto come si trova:

Ciao Sere,
io ho il modello Bugaboo Cameleon. I vantaggi sono sicuramente la leggerezza e la versatilità (come dice il nome).
Il telaio e le ruote sono smontabili, quindi quando si torna a casa dalla passeggiata e il bebè dorme si può staccare il telaio e portare su in casa solo la navetta o il passeggino (per me questo è stato fondamentale abitando in un palazzo d’epoca senza ascensore!!).
Inoltre è comodissimo per i viaggi sia in aereo che in macchina perché non occupa troppo spazio (telaio richiudibile) e appunto si può smontare. Sia la navetta che il passeggino sono reclinabili (tre livelli diversi), quindi comodissimi sia per dormire che per “guardarsi un po’ in giro”.
Poi ci sono un sacco di accessori come le ruote invernali (da non sottovalutare per passeggiare sulla neve ma anche sul ghiaietto e “offroad”), il tettuccio estivo traspirante, l’ombrellino parasole, il parapioggia, la rete antimoscerini, fino al portabibite e chi più ne ha più ne metta ; ) Inoltre un’altra cosa carina è il fatto di poter scegliere e abbinare diversi colori. Io ad esempio ho scelto l’arancione su base antracite per rallegrare un po’ l’inverno tedesco e il sabbia per l’estate.
L’unico punto debole è il vano portaspesa, se si chiama così Insomma il posto dove mettere gli acquisti, oggetti ecc.. La navetta del Bugaboo è molto bassa e quindi per accedere al vano bisogna staccare la navetta, sollevarla, riporre gli acquisti e poi riagganciarla. Invece il passeggino è più alto, quindi si possono riporre le cose un po’ più facilmente senza doverlo staccare. Questo è proprio l’unico svantaggio. Per il resto gli dò un dieci e lode.
Ah un’altra cosa, per chi ha due gemelli c’è il modello Donkey Twin. Non so come siano quelli doppi delle altre marche ma il Donkey sembra supercomodo!!
Fede

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Un altro passeggino molto visto all’estero che però sta largamente prendendo piede in Italia è l’ Xplory della Stokke che poi è quello che abbiamo scelto noi.
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In questo caso il peso è sicuramente maggiore del precedente, ma l’abbiamo scelto per una caratteristica fondamentale. L’altezza. Prima di tutto Lavinia non è mai ad altezza scarico macchine. Significa che se anche passeggiamo in centro a Firenze e dobbiamo attraversare una coda di macchine ferme al semaforo, lei non respirerà direttamente il veleno….La posizione di seduta alta poi avvicina il bambino al genitore favorendone lo sviluppo e il legame con essi. E inoltre è adatto all’altezza dei tavoli nei caffè/ristoranti. Quando siamo in giro, non abbiamo mai il problema del seggiolone. Cosa che vi accorgerete essere un grande problema quando il bambino comincerà ad interagire e ad essere curioso se sarete seduti ad un tavolo per cenare con la creatura mai ferma in braccio….

Anche in questo caso la seduta é reversibile, vuol dire che i primi mesi il bambino starà seduto di fronte a voi, in modo da potervi guardare negli occhi, e poi successivamente quando inizierà ad interessarsi al mondo e non vorrà più vedervi..:-D, la seduta verrà posizionata fronte strada. Anche la Stokke fornisce poi con il Trio di accessori come la borsa/cestello per portare con voi il necessaire del bambino (molto capiente), la cappottina per la pioggia e la zanzariera. Acquistabili a parte ci sono poi una lunga, infinita serie di oggetti, dal sacco nanna, all’ombrellino, al porta bevande, al kit invernale (in questo caso è comprensivo di questi fantastici manicotti che tengono calde calde le manine di mamma!:-D)

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Insomma chi più ne ha più ne metta. Per onor del vero va detto che sono sicuramente i due marchi più cari in giro attualmente, per il Trio non si scende sotto i mille Euro. Ma se avete tempo e voglia (e i nove mesi di attesa permettono anche questo) sbirciando in Internet troverete sicuramente qualche buona offerta. In primis molte mamme vendono i loro trio che oramai non usano più, quindi in siti come Subito, kijiji, Ebay annunci, potreste trovare un’occasione di seconda mano. Se invece volete comprarlo nuovo anche qui basta un po’ di fortuna. Ciclicamente Prenatal offre sconti sulla Stokke. Inoltre tenete conto che l’Xplory ha avuto da poco “un fratellino”, il Cruisi, per tanto il vecchio modello (il mio) è facile trovarlo adesso a prezzi inferiori. Io invece l’avevo comprato da Lux. Ad un ottimo prezzo!

Dopo quasi due anni di utilizzo posso fare un bilancio positivo della nostra scelta. A parte l’ingombro in macchina (occupa gran parte del bagagliaio e muovendosi con i bambini anche solo per un week end si sa che si ci si porta dietro la casa…per cui attenzione alla capienza del vostro bagagliaio) e il peso (non è sicuramente leggero…), è stata sicuramente una scelta azzeccata. Io lo spingo volentieri. Ho provato passeggini più bassi o senza maniglione e onestamente facevo fatica a manovrarli. Ma soprattutto Lavinia sta comoda e adora il suo passeggino. Cosa che è importante perché spesso si sentono storie di bambini che una volta cominciato a camminare non vogliono più stare seduti. Invece Lavinia fa le sue belle sgambettate da sola, ma poi al momento opportuno sale sul suo trono senza storie.

Sicuramente se non avessimo avuto il “problema” degli spostamenti con il treno sarebbe stato molto più usato. Purtroppo però dovendo prendere 8 treni al mese e vivendo in un paese che di civile ha ben poco, dove scale mobili e ascensori sono più rari dei diamanti, abbiamo dovuto scegliere anche un passeggino ultraleggero per poterci muovere meglio. Dato che per noi è molto comodo il maniglione unico e che ci serviva un passeggino veramente compatto, che facesse la differenza con lo Stokke abbiamo scelto lo Yoyo della BabyZen.
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E’ assolutamente incredibile. Leggerissimo, compattissimo ed estremamente comodo. Si spinge con un dito, si chiude talmente tanto che può stare nella cappelliera dell’aereo e ha una tracolla che permette di portarlo stile borsa quando serve chiuderlo.
Meno di 5,5 kg grazie al telaio light studiato appositamente per non pesare sulla schiena dei genitori,
ha la qualifica di “unico passeggino al mondo accettato come bagaglio a mano in aereo” perché da chiuso è più che compatto, si appiattisce completamente! E questa qualità lo rende perfetto non solo per i viaggi in aereo ma anche per essere trasportato su qualsiasi mezzo, dal treno al bagagliaio ridotto di un’utilitaria. Con una sola mano chiuderete il passeggino riducendolo a 52x44x18 centimetri di ingombro, se di ingombro si può ancora parlare. Inoltre l’essere così agile e “snodato” non rende YoYo un passeggino scomodo, come invece tendono a essere i colleghi della stessa categoria-tipologia di passeggino. Di solito infatti i modelli ultra-pieghevoli non permettono al bebè di dormire comodamente perché non godono del vantaggio della posizione reclinata. Invece YoYo è reclinabile a 140° permettendo la nanna rilassata e sicura del piccolo, ergo anche la tranquillità dei genitori. Lavinia normalmente ha un sonno “agitato” come già raccontato. Si muove tantissimo. Ma quando siamo in giro e si addormenta non si muove per due ore. Vorrà dire che è comodo no?

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Insomma per me UN PASSEGGINO DA 10! Anche qui il prezzo è medio alto, essendo nuovo non credo sia molto facile trovarlo usato, si parla di circa 350 euro. MA LI VALE TUTTI, dal primo all’ultimo euro. E’ disponibile in due varianti di telaio (nero o bianco) e ha 5 colori di rivestimento tra cui scegliere: Bleu per i maschietti, Pink (uno stupendo rosa acceso) per le femminucce, Grey, Black e Orange.

Ovviamente io vi ho recensito prodotti che ho provato personalmente. Ho esordito però dicendo che in giro se ne vedono di tutti i colori. A seconda del proprio gusto personale, delle esigenze e del budget. Il mio consiglio è uno solo: oltre che guardare le foto in internet, andate in negozio e provateli. In alcuni megastore Prenatal ci sono dei percorsi che simulano diversi tipi di terreno, per verificare la tenuta del passeggino. Prendete le misure del vostro bagagliaio e meglio ancora chiedete alla commessa di farvi provare personalmente a chiuderlo e caricarlo in macchina. Ovvio se avete una pancia di 7 mesi, magari fatelo fare al papà. Ma ricordatevi che poi sarete voi principalmente a muovervi con il bambino, soprattutto i primi mesi, per cui è meglio testarli sulla propria pelle. Anche perché le commesse dei negozi in questione “armeggiano” tutto il giorno con questi oggetti, voi invece siete alle prime armi. Per cui veder aprire un passeggino da loro potrebbe sembrare semplicissimo , cosa che in realtà poi magari non è…(Ricordo che le prime volte che mi sono trovata in giro sola con Lavinia qualche imprecazione nel chiudere il passeggino l’ho tirata..:-D)

Qualunque modello scegliate ricordatevi che per i primi tre anni di vita del vostro marmocchio, il passeggino sarà la sua carrozza personale. Fate la scelta giusta…vi ringrazierà!

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7 commenti su “Cenerentola va al ballo…IN CARROZZA!

  1. Piccola considerazione importante: che il bambino, una volta che comincia a camminare, non abbia più voglia di mettere piede nel passeggino, è solo una cosa positiva che andrebbe assecondata vendendo il mezzo o riponendolo in cantina in attesa del figlio successivo. Ne va dell’autonomia del bimbo e poi dell’adulto in cui egli si trasformerà. Purtroppo in Italia si vedono troppi bambini di 2-3 anni ancora nel passeggino (a volte anche di 4-5!): è un mezzo estremamente utile, ma può ben presto diventare uno strumento molto limitante (l’autonomia, la mobilità e la curiosità del bimbo).

    A tal proposito: http://lacatenadielettra.com/2013/06/12/passeggino-o-sedia-a-rotelle/

    1. Ho letto il tuo articolo, assolutamente affascinante la statistica. E sicuramente è anche vero che in Italia i bambini non sono mai liberi come i bambini stranieri. Lo dimostra il fatto che a 30 anni si viva ancora a casa con i genitori, per comodità, quando invece apena finito il liceo, molti altri “cugini” stranieri prendono il volo. Però permettimi una considerazione, la faccio sulla base della mia esperienza per cui potrebbe andare bene per me ma non per altri…Come sai io sono assolutamente pro autonomia, indipendenza ecc ecc. Ma bisogna sempre tenere conto che sempre di bambini si sta parlando. Il fatto che io speri che mia figlia da grande sia indipendente, non mi autorizza a non rispettare le sue tappe. Entro nello specifico: Lavinia ha cominciato a camminare a 11 mesi. Diciamo che però cammina bene senza più cadere da un mesetto…per cui la metà del suo secondo anno di vita l’ha passato ad imparare. Correva, camminava, cadeva libera. Ma poi ad un certo punto era stanca e voleva risalire sul “bolide”. Vendere il passeggino o riporlo in cantina sarebbe stato per me un errore, un affrettare i suoi tempi. E’ come dire inizi ad andare a correre per mantenerti in forma e pretendi dal primo giorno di fare la maratona di New York. Impossibile. Ci vuole allenamento…Un’altra cosa: i bambini a questa età spesso ancora dormono. Indipendentemente che sia sera o giorno, se sei in giro e hanno l’esigenza di riposare senza passeggino non lo possono fare. E io trovo molto più assurdo vedere bambini “grandi” in braccio ai genitori piuttosto che su un passeggino che aiuta noi e loro senza creare danni, se usato nel modo corretto. Forse sì, 4-5 anni sono davvero troppi ed in effetti se fai caso la maggior parte dei passeggini vengono venduti come utilizzabili fino ai 15 kg di peso…però va sempre tenuto conto della situazione….se un genitore deve stare in giro tutto il giorno e ha la necessità di avere con sè il bambino (vedi vacanze) bisogna essere attrezzati….baci

      1. Sì sì, ma infatti io mi sto riferendo all’uso “distorto” che una parte dei genitori italiani (1/3, secondo la mia personale statistica) fa di uno strumento che, se utilizzato correttamente (come fai notare), può essere molto utile.

        Segnalo la necessità di disfarsi del passeggino da parte di quei genitori che proprio non riescono a lasciar sgambettare i propri figli fino allo sfinimento: sai quanti non hanno la pazienza di prevedere i giusti tempi per gli spostamenti a piedi col piccolo e finiscono per arrendersi al trasportarlo sempre e comunque?

        Alla fine, comunque, piuttosto che sul passeggino, suggerirei di portare un bimbo stanco sulle spalle: il contatto fisico col genitore ha sempre molteplici aspetti benefici.

        Quanto detto sopra, poi, non si riferisce certo a Lavinia, come entrambi ben sappiamo. 😉

        1. se dovesse captare che a 3 anni Lavinia avrà sonno e sarà senza passeggino….chiamerò te per portarla sulle spalle e per spiegarle…che può COMODAMENTE dormire lì appollaiata!!!!:-D

  2. Tra i pregi aggiungerei:
    Interamente lavabile in lavatrice: alcuni particolari a 40° e alcuni a 30°, si mette tutto alla temperatura minima e si va sul sicuro. Esce come nuovo. La borsa passeggino purtroppo è da passare con la spugna.

    Per i difetti invece:
    Reperimento accessori: meglio valutare al più presto cosa occorre oltre al kit base perchè se il colore non è tra quelli classici, i tempi di attesa per il ricevimento di quanto ordinato sono lunghi (40 giorni per un parasole)
    Peso: se dovete farvi qualche rampa di scale ve ne accorgerete presto.

    Sfoderabilità: all’inizio alcune parti sono difficili da rimuovere e soprattutto da risistemare, con il tempo si diventa esperte. Se ci si dimentica, youtube aiuta parecchio.

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